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VINI DA VITIGNI AUTOCTONI DI TOSCANA E LAZIO

L’AIS FIRENZE, GUIDATA DA MASSIMO CASTELLANI, METTE IN DEGUSTAZIONE 14 VINI OTTENUTI DA VITIGNI AUTOCTONI E PRODOTTI DALLE DONNE DEL VINO DI TOSCANA E LAZIO

Donne del Vino della Toscana

Donne del Vino della Toscana

Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc 

Una degustazione straordinaria, mai realizzata prima, andrà in scena, il 13 febbraio dalle 20,30 alle 23,30 nelle bellissime sale del Grand Hotel Mediterraneo di Firenze (Lungarno del Tempio 44).

AIS FIRENZE UN PALCOSCENICO PERFETTO PER IL GRANDE VINO

Ospite d’onore la Vicepresidente della Regione Toscana, Assessora all’Agricoltura e Donna del Vino Stefania Saccardi. Massimo Castellani, super sommelier a capo della delegazione AIS di Firenze, scrittore, narratore di territori e denominazioni, guiderà la degustazione commentando i vini presentati dalle wine makers in persona.
Un’occasione imperdibile per gli appassionati di vino e per i ristoratori e gli enotecari che cercano la diversità. 14 vini ottenuti da vitigni autoctoni di Toscana e Lazio nelle cantine delle Donne del Vino.winedestination, Cenerentola
Un affresco dei caratteri identitari di due regioni capaci di produrre capolavori in bottiglia. E poi le donne, nuove protagoniste dell’enologia italiana. Un mix che promette grandi sorprese.

L’EFFETTO MOLTIPLICATORE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

CONSEGNA DA PARTE DELLE DONNE DEL VINO TOSCANE E DI AMORIM CORK ITALIA DELLA DONAZIONE OTTENUTA RACCOGLIENDO 70.000 TAPPI USATI AL CENTRO ANTIVIOLENZA DONNE INSIEME VALDELSA 

Donne del Vino Donazione della raccolta forndi del progetto Etico di Amorim Cork Italia al centro antiviolenza Donne Insieme Valdelsa

Donne del Vino Donazione della raccolta fondi del progetto Etico di Amorim Cork Italia al centro antiviolenza Donne Insieme Valdelsa

Il 28 febbraio, a Firenze nella sala delle esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati, messa a disposizione dall’Amministrazione Regionale Le Donne del Vino della Toscana guidate da Donatella Cinelli Colombini hanno consegnato la loro donazione all’Associazione Donne Insieme Valdelsa per le azioni in favore delle donne vittime di violenza.

 

LA VICEPRESIDENTE TOSCANA STEFANIA SACCARDI SOLENNIZZA LA DONAZIONE AL CENTRO ANTIVIOLENZA INSIEME VALDELSA

La cerimonia, presieduta dalla Vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, è stata voluta in una cornice istituzionale e solenne per sottolineare l’importanza del sostegno ai centri che contrastano la violenza di genere. Azione a cui le Donne del Vino sono particolarmente sensibili a causa dei femminicidi che hanno colpito due dei suoi membri.
La donazione conclude il progetto ETICO organizzato da Amorim Cork Italia che ha visto le Donne del vino della Toscana impegnate nella raccolta di 4,10 quintali di tappi usati pari a circa 70.000 turaccioli. <<Si tratta di un progetto di economia circolare che trasforma il sughero usato in arredi di design e permette di finanziare i centri antiviolenza>> ha spiegato Carlos Veloso dos Santos Amministratore Delegato di Amorim Cork Italia. <<Partecipano al progetto Etico le Donne del vino di tutta Italia ma poche regioni hanno profuso la stessa energia di quelle toscane>> precisa la coordinatrice nazionale Cristiana Cirielli.

PROPOSTE PER IL VINO DOLCE TOSCANO

Enoturismo, abbinamenti alternativi, prezzi più alti …… Il 28 ottobre da Donatella Cinelli Colombini, le proposte delle Donne del Vino sui vini dolci toscani

Gianni Fabrizio con Donatella e Violante Cinelli Colombini e i 12 vini dolci delle Donne del Vino

Gianni Fabrizio con Donatella e Violante Cinelli Colombini e i 12 vini dolci delle Donne del Vino

Nella magica cornice della Fattoria del Colle di Trequanda, ospiti di Donatella Cinelli Colombini, che presentava il suo nuovo super Passito, 12 Donne del Vino della Toscana hanno offerto in assaggio i loro vini dolci e hanno proposto sette punti chiave per rilanciare il Vin Santo e gli altri vini dolci toscani.

