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IL GIORNO DELLE PREMIAZIONI BIBENDA E AIS

IL 17 NOVEMBRE PREMIAZIONI AIS -GUIDA VITAE A FIRENZE E BIBENDA A ROMA. ECCO LO SPETTACOLARE PALMARÈS DEI VINI DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

Donatella Cinelli Colombini alla premiazione dei 5 Grappoli Bibenda

Donatella Cinelli Colombini alla premiazione dei 5 Grappoli Bibenda

Il Brunello Prime Donne 2019 vince i 5 grappoli di Bibenda e le 4 viti della guida AIS Vitae. E’ un vino che ha ottenuto un consenso plebiscitario da parte dei critici e dei consumatori di tutto il mondo.
Il Brunello riserva 2018 ottiene le 4 viti più la gemma da parte dei Sommelier della maggiore organizzazione italiana con un punteggio stratosferico. Riconoscimento che fa da eco alla predilezione di Donatella Cinelli Colombini per questo vino <<lo offro in tavola più spesso che posso perché coincide con la mia idea di grande Brunello>>.
Completa la festa il premio AIS anche alla Doc Orcia Cenerentola 2019. Il blend di Sangiovese e Foglia Tonda che sta conquistando un numero crescente di appassionati con la sua intensità elegante e unica. <<Ottenere buoni ratings con il Brunello è più facile mentre per una giovane denominazione come l’Orcia DOC è davvero difficile e Cenerentola 2019 si è guadagnata 93 punti da Robert Parker/Wine Advocate e 92 punti da James Suckling>> spiega Donatella Cinelli Colombini che vede nelle 4 viti della Guida Vitae una meritata conferma di un consenso sempre più ampio.

IL MEDAGLIERE DEI VINI DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

IL FAMOSO CRITICO AMERICANO JAMES SUCKLING RIEMPIE IL PALMARES DEI NOSTRI VINI CON OTTIMI PUNTEGGI SU SUPERTUSCAN, ORCIA E PASSITO. NON SOLO BRUNELLO

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

 James Suckling Brunello Riserva 2018 Donatella Cinelli Colombini

James Suckling Brunello Riserva 2018 Donatella Cinelli Colombini

Quando mostriamo il nostro “medagliere” con i punteggi ottenuti dai nostri vini a produttori, giornalisti e buyer ….tutti sgranano gli occhi. Per un’azienda piccola come la nostra avere 9 e spesso 10 vini con punteggi sopra i 90 centesimi, da parte della più autorevole stampa enologica mondiale, è qualcosa di incredibile. Evidenzia un lavoro enorme di tutta l’azienda: nelle vigne, in cantina e persino negli uffici.
Se poi ci chiedono <<sono i migliori punteggi che avete ottenuto su ogni vino?>> e noi rispondiamo orgogliosi <<sono solo i punteggi dei vini attualmente in vendita>> vedo negli occhi dei colleghi produttori una luce omicida.
Questo perché abbiamo solo 33 ettari di vigna e per ottenere un palmares come il nostro bisogna trasformare ogni grappolo d’uva in un vino di alto livello. Una cosa molto, molto difficile.
Così come è difficile far assaggiare tutti i vini, cioè non solo il Brunello di Montalcino ai wine critics che contano. I grandi assaggiatori sono sommersi dalle bottiglie da degustare. A volte Monica Larner pubblica le cataste di bottiglie su cui deve dare un giudizio e sono davvero impressionanti.

DONATELLA CINELLI COLOMBINI PRESENTA CANTINE APERTE

ESPERIENZE MEMORABILI AL CASATO PRIME DONNE E ALLA FATTORIA DEL COLLE IN TOSCANA PER CANTINE APERTE 2024 DEDICATE AI GRANDI VINI E AL PANE TOSCANO DOP

Cantine aperte 2024 Orcia Doc Fattoria del Colle

Cantine aperte 2024 Orcia Doc Fattoria del Colle

Donatella Cinelli Colombini celebra Cantine aperte 25-26 maggio 2024 offrendo ai wine lover, che verranno nelle sue aziende, due esperienze diverse e memorabili. Degustazioni itineranti dentro e fuori le cantine intercalate da racconti, assaggi di grandi Brunello e Orcia Doc in abbinamento con cibi di antichissima tradizione.

