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BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG 2020 BIO

PER LA PRIMA VOLTA, I VIGNETI DI MONTALCINO METTONO IN FILA TRE VENDEMMIE 5 STELLE UNA DIETRO L’ALTRA. IL 2020 È FORSE QUELLA CON MAGGIORE ARMONIA E INTENSITÀ

Una circostanza mai avvenuta in precedenza che conferma la straordinaria vocazione del territorio del Brunello per la coltivazione del Sangiovese, il suo unico vitigno. Confermato anche l’effetto favorevole del nuovo clima che ha moltiplicato le vendemmie eccellenti.
Il 2019 e il 2020 hanno comunque caratteristiche diverse che gli appassionati potranno divertirsi a confrontare.

2020 UN ANNO E UN BRUNELLO DA RICORDARE

Nel 2020, l’anno del Covid, ci fu una gelata primaverile (18-23 marzo) che ridusse drasticamente l’uva dei vigneti.
Dopo un inverno mite e arido, giugno fu piovosissimo mentre dalla metà di luglio alla fine di agosto il caldo non fu mai interrotto dai temporali. Il bel tempo è continuato a settembre fino alla vendemmia quando invece le perturbazioni hanno iniziato ad arrivare. La pioggia ha girato intorno lasciando asciutto il Casato Prime Donne fino al 25 settembre a raccolta quasi ultimata. Quel giorno c’è stato un vero diluvio ma, per fortuna, quasi tutta l’uva era già in cantina.
L’uva di Sangiovese 2020 era perfettamente matura, sana, con vinaccioli ben lignificati, acini piccoli e la tipica croccantezza delle grandi annate.

VENDEMMIA CAPOLAVORO 2024 NEL BRUNELLO

TANTA MERAVIGLIOSA UVA CON MATURAZIONE VECCHIO STILE CHE GRAZIE LE PREVISIONI METEO E LA TECNOLOGIA DI RACCOLTA E’ ARRIVATA IN CANTINA IN CONDIZIONI PERFETTE

di #donatellacinellicolombini

Brunello-Montalcino-vendemmia-2024-casato-prime-donne

Brunello-Montalcino-vendemmia-2024-casato-prime-donne

Per la prima volta, da moltissimi anni, la maturazione dell’uva è stata quella che gli enologi sognano: sono avvenute contemporaneamente e completamente la maturazione della polpa degli acini (tecnologica) e quella delle bucce (polifenolica).
Mediamente 13% d’alcol, vinaccioli lignificati, acini e grappoli piccoli, buon contenuto di sostanze nobili, acidità e PH appena sotto la perfezione…. E tantissima uva.
All’inizio di settembre nessuno sperava in un risultato così spettacolare, anzi tutti erano pessimisti perché le previsioni meteo erano pessime.

CRONACA DELLA VENDEMMIA 2024: DAL PESSIMISMO ALLA GIOIA

Dopo 60 giorni di cado torrido a luglio e agosto, con temperature di 37°C di giorno e di 22 di notte, le viti sono ferme. L’invaiatura è lenta e la maturazione sembra non progredire. Poi il tempo cambia repentinamente e comincia un mese piovosissimo: dai primi di settembre all’inizio di ottobre cadono circa 200 mm di pioggia. Fa freddo e la notte il termometro scende a 10°C.
Gestire un clima di questo genere è molto difficile: servono una squadra di agronomi, vignaioli e enologhe bravissimi, un’ottima tecnologia di vendemmia e un pizzico di fortuna. Noi abbiamo tutto questo e infatti facciamo una vendemmia strepitosa.

