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WINENEWS È IL WINE BLOG N. 1 IN ITALIA E IL N. 23 NEL MONDO

COME OGNI ANNO FEEDSPOT , MAGGIOR DATA BASE MONDIALE SUI BLOG, PUBBLICA LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI E SUL VINO WINENEWS È ANCORA UNA VOLTA IL N° 1 IN ITALIA

Alessandro Regoli e Irene Chiari WineNews Vincitori del Premio Casato Prime Donne 2024

WineNews Alessandro Regoli e Irene Chiari

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Per la verità nelle due classifiche dei wine blog c’è una cosa strana: Intravino è al 14° posto nella lista mondiale ma non compare in quella italiana benché sia un connazionale. Ma!!!

MIGLIORI WINE BLOG ITALIANI

FeedSpot è un archivio immenso dove è possibile trovare blog, video, podcast di qualunque argomento e scegliere quelli da seguire in base al loro stile e i loro contenuti. Una volta all’anno mette i fila i più bravi e Wine News è sempre in posizione leader. I migliori blog di vino italiani vengono scelti fra migliaia di organi di informazione digitale, in base a pertinenza, autorevolezza, follower sui social media e freschezza.
Primo dunque WineNews guidato da Irene Chiari e Alessandro Regoli dalla loro sede di Montalcino. Un emittente mondiale che parla da un piccolo paese diventato famoso per essere la patria del vino Brunello. WineNews viene descritta da FeedSpot << Il punto di riferimento per l’informazione sul mondo del vino: interviste, video, recensioni, approfondimenti e sempre le ultime novità. Winenews è un’agenzia di comunicazione>>. Seguono Vinoway e WineBlogRoll di Francesco Saverio Russo. Solo 6° la versione italiana di Wine Spectator.

IL MERCATO USA DEL VINO OPPORTUNITA’ E SFIDE

MODIFICA DEL SISTEMA A 3 LIVELLI NEL MERCATO DEL VINO, CAMBIAMENTI NEL STILE DI CONSUMO, DAZI DI TRUMP E TURBOLENZE INTERNAZIONALI: TUTTO CAMBIA IN USA

il mercato USA del vino novità, opportunità e rischi

il mercato USA del vino novità, opportunità e rischi

Di Donatella Cinelli Colombini,  #winedestination #brunellodimontalcino 

Gli Stati Uniti, il mercato vinicolo numero uno al mondo con un valore di 107 miliardi di dollari, vivono un periodo di profonde trasformazioni. Nonostante il calo dei consumi globali di vino, questo paese rimane il principale importatore di vino italiano, rappresentando una sfida e un’opportunità per i produttori del Belpaese.

SISTEMA DISTRIBUTIVO A 3 LIVELLI DA PENSIONARE

Il sistema distributivo americano, il “Three-Tier System“, risale al periodo post-proibizionismo e continua a imporre costi elevati e complessità burocratiche. In pratica chi produce o importa vino non lo può distribuire e chi distribuisce non lo può vendere al pubblico. Questo comporta un aumento di passaggi che moltiplicano i costi. Come evidenziato dalla National Association of Wine Retailers (NAWR), il sistema attuale ostacola l’innovazione e non risponde più alle esigenze di un mercato moderno. Una riforma potrebbe aprire la strada a una maggiore competitività e a un accesso più diretto dei produttori al consumatore finale. Circostanza quest’ultima, che potrebbe avvantaggiare le cantine a stelle e strisce ma non quelle estere che, oltre tutto, temono i dazi di Trump.

ACCORCIARE LA CARTA DEI VINI CONVIENE

ERIC ASIMOV HA RACCONTATO SUL “THE NEW YORK TIMES” UNA TENDENZA SEMPRE PIÙ DIFFUSA DOPO LA PANDEMIA NEI RISTORANTI USA: CARTA DEI VINI DI CIRCA 30 TIPOLOGIE

le carte dei vini dei ristoranti USA ti stanno

le carte dei vini dei ristoranti USA ti stanno

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

Negli Stati Uniti, i ristoranti stanno adottando carte dei vini più concise, spesso limitate a circa 30 etichette per rendere la scelta meno “intimidatoria” e più accessibile ai clienti. In effetti la legge del marketing conosciuta come “paradosso della scelta” spiega come l’eccesso di opzioni scoraggi l’acquisto. Dunque i libroni con mille vini da ordinare non sono un incentivo al consumo ma anzi lo scoraggiano.

