Il Wine advocate da un ottimo rating ai nostri Brunello
“These are the most impressive wines I have tasted from Donatella Cinelli Colombini” scrive Antonio Galloni nel numero di maggio 2011 del “Wine advocate”.
Il giovane e competentissimo assaggiatore è talmente colpito da ripetere questa frase per tre volte in ognuna delle 3 schede dei vini che assaggia: il Brunello 2006, il Brunello Prime Donne 2006 e la riserva 2005 che giudica il migliore.
E’ musica per le nostre orecchie. 12 anni di investimenti e di assiduo lavoro producono un progresso continuo nella qualità dei nostri vini. E’ un cambiamento lento, perché i tempi della vigna sono lunghi, ma che viene seguito con entusiasmo da clienti e importatori. Il meglio verrà nel futuro!
Poi c’è la svolta nel segno della toscanità che l’enologa Valerie Lavigne ha impresso al vino e al nostro lavoro durante l’ultimo anno: arretramento delle date della vendemmia al fine di preservare i caratteri varietali dell’uva, valorizzazione dei vitigni autoctoni, eliminazione delle barriques, ricerca della personalità storica del vino in fase di imbottigliamento quasi come un restauratore.
Durante l’ultimo Vinitaly la “svolta” da lei voluta è stata notata e apprezzata da moltissimi operatori, primo fra tutti Frank Roeder Master of Wine e nostro importatore (VIF) di Volklingen in Germania che ha decuplicato i suoi acquisti di Brunello.
Ma Antonio Galloni di “Wine advocate” è il primo giornalista degustatore che si accorge della “svolta” e lo scrive quasi con il sorriso sulle labbra “This undeniably attractive, opulent Brunello full- throttle style. The finish is round, creamy and impeccably balanced”.