OFFERTA: DUE ANTEPRIME DI VINI DI FATTORIA 2022 BIO

Ricevi a casa tua 2 bottiglie di Rosso di Montalcino 2022, 2 bottiglie di Chianti Superiore 2022 e una 1 Magnum Rosso Montalcino 2022 a €112.00

 

Offerta Anteprima 2022 Rosso di Montalcino e Chianti Superiore

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NOTIZIE SULL’OTTIMA ANNATA 2022

Poca uva buonissima e sanissima a causa della gelata 2021 che ha allungato i suoi effetti anche nell’anno successivo e

anche a causa dei sette mesi di siccità che hanno messo a dura prova le viti e i vignaioli, che furono costretti a zappare il terremo di continuo. Il 2022 sarà ricordato come l’anno della siccità e del tannino ed è stato anche un anno molto caldo dove il germoglio è avvenuto in anticipo portando anche a una vendemmia precoce rispetto al calendario normale. Il piccolo calibro degli acini e le loro bucce spesse hanno permesso la nascita di vini molto strutturati e longevi. Il rapporto molto favorevole fra la buccia e il succo dell’uva ha prodotto nel vino un’eccezionale concentrazione di sostanze nobili e soprattutto di tannini. Per questo la vinificazione è stata delicatissima e la macerazione a contatto con le bucce è stata allungata.

 

L’ANNATA 2022 DEL ROSSO DI MONTALCINO DEL CASATO PRIME DONNE

Il risultato è un Rosso di Montalcino potente e solare, come il caldo dell’estate 2022, ma anche con un sorso sorprendentemente fresco grazie al perfetto contenuto acido dell’uva.

EFFETTO SIDEWAYS SU PINOT NOIR E MERLOT

IL FILM VINCITORE DEL PREMIO OSCAR SIDEWAYS FECE CALARE LE VENDITE DI MERLOT DEL 2% CON UNA SOLA FRASE CHE DIPINGEVA QUESTO VINO COME UN “PERDENTE” FILISTEO

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nuovo libro della saga Sideways

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Oggi l’autore del libro Sideways, Rex Pickett, scrive il seguito in un nuovo romanzo in cui descrive il vino “non democratico” che solo i ricchi possono bere e i vini garage di Cile e Nuova Zelanda. Nelle sue predilezioni e nei suoi rifiuti vediamo tutta l’anima anarchica e idealista che ha fatto il successo del primo romanzo Sideways e che anima anche i suoi nuovi libri.

EFFETTO SIDEWAYS SUL MERLOT

La cosa curiosa è che la famosa frase del film contro il Merlot non era nella versione definitiva del libro bensì in una delle bozze. E’ da li che è stata recuperata dagli sceneggiatori del film. Inoltre non voleva disprezzare il Merlot ma solo esprimere la rabbia fra i due protagonisti. Tuttavia ha fatto calare le vendite di Merlot del 2%.

PICCOLA SERIE DI BRUNELLO DI 3000 BOTTIGLIE NUMERATE

DONATELLA CINELLI COLOMBINI VI PRESENTA UNA PICCOLA SERIE DI BRUNELLO DI MONTALCINO 2018 DEL CASATO PRIME DONNE CON GRANDE QUALITÀ E POTENZIALE DI INVECCHIAMENTO

In ogni vendemmia l’uva migliore viene individuata nella vigna, raccolta a mano con grande cura e vinificata

Brunello di Montalcino "Donatella Cinelli Colombini" 2018 uscita ritardata

Brunello di Montalcino “Donatella Cinelli Colombini” 2018 uscita ritardata

separatamente. Rimane divisa dal resto anche nella maturazione in botte e serve per produrre il Brunello Riserva e il Brunello Prime Donne. Nel 2018 una piccola quantità di uva e poi di vino sono stati tenuti gelosamente separati dal resto, fino ad essere imbottigliati da soli.
Quasi un esperimento per vedere se poi la somiglianza con il resto del Brunello spariva.
Invece è aumentata.
L’affinamento in bottiglia ha reso più evidente la qualità superiore al resto del Brunello 2018 “annata” ed era difficile vendere le 3000 bottiglie Super come se fossero uguali alle altre.
Per questo Donatella Cinelli Colombini e sua figlia Violante hanno deciso di mettere l’accento sull’eccezionalità di questo Brunello nato come un “esperimento” e diventato un piccolo gioiello per appassionati in cerca di esclusività da bere.
Decise a distinguerlo dal resto hanno inserito una striscia dorata sulla base dell’etichetta. Le bottiglie saranno numerate, incartate una per una e commercializzate soprattutto in casse di legno. L’aumento di prezzo è minimo e serve solo a marcare la differenza.