PERCHE’ ACCORCIARE LA LISTA DEI VINI AL RISTORANTE CONVIENE

Le short list di sole 30 etichette dei ristoranti americano hanno anche un’altra funzione: facilitano il compito dei camerieri. Il personale di sala impara facilmente i caratteri di una trentina di vini ed è poi in grado di consigliare i giusti abbinamenti ai clienti senza bisogno del sommelier.
Il risultato è un risparmio di costi nel personale, una riduzione della dimensione del magazzino e forse persino una crescita dei guadagni. Come spiega Emanuele Fiorio di Wine Meridian <<l’offerta legata alle bevande alcoliche è sempre stata parte integrante del successo finanziario dei ristoranti. Le entrate lorde derivanti dalla vendita di bevande rappresentano circa il 10-15% in più rispetto a quelle derivanti dalla vendita di pietanze>>

2024 CONSUNTIVO DI UN ANNO DI SUCCESSI E LACRIME

CON GLI AUGURI DI UN MERAVIGLIOSO 2025 DONATELLA TRACCIA UN BREVE RITRATTO DELL’ANNO APPENA TRASCORSO E DICE ADDIO AD UN ANNO CON VETTE E ABISSI

Ambulanza in ricordo di Carlo Gardini con lo staff della Misericordia di Sinalunga e dell'azienda di Donatella Cinelli Colombini

Ambulanza in ricordo di Carlo Gardini con lo staff della Misericordia di Sinalunga e dell’azienda di Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Il 2024 ha una costante bella: abbiamo continuato a costruire i progetti in cui crediamo senza fermarci neanche un giorno. Violante è partita per gli USA, con la polmonite, dieci giorni dopo la scomparsa del padre.
Ma la morte di Carlo è una tragedia che ci fa ancora piangere.
L’ambulanza, acquistata con il decisivo contributo delle persone che gli volevano bene, ora sfreccia per le nostre colline a sirene spiegate. Un pezzettino di lui continua a fare del bene con questo veicolo e con le due aule appena inaugurate nella scuola primaria della diocesi di Butembo Beni
Ancora grazie a tutti quelli che hanno contribuito a finanziare l’ambulanza. Grazie a Sua Eminenza il Cardinale Augusto Paolo Lojudice che l’ha benedetta e al Vescovo Anthony Teuma che ci ha fatto pregare a Gozo. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto con amicizia e affetto. Senza il loro aiuto io e Violante non saremmo riuscite ad andare avanti.

ENOTURISMO 4.0 E VIOLANTE ALLA PRESIDENZA MTV

Il 2024 ha portato anche tante cose belle. Il volume “Enoturismo 4.0” firmato a più mani, in cui ho inserito un capitolo sulle donne che operano nel mondo del vino italiano.
L’elezione di Violante a Presidente Nazionale del Movimento  Turismo del Vino.

PREZZI DEI VIGNETI ITALIANI 2024

VIGNETI ITALIANI SEMPRE PIU’ CARI SPECIALMENTE NEL BAROLO: 2 MILIONI DI EURO ALL’ETTARO, UNO PER BRUNELLO E BOLGHERI E POCO MENO PER IL LAGO DI CALDARO

Casato Prime Donne vigneto Ardita

Montalcino, Brunello, Casato Prime Donne vigneto Ardita

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Sorprendentemente il prezzo dei vigneti italiani continua a crescere mentre la Francia inizia a spiantare 30.000 ettari di vigna come richiesto a gran voce dai vignaioli di Bordeaux.
Sorprendono anche le nuove acquisizioni di cantine che sono passate di mano in numero notevole e a cifre nettamente superiori al loro possibile reddito. Alla luce di consumi e mercato del vino in fase calante, nell’intero pianeta, c’è da chiedersi ma come mai? Forse la liquidità finanziaria è talmente enorme da spingere grandi investitori a fare speculazioni a lungo termine contando sulla dimensione ridotta delle denominazioni più blasonate e della loro volontà di non espandere la superficie dei vigneti.

SE I VITIGNI AUTOCTONI ITALIANI DIVENTASSERO INTERNAZIONALI SAREBBE UN VANTAGGIO?