CANTINE APERTE AL CASATO PRIME DONNE DI MONTALCINO

Ecco che il pane toscano DOP fatto con grano della regione, lievito madre e rigorosamente sciocco (senza sale), viene accompagnato a saporitissimi salami di cinta senese (il maiale medioevale), cacio pecorino stagionato, olio extravergine di Moraiolo, “condito” dei contadini, “zuppa di Dante” fatta con gli ingredienti che c’erano nell’anno 1300 quando il sommo poeta passò da questa zona per andare a Roma.

LE CONTRADDIZIONI DEL SANGIOVESE SEMPRE DIVERSO

C’E’ CHI CHIEDE LA ZONAZIONE PERCHE’ VEDE TROPPA DIVERSITA’ NEL SANGIOVESE DELLA STESSA DENOMINAZIONE E CHI PENSA CHE IL SANGIOVESE SIA UGUALE IN TUTTE LE DENOMINAZIONI

 

uva Sangiovese Donatella Cinelli Colombini

Sangiovese Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Seguo Daniele Cernilli in un ragionamento sul Sangiovese che lui inizia con la sua consueta ironia pungente <<si parla tanto di territorio di zone, di sottozone, di vigne e altri concetti del genere ma poi si leggono tanti articoli e giudizi che riguardano il vitigno o, ancora peggio, la personale interpretazione di quel vitigno, che viene trasposta in ogni territorio in una modalità autoreferenziale che rasenta il ridicolo>>.

 

DANIELE CERNILLI E IL SANGIOVESE

Il ragionamento del mio amico Daniele sul Sangiovese parte da un paradosso: la presenza contemporanea di due estremi. Da un lato l’esaltazione del piccolo e diverso con la richiesta, dei giornalisti, di dividere le denominazioni in tante zone delimitate, oppure il bisogno di distinguersi che porta molti produttori al “famolo strano”. Dall’altra la difficoltà dei consumatori a capire anche le macro differenziazioni di un vitigno come il Sangiovese che ha 108 cloni e assume caratteri specifici in ogni terroir.

ORCIA WINE FESTIVAL 2023

DEGUSTAZIONI, TREKKING, MUSICA, MERCATINI, CENA DI GALA… UNA FESTA NEL PONTE DEL 25 APRILE A SAN QUIRICO PER LA DOC ORCIA, IL VINO PIU’ BELLO DEL MONDO

I vini di Donatella Cinelli Colombini in degustazione a Palazzo Chigi Zondadari

Stefano Quaglierini e Donatella Cinelli Colombini all’Orcia Wine Festival

Di Donatella Cinelli Colombini

16 produttori con oltre 60 vini in assaggio a Palazzo Chigi Zondadari presentati dai loro artefici, 4 degustazioni guidate da Onav Siena, una masterclass con lo storytelling di Stefano Quaglierini, trekking nelle cantine, musica, sbandieratori in costume medioevale, laboratorio di cucina tipica per i bambini, mercatino di prodotti tipici artigianali…un vero festival che dal vino porta al paesaggio, alla storia, all’arte e ovviamente alla cultura gastronomica.

 

ORCIA WINE FESTIVAL CONSACRA IL SUCCESSO DELL’ORCIA

Questo è l’Orcia Wine Festival che per la dodicesima volta trasforma San Quirico d’Orcia, piccola città d’arte con opere e palazzi degni di una capitale, nel cuore di un distretto vinicolo che ha voglia di successo. La Doc Orcia nata nel 2000 sulle alte colline fra i territori del Nobile di Montepulciano e del Brunello, sta crescendo rapidamente di qualità e reputazione grazie all’impegno entusiasta dei suoi artefici: una quarantina di piccoli artigiani della vigna e del vino, in maggioranza radicati da generazioni nella terra valdorciana. Piccoli eroi che sanno aiutarsi a vicenda raggiungendo risultati che sarebbero impossibili senza un gioco di squadra. Ed ecco che anche l’Orcia Wine Festival diventa sempre più importante a ogni edizione.