IL ROSSO DI MONTALCINO PREMIATO DA CRITICI E VENDITE

PRIMA IL MASSIMO PUNTEGGIO DALLA GUIDA VITAE DEI SOMMELIER AIS ED ORA I 92/100 DA MICHAEL GODEL SUPER ASSAGGIATORE CANADESE, ROSSO DI MONTALCINO 2021 VINCENTE

Incredibile! Il Rosso di Montalcino 2021 di Donatella Cinelli Colombini continua a ottenere premi da parte degli assaggiatori più qualificati e ruba la scena al Brunello.
Il successo commerciale viene confermato dai super esperti che mettono l’accento sul carattere bevibile e allo stesso tempo elegante di un vino giovane ma capace di mostrare le virtù da fuoriclasse del Sangiovese di Montalcino.
Per Donatella Cinelli Colombini è una grande soddisfazione perché il Rosso di Montalcino è un vino fatto dalle sue enologhe da sole, senza consulenti esterni. Le cantine di Donatella – Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda – sono le prime in Italia con un organico di sole donne e si vantano di cercare sempre interpretazioni fedeli del terroir e dell’annata. Una “enologia leggera” come l’ha definita il professor Luigi Moio, che lascia alla natura un ruolo da protagonista e alle cantiniere il compito di conservare i doni della vigna senza cambiare niente.
Ecco che una super vendemmia come la 2021 rivela i suoi pregi nel Rosso di Montalcino che preannuncia un grandissimo Brunello della stessa vendemmia.
Andiamo dunque a vedere i giudizi

ROSSO DI MONTALCINO DOC 2022 BIOLOGICO

IL 2022 CARATTERIZZATO DALLA SICCITA’ HA FATTO NASCERE UVE E VINI DI ECCEZIONALE STRUTTURA ED HA RICHIESTO UNA VINIFICAZIONE DELECATA PER RENDERE SETOSI I TANNINI

 

Rosso di Montalcino 2022 - Donatella Cinelli Colombini

Rosso di Montalcino 2022 – Donatella Cinelli Colombini

Il 2022 sarà ricordato come l’anno della siccità e del tannino. Gli acini erano piccolissimi. Il rapporto molto favorevole fra la buccia e il succo dell’uva a prodotto nel vino un’eccezionale concentrazione di sostanze nobili e soprattutto di tannini. Per questo la vinificazione è stata delicatissima e la macerazione a contatto con le bucce è stata allungata. In questo modo le cantiniere hanno reso setosi e non aggressivi, i tannini del nuovo vino. Con lo stesso scopo il futuro Rosso di Montalcino è stato messo in botte a novembre, un mese prima del solito.
Il risultato è un Rosso potente e solare, come il caldo dell’estate 2022, ma anche con un sorso sorprendentemente fresco grazie al perfetto contenuto acido dell’uva.

BRUNELLO RISERVA 2018 DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

2018 vendemmia stile Novecento con l’uva per la riserva di Brunello raccolta per ultima per catturare ogni raggio di sole e cogliere grappoli e acini molto piccoli

 

Brunello riserva 2019 Donatella Cinelli Colombini

Brunello riserva 2018 Donatella Cinelli Colombini

Il Brunello di questa annata si caratterizza per una particolare ricchezza di profumi grazie alle notti fredde dell’intero periodo di maturazione e per l’evidente vocazione al lungo invecchiamento.
Il 2018 segue un’annata di caldo estremo e quindi tutti accolsero con gioia le piogge insistenti della primavera. In estate i temporali continuarono facendo lavorare moltissimo i vignaioli e preoccupando le cantiniere perché i grappoli, e soprattutto gli acini, erano troppo grossi. Inoltre una perturbazione di origine nordica, a fine agosto, aveva irrigidito gli acini. A settembre la svolta positiva: giornate assolate fecero tornare l’uva alle dimensioni ottimali ammorbidendo progressivamente le bucce. Per favorire l’azione del sole, le viti furono sfogliate. L’uva di Sangiovese per la riserva di Brunello 2018 fu colta il I° ottobre.

