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Olio nuovo 2022 tanto e buonissimo

Trequanda festeggia l’olio novo e la Fattoria del Colle porta in tavola la prima spremitura delle olive 2022. La Toscana cresce in quantità e qualità sul 2021

 

Raccolta-delle-olive-2022-Fattoria-del-Colle

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Torna la festa dell’Olio Novo a Trequanda quest’anno unita all’applauso per il neo eletto Senatore Silvio Franceschelli sindaco di Montalcino che ci ha detto “gli abitanti dei piccoli centri hanno diritto di avere le stesse opportunità di chi vive in città”. Un programma politico che ci trova concordi. Terzo motivo di festa la visita della mia amica e grande esperta di olio Antonietta Mazzeo. Ha cenato da noi insieme all’ospite a sorpresa Massimo Rossi delegato AIS di Arezzo e a 40 esuberanti aspiranti scrittrici americane.
La Fattoria del Colle e il borgo medioevale di Trequanda sono al centro di uno dei migliori distretti produttivi italiani per l’olio extravergine di oliva.

 

TRACCIABILITA’ DELL’OLIO

La festa dell’Olio Novo è l’occasione per imparare qualcosa sul più salutare frutto della terra. Nella Tracoil Conference ascolto il Professor Stefano Loppi e la Dottoressa Martina Grattacaso spiegare come la zona di origine lasci nell’olio una traccia che somiglia a un’impronta digitale. I parametri esaminati sono tre: la composizione del suolo, l’analisi chimica dell’olio e i rapporti isotopici. I marcatori della Valdichiana sono calcio, nichel e stronzio. Per quanto riguarda gli acidi grassi il paragone fra il nostro extravergine e l’olio portoghese mostra in quest’ultimo, la presenza di molti acidi grassi in piccole quantità mentre il campione estero evidenzia un minor numero di acidi con concentrazioni più alte. Nell’insieme lo studio, che sarà presto completato con l’analisi degli isotopi, mostra come sia possibile tracciare la provenienza dell’extravergine della Valdichiana salvaguardandolo da chi spaccia per toscano un olio straniero.

 

RED MONTALCINO 2022

Prima edizione di un evento smart e giovane, nell’idea e nella realizzazione. Red Montalcino mette in mostra una nuova generazione di produttori e consumatori

 

Red-Montalcino-2022

Red-Montalcino-2022

Di Donatella Cinelli Colombini

Ci vuole coraggio a dedicare un grande evento al vino minore di una denominazione ma a Montalcino siamo audaci, innovativi e capaci visto che anche la prima edizione di RED Montalcino è andata bene.
Soprattutto siamo una comunità coesa, guidata da leaders forti come il Presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci rieletto con 135 voti dall’assemblea dei produttori (quasi tutti) e dal sindaco Silvio Franceschelli che ha visto uscire dalle urne l’80,26% dei consensi.

 

RED MONTALCINO ACCENDE I RIFLETTORI SU UN NUOVO PROTAGONISTA DEL VINO

RED Montalcino segna un rinnovamento nel marketing e nella generazione dei produttori ilcinesi. Punta a dare una personalità distintiva a un vino che fino a qualche anno fa era considerato un Baby Brunello oppure una “seconda scelta”. In realtà le nuove tendenze del consumo privilegiano i vini con più impronta di territorio, vitigno e annata cioè elementi meno facili da trovare in denominazioni che hanno trascorso oltre due anni in botte e puntano ad una maestosa longevità. Quindi, con tutto il rispetto per sua maestà Brunello, la maggiore bevibilità del Rosso di Montalcino è ora una carta vincente. Lo dimostrano le vendite, in costante aumento dal 2021 e l’impennata dei prezzi dello sfuso che costa quasi quattro volte più del Chianti.

 

Mr Brunello James Suckling cittadino di Montalcino

La cittadinanza onoraria di Montalcino a James Suckling è un segno di stima e di riconoscenza per un uomo a cui il Brunello deve tantissimo

JamesBioDi Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Montalcino, Casato Prime Donne

Con grande intelligenza il comune di Montalcino decise alcuni anni fa di conferire la cittadinanza onoraria a James Suckling, Mr Brunello, come lo chiamano i wine critics statunitensi per la sua grande passione per il rosso toscano.
Il Sindaco Silvio Franceschelli gli consegnò il documento il 20 gennaio 2018, nel palazzo comunale che svetta nel centro cittadino e fu l’ultimo libero comune italiano. Un luogo che racconta la storia nobile e guerriera delle “città stato” e, in epoca più recente, è diventato il simbolo del Brunello perché all’esterno delle sue mura in pietra sono affisse le mattonelle con le stelle attribuite a ogni vendemmia.
Uomo raffinato, colto e anticonformista, James Suckling parla correntemente francese e italiano. Ha assaggiato oltre 200.000 vini nella sua vita professionale e possiede una cultura enologica sconfinata su ogni regione viticola del mondo.