 

VINI TOSCANI DOLCI CON GRANDE STORIA: ALEATICO, VIN SANTO, MOSCADELLO

Vini portati sulla costa Toscana dai greci in epoca preistorica, come l’Aleatico. Vini conosciuti e apprezzati fino dal Rinascimento come il Vin Santo. Oppure vini già esportati a Parigi e Londra nel 1685 come il Moscadello di Montalcino di cui scrive Francesco Redi.
Vini con un glorioso passato che vanno preservati e valorizzati esattamente come uno scavo archeologico oppure una chiesetta medioevale lungo la via Francigena perché sono parti della stessa civiltà e della stessa storia. Ma come riuscirci un’epoca in cui la paura di ingrassare, i limiti imposti dal codice della strada, lo stile di vita e i gusti alimentari allontanano i consumatori dai vini dolci in tutto il mondo?

PRODUTORI DI VINO SENTINELLE DEI TERRITORI

LE DONNE DEL VINO RIVELANO IL RUOLO PROTAGONISTA DELLA GENTE DEL VINO NELLA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE E PAESAGGISTICO DEI TERRITORI IN CUI OPERANO

 

Stefania Saccardi Daniela Mastroberardino, Donatella Cinelli Colombini Donne del Vino

Stefania Saccardi, Daniela Mastroberardino, Donatella Cinelli Colombini Donne del Vino

Per la prima volta la “gente del vino” mostra il suo volto di custode e valorizzatore del contesto in cui opera inteso come storia locale, architetture, paesaggio, cultura materiale legata all’enologia e agli alimenti. Nessun altro comparto produttivo ha una simile attitudine nella salvaguardia del proprio territorio.

 

LA GENTE DEL VINO PALADINI DEI LORO TERRITORI

Basti pensare che in Italia vengono cementificati due m2 di suolo al secondo e invece il 44% di chi ha un’impresa nel vino è in edifici storici e tutti (96,6%) ritengono necessario restaurare le costruzioni antiche piuttosto che costruirne di nuove. Infatti il 44,7% del campione intervistato ha ripristinato edifici preesistenti e per farlo ha usato soprattutto (56,1%) imprese del posto. <<Un segno di speranza in un Paese dove le alluvioni vengono amplificate da un eccessivo sfruttamento del suolo e i “non luoghi” sono sempre più diffusi >> dice la presidente delle Donne del Vino Daniela Mastroberardino <<resta da vedere se il campione di 237 socie in tutte le regioni italiane (l’associazione è composta da professioniste con ruoli dirigenti in cantine, ristoranti, enoteche e poi sommelier, consulenti, comunicatrici…) corrisponde a un’uguale attitudine virtuosa dei colleghi maschi, ma vogliamo sperare di si>>.

 

 

 

 

30 ANNI DI TURISMO DI VINO IN ITALIA E DI MTV

STEFANIA SACCARDI “LA TOSCANA PROMOTRICE DELL’ENOTURISMO” CELEBRA A PALAZZO VECCHIO LA RICORRENZA E PREMIA LE CANTINE PIU’ MERITEVOLI DELLA REGIONE

 

 

 

Violante e Donatella Cinelli Colombini con la Vicepresidente della Toscana Stefania Saccardi

Violante e Donatella Cinelli Colombini con la Vicepresidente della Toscana Stefania Saccardi

Cantine Aperte con 100 cantine toscane, su idea di Donatella Cinelli Colombini, segna l’inizio del turismo del vino in Italia. Da quel momento un lungo processo di crescita commentato dalla figlia Violante presiede il Movimento Turismo del Vino in Toscana << oggi l’offerta è cambiata radicalmente, le cantine sono sempre accessibili al pubblico ma MTV Toscana è ancora il locomotore della loro evoluzione>>

Trent’anni di storia di enoturismo italiano, nato dalla decisione di 100 cantine toscane di aprire le loro porte ai visitatori domenica 9 maggio 1993. Da questo esempio di coraggio e capacità di fare squadra prende il via il Movimento Turismo del Vino e la moda dei winery tours in Italia. Una rivoluzione sorridente che ha cambiato le imprese di produzione e persino il peso del vino nel business turistico nazionale.