 

LA VENDEMMIA AL CASATO PRIME DONNE E IL RUOLO DELL’UVA DESTINATA ALLA RISERVA

Vale la pena spiegare come viene progettata la vendemmia al Casato Prime Donne di Montalcino. I vigneti sono intorno alla cantina. Sono su 4 tipi di suoli diversi e con diversa esposizione.

 

BRUNELLO 2019 PRIME DONNE BIOLOGICO

A Montalcino il 2019 verrà ricordato come la vendemmia del Sangiovese perfetto. Grappoli e acini così piccoli che l’enologa Valerie Lavigne disse <<sembra Cabernet>>

 

Brunello di Montalcino selezione Prime Donne 2019

Brunello di Montalcino selezione Prime Donne 2019

Questa vendemmia ha due caratteristiche sorprendenti: il giorno della raccolta le viti erano ancora in vegetazione, circostanza inconsueta che avvenne anche nel 2010. Come in quell’annata magica, l’uva era eccellente e abbondante. Una caratteristica sempre più frequente con il nuovo clima in cui le viti trovano l’equilibrio con un numero di grappoli superiore al passato.
Altro elemento sorprendente è la robustezza dell’uva. Il sangiovese ha pochi strati di cellule nelle bucce, per questo, le piogge nel periodo vendemmiale sono temute dai produttori e espongono i grappoli all’attacco della muffa. Ebbene, nel 2019 ci furono due fortissimi temporali, il 22-23 settembre e il 2 ottobre, che il Sangiovese superò intatto.
Con un’uva così perfetta il mosto manifestò immediatamente dei caratteri straordinari: colore intenso e una ricchezza di polifenoli impressionate. Perché questi componenti nobili si evolvessero bene furono fatte delle lunghissime macerazioni e le svinature vennero ritardate di una settimana -10 giorni.

WINE DESTINATION FATTORIA DEL COLLE DI TREQUANDA

5 WINERY TOURS PER TURISTI E FAMIGLIE, PER APPASSIONATI E PER AMANTI DEL VINO ESIGENTISSIMI. ECCO 5 PROPOSTE 2024 PER LE CANTINE DELLA FATTORIA DEL COLLE

 

winery tours Toscana Fattoria del Colle

winery tours Toscana Fattoria del Colle

La Fattoria del Colle costruita nel 1592 dagli antenati di Donatella Cinelli Colombini oggi è trasformata in una destinazione turistica con ville, appartamenti e camere, 3 piscine, ristorante, sala banchetti, scuola di cucina, zona benessere, parchi e ovviamente vigneti e cantina. Un luogo dove il vino è protagonista del paesaggio, dei pasti, delle attività didattiche e ricreative. Le proposte 2024 per i turisti del vino sono 5 tagliate su misura per soddisfare target e interessi diversi. Per maggiori informazioni e per prenotare vai al sito.

 

PICCOLO BRUNCH SUPER TOSCANO

Per turisti e le famiglie- PICCOLO BRUNCH SUPER TOSCANO tour fotografico nei luoghi più belli, visita delle cantine e assaggio di 4 formaggi toscani con 4 vini a base di Sangiovese re del vigneto toscano. Chianti Superiore, Supertuscan Il Drago e le 8 colombe, Cenerentola Doc Orcia e Brunello di Montalcino. Una guida esperta aiuterà i partecipanti a scoprire i piaceri antichi di un abbinamento vino-formaggio con 2000 anni di storia.