James si innamorò del Brunello alla fine degli anni ’80, quando era un giovane redattore-degustatore del Wine Spectator. Negli anni successivi trasmise il suo entusiasmo ai più competenti e esigenti consumatori statunitensi fino a farlo diventare una vera moda.

JAMES SUCKLING VISITO’ LE CANTINE UNA PER UNA

James Sucking Brunello dinner

James Suckling Brunello dinner

A quell’epoca il Brunello era ancora un vino conosciuto da pochi intenditori. Ma lui cominciò a visitare le cantine una per una, assaggiando tutte le bottiglie in una degustazione plenaria annuale e pubblicando i giudizi al pari dei vini di Bordeaux o della Borgogna. <<Erano una quarantina>> racconta << mentre ora ce ne sono duecento>>. Il suo amore per la Toscana lo ha spinto a risiederci e tutt’ ora ha una casa al Borro in provincia di Arezzo, oltre a quella a Hong Kong che gli serve come base per i suoi soggiorni di sei mesi all’anno in Asia.

Franceschelli super sindaco di Montalcino

Votate, votate, votate il sindaco del Brunello e del tartufo bianco Silvio Franceschelli. Ha visione, coraggio, capacità di dialogo ed è persino simpatico

Sindaco-di-Montalcino-Silvio-Franceschelli-fusione-con-San-Giovanni-d'Asso

Sindaco-di-Montalcino-Silvio-Franceschelli-fusione-con-San-Giovanni-d’Asso

Di Donatella Cinelli Colombini

Nel 2012 Silvio Franceschelli diventò sindaco di Montalcino con il voto favorevole dell’80,03% degli elettori. Fare meglio è impossibile, solo in Bulgaria, ci riuscivano sotto la dittatura. E’ comunque certa la rielezione plebiscitaria. Nel primo mandato Franceschelli è stato un ottimo sindaco e lo sarà ancora  per i prossimi 10 anni. Si perché sotto la sua guida Montalcino si è fuso con San Giovanni d’Asso, capitale del tartufo bianco delle Crete Senesi, diventando il 37° comune più grande d’Italia. Ora amministra i 5.946 abitanti dei due vecchi comuni per cui il sindaco che verrà eletto il prossimo giugno sarà al primo mandato anche se è “ripetente” come Silvio Franceschelli.

Premio-Casato-Prime-Donne-sindaco-di-Montalcino-Franceschelli

Premio-Casato-Prime-Donne-sindaco-di-Montalcino-Franceschelli

Silvio è un avvocato “mastino” di quelli che studiano a fondo il processo, dicono la verità al cliente, ma poi si battono fino in fondo. E’ un ghiottone e adora la cucina tipica purché eseguita a regola d’arte. Il suo pranzo di commiato, nel dicembre scorso, è stato un trionfo di polenta girata nel paiolo, scottiglia di cinghiale, arrosti alla brace cotti all’aperto … insomma sapori che hanno emozionato tutti perché rimandavano all’infanzia. Eppure chi invita Silvio al ristorante, non avrà alcun problema con il menù, << va bene anche a me>> dice lui, e mangia esattamente quello che ordina il suo ospite.

Montalcino – San Giovanni d’Asso: fusione d’amore?

Favorevoli e contrari alla fusione fra la terra del Brunello e quella del tartufo bianco delle Crete senesi. Ma in realtà dall’unione guadagnano tutti

Di Donatella Cinelli Colombini

Montalcino-San-Giovanni-nuovo comune

Montalcino-San-Giovanni-nuovo comune

Il nuovo comune, frutto della fusione fra Montalcino e San Giovanni d’Asso, si chiamerà solo Montalcino e sarà il 37° comune italiano per estensione con seimila abitanti, circostanza questa che lo metterà al riparo da future aggregazioni coatte. Infatti, nei prossimi anni le fusioni fra comuni  saranno obbligatorie per le comunità sotto la fatidica soglia dei 5.000 residenti. Solo adesso il “matrimonio” avviene come una scelta dei cittadini e viene anzi premiato da incentivi di 200.000 + 200.000 € l’anno. Presto le cose cambieranno per i piccoli poco lungimiranti che già ora faticano a mantenere scuole, ufficio postale, farmacia …. Hanno fatto bene, dunque, i due