WINE NEWS HA DOMANDATO PROVOCATORIAMENTE A DUE SUPER ESPERTI IL MASTER OF WINE ANDREA LONARDI E ALL’AGRONOMO GIOVANNI BIGOT CREATORE DELL’INDICE BIGOT

se gli autoctoni italiani diventassero internazionali

se gli autoctoni italiani diventassero internazionali

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination 

La domanda è provocatoria ma fino a un certo punto perché i cambiamenti climatici alterano la vocazione dei vigneti e spingono all’utilizzo di vitigni adatti a climi caldi e aridi. Del resto gli enologi sostengono da sempre che le viti esprimono il loro miglior potenziale, in termini di finezza, quando sono coltivate in condizioni difficili e quindi è meglio spostare a Nord vitigni meridionali che fare l’operazione contraria. Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi i vitigni che hanno la loro zona di origine in climi freddi, una volta piantati in zone calde producono vini banali, tutti uguali.

ANDREA LONARDI E GIOVANNI BIGOT SUI VITIGNI AUTOCTONI

Ecco che la domanda posta da Wine News al Master of Wine Andrea Lonardi, ed a Giovanni Bigot, agronomo ed ideatore dell’Indice Bigot che classifica i vigneti in base al loro potenziale qualitativo, è tutt’altro che fuori luogo. In altre parole, se il riscaldamento globale cambia i vitigni più adatti ai terroirs, molti dei 500 vitigni autoctoni italiani potrebbero diffondersi in altre parti del mondo e questo potrebbe privare il vino italiano di uno dei suoi punti di forza: la varietà, l’originalità distintiva dei suoi vitigni.

ESTIRPAZIONE VIGNETI: FAVOREVOLI E CONTRARI

MEGLIO SPIANTARE VIGNETI COME IN FRANCIA OPPURE RIDURRE LE RESE DEI VIGNETI DI PIANURA SOTTO I 300 QUINTALI ETTARO COME VUOLE FRESCOBALDI? CREDO ABBIA RAGIONE LUI

Vinitaly2017-Donatella-Cinellicolombini -RiccardoCotarella-Presidente-Assoenologi

Riccardo Cotarella-Presidente-assoenologi- contrario alle sovraproduzioni dei vigneti di pianura di vini comuni

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #Orciadoc

A Bordeaux inizia la seconda tranche di espianti come risposta alle cantine troppo piene e al calo dei consumi. Circostanze che hanno prodotto un lago di eccedenze sempre più grande a livello mondiale. Gli attacchi delle autorità sanitarie hanno allontanato i consumatori dal vino mentre aumentano i vigneti in Paesi, come Cina e Regno Unito che prima importavano tutto o quasi tutto quello che bevevano.
Regolare il mercato comprimendo la produzione è contrario ai principi economici e appare tanto più inutile se consideriamo che c’è chi pianta di nuovi vigneti in altre parti dl mondo.

LA QUESTIONE ESPIANTO DEI VIGNETI ARRIVA SUI TAVOLI EUROPEI

Tuttavia la questione “espianti” è arrivata sui tavoli europei partendo da quello Copa-Cogeca, organizzazione europea delle associazioni di agricoltori e delle cooperative agricole.
Intanto la Francia ha varato il suo piano: pagamento di 2.500 euro per ettaro di vigneto espiantato e utilizzo della superficie per altra coltura per almeno quattro anni, oppure 4 mila Euro per ettaro espiantato e destinato a altro utilizzo per sempre.

DONATELLA CINELLI COLOMBNI AL MERANO WINE FESTIVAL

DEGUSTAZIONE DI 3 BRUNELLO INSIEME AI CHIANTI CLASSICO DI FRANCESCO RICASOLI CONVERSANDO CON OSCAR FARINETTI  MERANO WINE FESTIVAL ORGANIZZATA DA LIBER

Merano Castello Principesco Donatella Cinelli Colombini entra dalla porta medioevale usata dall'Imperatrice Sissi

Merano Castello Principesco Donatella Cinelli Colombini entra dalla porta medioevale usata dall’Imperatrice Sissi

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

E’ sempre un piacere venire invitati a presentare i propri vini ad un evento ma quando la richiesta arriva da Liber  società si distribuzione e consulenza fra le più reputate in Italia e dal Wine Hunter patron del Merano WineFestival, il mitico Helmuth Köcher, allora diventa un onore e una grande opportunità.
L’invito riguardava uno degli eventi collaterali al famoso salone del vino che quest’anno si è svolto dall’8 al 12 novembre al Kurhaus di Merano. La mia degustazione faceva parte del progetto “Intrecci di Vite” ed è avvenuta al Castello Principesco di Merano dove risiedeva l’Imperatrice Sissi durante i suoi soggiorni a Merano. C’erano 20 persone selezionatissime fra cui il mio amico Avvocato Natale Callipari che mi ha accompagnato da Verona a Milano come fossi una principessa.