CHIANTI SUPERIORE DOCG 2021

CHIANTI SUPERIORE 2021 DELLA FATTORIA DEL COLLE UN FAMILYWINE PIENO DI ELEGANZA TOSCANA E DI ENERGIA GIOVANILE CHE METTE SAPORE IN OGNI SORSO

 

Chianti Superiore 2021 DOCG Donatella Cinelli Colombini

Chianti Superiore 2021 BIO Donatella Cinelli Colombini

La Fattoria del Colle è stata molto fortunata nel 2021: si è salvata dalla gelata e dalle grandinate che hanno colpito molte parti del vigneto italiano e toscano.
Una grande fortuna che i vignaioli di Donatella Cinelli Colombini hanno voluto vivere fino in fondo facendo una vendemmia curata nel dettaglio. L’anno chiamata “vendemmia puzzle” perché i vigneti sono stati divisi in piccole zone in base alla maturazione dell’uva. Il calendario della raccolta è stato costruito secondo la maturazione di ogni porzione facendo in modo che, ogni sera, i piccoli tini da fermentazione della cantina, fossero pieni. Un metodo che ha comportato maggiori costi, più personale e più tempo a causa dei continui spostamenti da un vigneto all’altro. Il risultato è un maggiore rispetto del frutto, che viene sempre colto nel momento del suo massimo potenziale e una crescita della qualità dei vini.

BRUNELLO 2019 BIO CASATO PRIME DONNE

La super vendemmia 2019 segna l’inizio di una serie fortunata per Montalcino con 4 ottime annate consecutive. Una circostanza mai avvenuta in passato derivate dal nuovo clima

Il nuovo Brunello di Montalcino 2019 di Donatella Cinelli Colombini

Il nuovo Brunello di Montalcino 2019 di Donatella Cinelli Colombini

 

Quella 2019 è da considerare una delle migliori vendemmie di Montalcino con grappoli di Sangiovese piccoli, aperti e acini della dimensione di monetine da un centesimo. Un’uva perfetta per la produzione di un grande Brunello da invecchiamento. Infatti, trasformandosi in vino, dette subito colore e profumo al mosto. Per fissare la particolare ricchezza di materie nobili derivanti dall’uva, dopo la fermentazione alcolica, il futuro Brunello 2019, ha effettuato una macerazione molto lunga a contatto con le bucce ed è stato svinato con un ritardo di 10 giorni rispetto al normale.

IL BRUNELLO 2019 E IL NUOVO CLIMA

Il Brunello di Montalcino 2019 Biologico del Casato Prime Donne festeggia gli effetti del nuovo clima che ha premiato soprattutto le zone più fresche del Brunello. La zona Nord della collina di Montalcino, dove si trova la tenuta di Donatella Cinelli Colombini, è sempre stata considerata il versante più umido e meno assolato. Circostanza che un tempo era una disgrazia e ora è una fortuna perché, insieme alla ricchezza di argilla che rende il terreno freddo, permette una maturazione graduale dell’uva anche nelle attuali estati calde.
Ovviamente le viti sono coltivate in modo diverso dal passato, ad esempio, i vignaioli cercano di ridurre la superficie di foglie attive (giovani) a 80 cm2 per ogni kg d’uva, in modo da contenere la traspirazione e quindi il consumo di acqua. Così come è cambiata la gestione delle chiome delle viti che ora servono per ombreggiare l’uva e proteggerla dal sole mentre un tempo venivano cimate (tagliate). Infatti, trent’anni fa, i raggi del sole erano cercati mentre ora sono evitati. Il vigneto BIO come il nostro, ha dunque un aspetto più disordinato rispetto al passato, con tanta erba e tanti tralci ma, questa apparenza selvaggia, corrisponde anche a un maggiore rispetto della natura e delle esigenze delle viti.

