Il sogno del Gigante bianco

La valle del gigante bianco

Il sogno del Gigante bianco

Chi è il Gigante bianco? E’ il bue chianino, l’emblema della Valdichiana, potente, nobile e generoso, vive da millenni in questo territorio ed è il più grande animale da carne esistente al mondo

 

La valle del gigante bianco

La valle del gigante bianco

 

Ma perché il sogno? Perché la Valdichiana sta sognando un nuovo futuro. Questa valle che un tempo era palustre ha un’identità tutta da valorizzare. Le fattorie monumentali sono il suo elemento architettonico più caratterizzante e qualificante. Edifici in mattoni che, nella versione cinquecentesca, hanno per prototipo le ville di Baldassarre Peruzzi e in quella settecentesca prendono il nome di Leopoldine dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo d’Asburgo che, dopo aver risanato la Valdichiana dalla palude, la popolò con le prime vere case contadine. 

La Valdichiana ha anche un cucina sua basata sugli ortaggi e sulla carne.
La nana, cioè l’anatra muta delle antiche paludi che viene usata per i sughi, la carne di bue chianino per gli arrosti e glMonticchielloi umidi, infine il maiale cinta senese per gli affettati.  Roba da leccarsi i baffi.

Ma torniamo al sogno della Valle del Gigante bianco e cerchiamo di capire se al risveglio potrà concretizzarsi.  Il termine tecnico è distretto agricolo (ma che brutto nome! Distretto militare, distretto di polizia …) ed è un sistema di gestione integrata del territorio che riguarda aree con caratteri e produzioni distintive e qualificate. Secondo il Professor Alessandro Pacciani, pioniere del concetto agricolo,  l’Europa favorisce e cofinanzia ( all’interno della Pac e dei Leader) questi sistemi territoriali quando contengono elementi di sviluppo economico e occupazionale a basso impatto ambientale (greening) e integrazione fra vari comparti produttivi e con la città (Rural – urban).

Trequanda vacche chianine al pascolo

Trequanda vacche chianine al pascolo

Andiamo sul concreto e vediamo se questo burocratese può diventare un progetto fattibile. Pensiamo a qualcosa di nuovo anche se allacciato al passato, qualcosa di rivoluzionario anche se del tutto naturale. Ecco a voi la Valle del gigante bianco, dove l’agricoltura pulita diventa shopping e intrattenimento. 
Ecco la prima agricoltura divertente.
Sogno impossibile?
 Ma quando mai!
Pensiamo allo shopping in fattoria dove accanto ai prodotti propri vengono offerti anche quelli dei vicini, ma non solo. C’è la madia dove ogni giorno il turista vede e inforna il pane nel forno a legna, c’è la lezione di orticultura dal piccolo produttore di zucchini biologici, c’è il falegname che ricava vassoi  dal legno d’olivo e fa visitare il suo laboratorio, c’è il trekking sui canali della Bonifica e il percorso  con i bersagli per gli arcieri a cavallo,  il ristorante che serve solo carne di bue allevati nei pascoli e insegna come cuocere la fiorentina … devo continuare? Vi piace l’idea di un territorio dove ogni sosta è una sorpresa quasi fosse una caccia al tesoro fra bontà, storia e natura?

Direte: ma chi paga tutto questo? Ebbene gran parte delle cose che ho descritto esistono. Mancano, tuttavia,  progetto, regolamento, cartelli indicatori, depliant, siti web, uffici informazioni … da cofinanziare con i bandi  dalla comunità europea. Va ricordato che le aziende coinvolte riceverebbero un grande beneficio dal successo del progetto. Quelle piccole grazie alla crescita di clienti e affari, quelle grandi (come Aboca, 80 milioni di fatturato in piante terapeutiche o Antinori con la nuova cantina di Cortona) attraverso la ricaduta positiva dell’immagine del territorio sul loro brand. 

La Fattoria del Colle è in Valdichiana. Io sono dunque tra le aziende interessate al progetto ed ho partecipato a due

Arezzo 2 dicembre 2011

Arezzo 2 dicembre 2011

 riunioni, l’ultima delle quali il 2 dicembre ad Arezzo organizzata dall’ Associazione Tutela Valdichiana presieduta da Gianni Mori. 
Forse tutto quello che ho scritto sopra è solo un mio sogno. Il sogno ad occhi aperti di un’agricoltura che cambia e offre esperienze partecipate come in un immenso parco a tema.  Ma a Disneyland  tutto è finto mentre nella Valle del Gigante bianco tutto sarebbe vero.
Di Donatella Cinelli Colombini