FRANCESCO RICASOLI E IL CHIANTI CLASSICO A CONFRONTO CON DONATELLA CINELLI COLOMBINI E IL BRUNELLO

SUOLI PUBBLICI DELLE CITTA’ DEL VINO

DIFESA DEI CENTRI STORICI DEI DISTRETTI ENOLOGICI CON TROPPI SPAZI ESTERNI DESTINATI AI TAVOLI DEI BAR E DEI RISTORANTI E CANONI DI LOCAZIONE IRRISORI

suolo pubblico delle città d’arte e delle città del vino sempre più occupato di tavoli e turisti

DI Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Tutti abbiamo notato l’allargamento dei suoli pubblici occupati da bar e ristoranti nelle strade e nelle piazze delle città. Un fenomeno che, durante il covid, nasceva dalla necessità del distanziamento, poi ha cavalcato il boom turistico 2022-2023 e ora è rimesso in discussione.
L’aumento di numero e il maggior spazio esterno dei pubblici esercizi ha trasformato i centri storici in “magnifici” dove le bellezze delle città d’arte appaiono assediate da tavolini o gente che mangia pizza al taglio.

ALLEANZA FRA ALBERI E VITI

LUCA MAMPRIN: CHI HA UNA VIGNA CIRCONDATA DA BOSCHI O HA UNA VIGNA AGRO FORESTATA MIGLIORA L’AMBIENTE E RENDE L’UVA, E QUINDI IL VINO, PIU’ TIPICI

vigneto agro forestato

vigneto agro forestato

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Dai dottori forestali arriva una nuova proposta per rendere più identitari e territoriali i vini: salvaguardare i boschi intorno ai vigneti evitando le grandi estensioni a monocultura e piantando gli alberi fra i filari. Per la verità la pratica di intercalare viti e alberi, con la tecnica della “vite maritata”, di origine etrusca, era molto diffusa in Toscana fino a cinquant’anni fa. Poi è stata soppiantata dai vigneti “specializzati” e da un innamoramento per la chimica che, negli ultimi vent’anni, è stato progressivamente scemando.
La proposta di tornare a mettere alberi nei vigneti, divulgata da WineNews è del Dottore Forestale Luca Mamprin e dei suoi colleghi, con una tecnica battezzata “agro forestata”.

I VIGNETI AGRO FORESTATI E LE VITI IN MAGGIOR EQUILIBRIO

I vantaggi sono nell’ombreggiamento, il riparo dalla grandine e l’incremento degli insetti. Questo vale anche per i boschi in prossimità dei vigneti. Gli alberi sono una garanzia della presenza di calabroni e “vespe sociali” cioè degli insetti che preservano i lieviti nel loro apparato digerente e poi li depositano sull’uva matura consentendo le fermentazioni spontanee “alla vecchia maniera”.

VINO BIOLOGICO SOTTO ATTACCO

LE DICHIARAZIONI DI LUIGI MOIO AL GAMBEROROSSO POCO PRIMA DEL G7 AGRICOLTURA IN SICILIA HANNO SCOSSO IL MONDO DEL VINO SCATENANDO UN PUTIFERIO

Luigi-Moio tipicità e difetti

Luigi-Moio-Presidente-OIV-enologia-leggera

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Non c’è pace per il vino biologico: il clima impazzito mette a dura prova i vignaioli e poi c’è il nuovo obbligo per gli importatori USA che devono essere BIO se vogliono vendere i vini come “organic” infine la polemica sulle dichiarazioni di Luigi Moio.
Dopo la disastrosa vendemmia 2023, in Italia, non c’è stato l’abbandono delle certificazioni biologiche avvenuto in Francia ma è anche vero che, in quel Paese, anche le vendemmia 2024 è stata compromessa dalla pioggia mentre da noi le cose sono andate meglio.

NUOVA LEGGE USA OBBLIGA GLI IMPORTATORI A DIVENTARE BIO PER VENDERE VINI BIO

Per quanto riguarda invece la nuova legge USA, si tratta di una procedura che apparentemente ostacola la vendita dei vini BIO ma, secondo le autorità, ha l’obbiettivo opposto cioè mira a rendere più trasparente e certa la filiera dei vini biologici. Nei fatti, ha creato soprattutto costi, carte e lunghezze burocratiche.