 

ROSA DI TETTO IGT TOSCANA DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

Il successo del rosato porta con sé una nuova richiesta di vini con più personalità, territorialità e impronta del vitigno. Rosa di Tetto ha questi caratteri

 

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Toscana-Sangiovese-Donatella-Cinelli-Colombini

La Fattoria del Colle ha una lunga tradizione di vino rosato. Nel Novecento si chiamava “Acqua di tetto” ma, Donatella Cinelli Colombini, prendendo la direzione dell’azienda, nel 1998 decise di abbandonare questo nome perché <<faceva pensare a un rosso annacquato>>.
Si ispirò a due rose rampicanti che, da secoli, crescono attaccandosi alla facciata della villa e della cappella della fattoria. Sono i fiorellini visibili in etichetta.

 

ROSA DI TETTO – NUOVO NOME E NUOVO STILE DEL ROSATO DELLA FATTORIA DEL COLLE

Il cambiamento di nome segnò anche un cambiamento stilistico del rosato verso tipologie più raffinate, strutturate e longeve. Vini da bere “a tutto pasto”, dove l’impronta del Sangiovese fosse più marcata.
Il successo interazionale dei vini rosati ha portato con sé la richiesta di vini più ricchi di finezza, personalità, con maggiore impronta del terroir di origine e del vitigno.
Nelle cantine di Donatella Cinelli Colombini, le prime in Italia con un organico interamente femminile, è avvenuto un lungo lavoro per dare una maggiore personalità al rosato. Di recente, tale ricerca, è stata particolarmente difficile a causa di due vendemmie con pochissima uva e quindi con pochissimo vino rosato. E’ stata l’eccellente qualità dell’uva a fare la differenza e ora le enologhe Barbara Magnani, Sabrina Buzzolan e Giada Sani, dopo un’attesa di due anni, sono liete di proporvi una piccolissima serie di 1.333 bottiglie di rosato IGT Toscana Rosa di Tetto.

LEONE ROSSO BIO 2020 DOC ORCIA

Grande vendemmia 2020 rimarrà nella memoria per le mascherine e il COVID. Ci regala una Doc Orcia BIO ricca di profumi, struttura e piacevolezza

 

Vendemmia-2020-mosto-Fattoria-del-Colle-Toscana

Vendemmia-2020-mosto-Fattoria-del-Colle-Toscana

IL NOME DEL VINO LEONE ROSSO RACCONTA UNA STORIA ANTICA

Il vino Leone Rosso celebra gli antenati di Donatella Cinelli Colombini che fondarono la Fattoria del Colle nel 1592. Questo casato aveva nello stemma lo stesso leone rampante che orna l’etichetta del vino ed è visibile nei soffitti e sopra le porte della fattoria.
Si tratta della famiglia Socini molto ricca e potente nel XVI secolo a Siena. Due di loro – Lelio (1525-1562) e Fausto (1539-1604) – erano “liberi pensatori” schierati con la riforma protestante e in opposizione alla Chiesa di Roma. Per questo furono perseguitati e la famiglia perse tutti i suoi averi, compresa la Fattoria del Colle. Essa fu ricomprata dal bisnonno di Donatella Livio Socini nel 1919.

Chianti Superiore DOCG 2020 BIO

Nella grandissima vendemmia 2020 il Chianti Superiore BIO di Donatella Cinelli Colombini si rivela un vino di grande piacevolezza, versatilità ed eleganza toscana

 

sangiovese 2020 bio vendemmia fattoria del Colle

Sangiovese 2020 bio vendemmia fattoria del Colle

La vendemmia 2020 è la seconda di un’incredibile serie di 4 super vendemmie consecutive. Mai prima d’ora il sud della Toscana aveva goduto di un simile periodo d’oro.

Ovviamente c’è il rovescio della medaglia: le ultime tre sono state raccolte con poca o pochissima uva.
Il Chianti Superiore 2020 si caratterizza per i suoi profumi più ricchi, fini e appaganti del solito. Essi derivano dalla forte differenza di temperatura fra la notte e il giorno che ha caratterizzato tutto il periodo della maturazione.