Per celebrare l’anniversario si è svolta giovedì 19 ottobre, nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio a Firenze, la cerimonia promossa proprio dal Movimento Turismo del Vino Toscana alla quale ha partecipato la vicepresidente regionale e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. Con lei, Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente MTV Toscana e la vicesindaca e assessora al turismo del Comune di Firenze Alessia Bettini.

ANTEPRIME DI TOSCANA 2023 E NEWS ENOTURISTICHE

Anteprime di Toscana 2023 col botto: Assessore Stefania Saccardi illustra i dati record del business enoico 2022 e Roberta Garibaldi i successi enoturistici

 

Anteprima Toscana 2023

Anteprima Toscana 2023

di Donatella Cinelli Colombini

 

LA FOTOGRAFIA DELLA TOSCANA DEL VINO 2022

Toscana: 11 DOCG, 41 DOC, 6 IGT e 58 indicazioni geografiche, in pratica il 95 % del vigneto regionale ha un carattere territoriale. 2,1 milioni di hl e 1,2 miliardi di Euro la Toscana rappresenta rispettivamente l’8% del volume e l’11% del valore nazionale di vini DOP.
Il 2022 è stato quindi un anno magico per i vini toscani di cui l’Assessore all’Agricoltura e Vicepresidente della Toscana Stefania Saccardi va giustamente fiera, come del dato sul vigneto BIO che è ormai il 40% del totale regionale e cresce costantemente.
L’export di vino toscano tocca i 690 milioni di Euro, + 7% sul 2021 nonostante un calo dei volumi del 3%. I principali partners sono USA e Canada che da soli assorbono il 38% del valore. Sorprendente crescita del 31% delle esportazioni in Francia.

ORCIA 2021, L’ANTEPRIMA DEL VINO PIU’ BELLO DEL MONDO

La giovane Doc Orcia ha organizzato due giorni di degustazioni per celebrare la ripartenza in coincidenza con l’inizio della stagione turistica

 

Orcia-Doc-area-di-produzione

Orcia-Doc-area-di-produzione

Una vera anteprima che si collega a quella degli altri vini toscani, quest’anno tutte spostate a maggio, ma che evidenzia l’importanza del turismo e del turismo del vino nel territorio di produzione. La maggior parte delle bottiglie di Orcia DOC sono infatti consumate e vendute ai wine lover che visitano il meraviglioso comprensorio agricolo, in gran parte iscritto nel patrimonio dell’umanità Unesco, dove nasce la Doc Orcia, il vino più bello del mondo. Per questo l’anteprima dell’Orcia Doc coincide con l’inizio della stagione turistica.

 

ORCIA LA CARTOLINA LIQUIDA DI UN MERAVIGLIOSO TERRITORIO DEL VINO

Il vino come “cartolina liquida” della propria terra d’origine. Questa è l’idea che muove la giovane Doc Orcia  e che  viene condivisa dall’Assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi consegnando le prime 5 cantinette climatizzate del progetto di marketing che mira a consolidare il principale mercato della denominazione. Un comprensorio, di 12 comuni, che prima del covid registrava circa un milione di presenze turistiche e un milione di visitatori giornalieri, soprattutto stranieri.

Orcia-Doc-Cenerentola-Leone-Rosso-Donatella-Cinelli-Colombini

Orcia-Doc-Cenerentola-Leone-Rosso-Donatella-Cinelli-Colombini

Le cantinette sono armadi climatizzati disegnati dall’interior design L. Benà e realizzati da Intrac di Rovigo; verranno messi in ristoranti ed enoteche della zona. Serviranno a migliorare il servizio del vino Orcia e contemporaneamente a mostrare vigneti e cantine nel loro spettacolare territorio grazie ai display posizionati sullo sportello anteriore. Un esempio innovativo di marketing territoriale che vede alleati produttori e network distributivo. Il progetto è stato sostenuto dalla Regione Toscana dando un’applicazione esemplare alla strategia europea Farm to Fork.