IL FUTURO DEL VINO E’ BIANCO

2023 “ANNUS HORRIBILIS” DEI VINI ROSSI CON POSSIBILITÀ DI RECUPERO PONENDO ATTENZIONE ALLE GRADAZIONI E ALLA TEMPERATURA DI SERVIZIO MENTRE I BIANCHI VANNO BENE

 

per arginare la crisi dei vini rossi bisogna abbassare la temperatura di servizio e il grado alcolico

per arginare la crisi dei vini rossi bisogna abbassare la temperatura di servizio e il grado alcolico

Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

WineNews ci propone tre articoli contemporaneamente in qualche modo connessi con il crescente successo del vino bianco: il primo è sulle enoteche dove i consumi hanno solo una leggera riduzione e vini bianchi vanno per la maggiore comprese le bollicine. Il caldo da record dell’estate 2024 ha aiutato la richiesta di bianchi fermi e in generale di vini a bassa gradazione alcolica. Certamente gli scontrini sono dimagriti ma non ci sono segnali di crisi e le tipologie che incuriosiscono maggiormente sono quelle dove il legame fra vino e territorio è più forte all’interno di una logica di sostenibilità. In altre parole l’etica produttiva conta sempre di più.

IL SECCHIELLO DEL GHIACCIO PUO’ SALVARE I VINI ROSSI

Fra le tendenze dell’estate 2024 ci sono i rossi “da secchiello” cioè gradevoli anche dopo un drastico raffreddamento, come, ad esempio la Schiava dell’Alto Adige.

PREMIO CASATO PRIME DONNE 2024: TUTTI I VINCITORI

MARIA CANABAL, WINENEWS, TREBICCHIERI E LINEA VERDE VINCONO IL PREMIO CASATO PRIME DONNE 2024 E INCORAGGIANO I GIOVANI TALENTI TOSCANI: COMUNICATORI, ARTISTI, PASTICCERI, ORAFI E STUDENTI

Alessandro Regoli e Irene Chiari WineNews Vincitori del Premio Casato Prime Donne 2024

Alessandro Regoli e Irene Chiari WineNews Vincitori del Premio Casato Prime Donne 2024

Sabato 14 settembre 2024 torna il Premio Casato Prime Donne a Montalcino, un appuntamento che coincide con l’inizio della vendemmia del Brunello. La raccolta, se la festa non verrà rovinata dalla grandine, si prospetta eccellente e abbondante come quelle leggendarie 2010 e 2019. Con il nuovo clima, le viti di Sangiovese, trovano infatti il loro miglior equilibrio quando il terreno è ben idratato e l’estate è caldo-arida. Ottimi auspici per la cantina Casato Prime Donne, la prima in Italia con un organico tutto femminile, che finanzia il Premio Casato Prime Donne.
La cerimonia della XXIII edizione si terrà sabato 14 settembre nel teatro degli Astrusi a Montalcino e si concluderà in modo solenne, nel pomeriggio, alla Fattoria del Colle, quando Sua Eminenza Cardinale Augusto Paolo Lojudice Arcivescovo di Siena, benedirà la nuova ambulanza della Misericordia di Sinalunga dedicata a Carlo Gardini, marito di Donatella Cinelli Colombini recentemente scomparso.

IL MARKETING DEL VINO NEGLI ULTIMI 30 ANNI

DAL 1990 AL 2022 IL  WINE MARKETING E’ ENORMEMENTE CAMBIATO ED ORA È UNA COMPONENTE INDISPENSABILE DEL BAGAGLIO PROFESSIONALE DI CHI PRODUCE O VENDE  VINO

evoluzione del marketing del vino negli ultimi 30 anni

il wine marketing dal 1990 al 2022

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Una ricerca di Gesus Martinez Navarro e Ricardo Sellers Rubio che mi segnala WineNews ha analizzato 1135 documenti in lingua inglese provenienti dai database Web of Science e Scopus con l’impiego di sistemi di analisi molto sofisticati come le co-parole e l’accoppiamento bibliografico, al fine di capire la struttura dei messaggi e le tendenze che contengono. Va notato che la metà dei testi sul marketing del vino è stato pubblicato fra il 2017 e il 2022 evidenziando un’enorme crescita di interesse da parte degli specialisti.
Qui di seguito riassumo alcuni elementi della ricerca sulla bibliografia del wine marketing e condivido le conclusioni degli autori sulla necessità di adottare un approccio multidisciplinare attingendo a contributi provenienti dal mondo economico, delle scienze alimentari e ambientali.