Quante volte bussa il destino Luca Bianchini?
Credere nella seconda opportunità che riscatta dalle sconfitte, ecco il filo conduttore del bellissimo libro di Luca Bianchini. Vi racconto di lui e del libro
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Dimmi che credi al destino (Mondadori pp. 256 € 17) un libro che vi affascinerà, vi farà ridere e pensare. Bianchini avvince il lettore, con straordinario magnetismo, nelle vicende tragicomiche di una libreria italiana di Londra. Un luogo dove i libri sono esposti in vetrina in base al loro colore e i personaggi più amati sono i pesci Russel & Crowe. La protagonista è la libraia Ornella veronese e con un passato da tossica che l’ha portata per 10 anni nella frateria di Cetona. Il tentativo di salvare la libreria dalla chiusura è un labirinto di incontri, situazioni sconclusionate e
improbabili come siamo sconclusionati e improbabili tutti noi che abbiamo vite complicate. Luca ha provato a scommettere nel salvataggio dell’ Italian Bookshop che esiste davvero e forse ora, dopo il successo del libro, ha qualche probabilità in più di farcela. Scopro questo particolare quasi per caso leggendo i ringraziamenti nelle ultime pagine; un tocco significativo che completa questo bellissimo libro.
Il destino bussa sempre due volte, Bianchini ci crede e anche io. Conosco Luca dal 2007 quando venne alla Fattoria del Colle per ambientarci una parte del romanzo E se domani farà bel tempo, poi abbiamo mantenuto i rapporti con un’amicizia che è cresciuta nonostante la rarità degli incontri. Suo padre è originario di Trequanda e possiede una casa con vista sulla Fattoria del Colle. Il mitico Luca viene solo per pochissime ore ogni volta. Tutti lo trattano come una celebrità che suscita invidia, curiosità e un leggero imbarazzo. Della serie <<non posso trattarlo come sempre se l’ho visto in televisione con Fiorello, la Venier, Belén e Eros Ramazzotti?>> Invece Luca è una persona vera, gentile e disponibile. Una volta, a Torino, avevo fretta di tornare a casa e
l’ho lasciato solo a servire il nostro Brunello durante una degustazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Lui mi telefonava per sapere come rispondere alle domande ma alla fine se l’è cavata alla grande. Luca è un torinese mezzo toscano e apprezza i vini rossi. Il suo preferito è Cenerentola Doc Orcia di cui parla in una deliziosa intervista uscita ieri su Slowine. Leggete questo libro sono crta che vi piacerà!