Montalcino-San-Giovanni-fusione-di-Tartufo-e-Brunello

Montalcino-San-Giovanni-fusione-di-Tartufo-e-Brunello

sindaci – Silvio Franceschelli e Fabio Braconi – a progettare di unire le forze. Tutto il mondo politico applaude a questa scelta che è stata approvata con il voto unanime dei rispettivi consigli comunali e dell’assemblea regionale. Quest’ultima, il 25 luglio, ha dato via alla procedura: referendum consultivo il 16 ottobre, scioglimento dei due consigli comunali il 31 dicembre, arrivo del commissario prefettizio il I° gennaio e elezione del nuovo sindaco con la tornata elettorale di primavera. Resta da vedere il sentimento della popolazione e quanto sono percepite le opportunità collegate alla fusione.

Da Montalcino il turismo del vino va in Cina

Oltre che esportare Brunello, Montalcino esporta da anni un modello di turismo del vino che persino i cinesi vogliono imparare

delegazione Yanqing con Francescelli e Mastroberardino

Montalcino Francescelli e Mastroberardino con delegazione Yanqing

La Presidente del Movimento del Turismo del Vino Daniela Mastroberardino, Donatella Cinelli Colombini ideatrice di “Cantine aperte” e il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli hanno accolto una delegazione della città di Yanqing centro di 310.000 abitanti in grande espansione nelle vicinanze di Pechino. Si tratta di una zona dove c’è un flusso di 8 milioni di visitatori all’anno grazie a un tratto particolarmente bello della Grande Muraglia. Il nuovo business è il vino con 30 cantine e un Wine expo in programma nel luglio 2014. La presenza contemporanea di turisti e vigneti ha spinto il vice sindaco e una delegazione di amministratori a mettersi in viaggio per trovare partner capaci di trasferire  know how sull’enoturistico. La proposta è quella di una “gemellaggio” fra Montalcino e Yanqing che crei, nella capitale del Brunello, una sorta di scuola di turismo del vino per tecnici cinesi.

Vino, salute e giovani tre parole in disaccordo?

A Montalcino impariamo che le stragi del sabato sera sono invece gli incidenti della domenica mattina e che l’abuso d’alcol costa 394 milioni di € l’anno

SilvioFranceschelli_Vino_e_Salute_Convegno

SilvioFranceschelli_Vino_e_Salute_Convegno

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ raro sentire molte relazioni ben fatte in uno stesso convegno. Invece l’incontro “Alcol e giovani: bere consapevole>> organizzato da Stefano Ciatti, Presidente di Vino e Salute, è stato interessantissimo. La location era di quelle che non lasciano indifferenti, il Museo del Brunello e della Comunità di Montalcino della Fattoria dei Barbi. Un luogo che racconta la vita dei montalcinesi attraverso la ricostruzione di ambienti domestici, botteghe artigiane, associazioni e soprattutto vigneti e cantine.
Ma veniamo al convegno del 16 novembre.

Per la verità il vino è poco coinvolto nel binomio <<amici, divertimento>> che sembra connotare l’assunzione di alcolici da parte dei giovani.

Bertarelli: biotecnologie, vela, vino e poi Montalcino

I Bertarelli sono una famiglia italo-svizzera di industriali delle biotecnologie con la passione della vela e del vino che li ha portati a Montalcino

Montalcino - Sant'Agostino -Concerto di Bach offerto dalla Fondazione Bertarelli

Montalcino - Sant'Agostino -Concerto di Bach offerto dalla Fondazione Bertarelli

Ernesto il geniale leader del gruppo industriale è arrivato sui giornali di tutto il mondo con le due spettacolari vittorie dell’American Cup, la più prestigiosa competizione velica del mondo, da parte della sua barca Alinghi. A capo degli investimenti in enologia c’è lo zio di Ernesto (fratello della madre), Claudio Tipa con le cantine gioiello di Grattamacco a Bolgheri, Colle Massari nel Montecucco e, recentemente, Poggio di Sotto a Montalcino. Proprio l’arrivo sul colle del Brunello ha aperto nuovi scenari di collaborazione con il coinvolgimento diretto della “Fondazione Bertarelli”. Il primo passo in questa direzione è il concerto “Sacrificio Musicale di Johann Sebastina Bach” che ha avuto luogo nella Chiesa di Sant’Agostino il 4 maggio 2012 con tutti i produttori e i cittadini di Montalcino invitati.

Il concerto, nella nuova chiave interpretativa di Hans-Ederhard Dentler, è stato eseguito per la prima volta in Toscana. La composizione è dedicata al re Federico II di Prussia e si evolve in due fughe e dieci canoni a tre e a sei voci.