 

IL PROGRAMMA DELL’ANTEPRIMA 2021 DEL VINO ORCIA

Torniamo al programma dell’Anteprima Orcia. Le degustazioni sono iniziate  il 14 maggio a Firenze con Primanteprima insieme agli altri consorzi toscani. Una kermesse ridimensionata dal covid a cui hanno partecipato  50 giornalisti specializzati italiani e esteri.

 

29 MAGGIO SEMINARIO AIS SUL VINO ORCIA

La giornata clou sarà il 29 maggio con un’agenda fittissima nel seicentesco Palazzo Chigi Zondadari di San Quirico d’Orcia. Al mattino il seminario per i sommelier AIS aperta dal saluto dal Presidente Toscano Cristiano Cini e dal Delegato senese Marcello Vagini. Dodici vini divisi in due serie che permetteranno di capire i terroirs e l’evoluzione nel tempo. In mezzo due relazioni, la prima storica di Massimo Castellani e la seconda agronomica di  tenuta da Francesco Lizio Bruno.
Il pomeriggio sarà dedicato al progetto PIF -Piani Integrati di Filiera- che oltre agli investimenti nelle imprese ha impegnato la denominazione sullo studio della propria identità e su un progetto di marketing audace e innovativo.

 

La Toscana inaugura la prima borsa digitale del vino

BuyWine 2021 rivoluziona il modo di vendere il vino all’estero:  invio di campioni ai buyers e poi incontri online programmati  per assaggiare insieme e  vendere

 

B2B Buy wine 2013 Firenze

B2B Buy wine 2013 Firenze

Di Donatella Cinelli Colombini

Gongolano l’Assessore Toscano all’Agricoltura Stefania Saccardi, il suo dirigente Gennaro Giliberti e il segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, nel presentare BuyWine 2021. Una rivoluzione nei metodi di internazionalizzazione e la prima vera iniziativa per l’export del vino organizzata in Italia dopo l’arrivo del Covid19.

BUYWUNE 20121 IN VERSIONE DIGITALE  120 BUYERS PER 150 CANTINE

Buy Wine 2015

Buy Wine 2015

Solo per 150 cantine ma  un B2B coi controfiocchi. Ogni impresa potrà selezionare solo una delle tre aree da cui provengono i 120 buyer che si sono accreditati: Asia, Europa e America.
Fin qui BuyWine ripercorre il format degli anni scorsi ma la modalità è completamente nuova e capace di rivoluzionare la formula “fiera” in modo permanente. Nessuno si nuove da casa ma produttori e buyer si parlano online e sono i campioni di vino a viaggiare per consentire la stessa esatta situazione di un incontro di lavoro dal vivo. Alla fine, c’è da giurarci, gli affari si faranno lo stesso, anzi forse di più.

2011-2021 BUYWINE  IL B2B CHE INTERNAZIONALIZZA LE CANTINE TOSCANE

Ma entriamo più nel dettaglio: BuyWine è un borsino che dal 2011 mette in contatto le cantine toscane con importatori, buyers e distributori esteri attraverso un sistema di incrocio preliminare fra i domanda e offerta. In pratica chi produce deve dichiarare agli organizzatori i mercati in cui vuole vendere e i buyers precisano, al momento dell’adesione, che tipologia di vino e di prezzo stanno cercando di comprare. Nelle edizioni precedenti il matching fra domanda e offerta portava a una giornata in cui ogni cantina faceva una quindicina di incontri di 25 minuti ciascuno, durante i quali offriva anche l’assaggio del vino.

Per alcuni anni, dopo il B2B i buyers hanno anche visitato i territori del vino. Nel tempo BuyWine ha affinato la sua efficacia soprattutto nella scrematura dei partecipanti per evitare i così detti “viaggi premio” che le ditte di importazione davano ai dipendenti. Infatti i buyer che disertavano gli incontri oppure che non ordinavano vino da nessuna delle cantine incontrate a BuyWine venivano cancellati dalle edizioni successive.
Ovviamente la firma di contratti di importazione non dipendeva dalla Regione Toscana, ma dalla qualità dei vini, dai loro prezzi e dalla capacità di sviluppare un corretto follow up, ma BuyWine, negli anni, ha consentito a tantissime cantine toscane, anche piccole, di esportare all’estero valorizzando i propri sforzi nell’innalzamento qualitativo.