PASQUA IN TOSCANA ALLA FATTORIA DEL COLLE

7-10 aprile 2023 mini vacanza di Pasqua con natura, capolavori d’arte, tradizioni e grandi vini in Toscana per rigenerarsi e arricchirsi di nuove conoscenze

 

Pasqua panina di Pasqua, con uovo benedetto

Pasqua panina di Pasqua, con uovo benedetto

L’agriturismo di Donatella Cinelli Colombini è diverso da tutti gli altri e offre esperienze uniche. Vi domanderete cosa lo rende così speciale. Vi nascono grandi vini rossi con riconoscimenti internazionali, ha 430 anni di nobile storia alle spalle e permette ai turisti di vivere dentro questa storia, di mangiarla, di annusarla, di toccarla …. con la cornice di panorami rimasti intatti nei secoli e di una natura BIO in cui camminare fra oliveti, vigneti e boschi.
Per questo trascorrere il lungo ponte di Pasqua alla Fattoria del Colle rigenera nel corpo e nella mente, anche se forse spinge a qualche strappo alla dieta e a qualche assaggio di Brunello in più. Ma se siete wine lover non perdete l’occasione perché non vi ricapiterà facilmente una degustazione di 6 vini dal barrel tasting ai Brunello 5 stelle.

 

PROGRAMMA DEL PONTE DI PASQUA 2023

 

• Pernottamento in camera doppia oppure appartamento

• Colazioni a buffet con torte e biscotti fatti in casa, salumi e formaggio, frittata e pinzimoni, bevande calde

• Uso di parchi e percorsi di trekking

QUAL’E’ LA STAGIONE PIU’ BELLA DELLA TOSCANA DEL VIN

Donatella ama l’enoturismo di primavera, ma per la costa toscana è meglio l’estate mentre per Montalcino e la Val d’Orcia l’autunno. L’inverno è per le anteprime

turismo-del-vino-in-Toscana-inverno

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di Donatella Cinelli Colombini

La primavera tinge le colline di verde ed ha le giornate più lunghe ma anche una maggiore probabilità di pioggia. L’estate ci mostra panorami gialli oro ma forse è troppo calda. L’autunno è l’epoca del foliage e ha una tavolozza più ricca ma la notte arriva prima. Eviterei l’inverno quando la quiete si associa alla tramontana gelida e ai ristoranti tutti chiusi.

Questa in sintesi la mia panoramica sul turismo del vino in toscana nelle varie stagioni dell’anno ma ovviamente c’è anche altro da dire sulle opportunità e i piccoli problemi di ogni stagione.

TURISMO DEL VINO IN PRIMAVERA IN TOSCANA

Personalmente preferisco la primavera. Non proprio marzo quando ancora gli alberi sono spogli e i giardini senza fiori. Il mese migliore è maggio con giornate lunghissime, una bella luce e quasi tutti i ristoranti già aperti.

EROICA MONTALCINO PER CHI AMA LA BICICLETTA

21-29 maggio 2022 l’Eroica Montalcino: percorsi in bicicletta d’epoca su strade bianche nella campagna capolavoro dove nascono il Brunello e la Doc Orcia

 

Eroica

Eroica-Montalcino-itinerario-permanente-di-153-km-vicino-alla-Fattoria-del-Colle

Di Donatella Cinelli Colombini

E’ una corsa ma non una gara, cioè non è competitiva perché promuove la socialità e il godimento del territorio. Per partecipare ci vuole un abbigliamento e una biciletta d’epoca cioè BICI EROICHE.

 

EROICA LA BELLEZZA DELLA FATICA E DELL’IMPRESA IN BICI

Si tratta dunque di un’esperienza da veri sportivi, ma propone anche percorsi per ciclisti “della domenica”. L’Eroica fa riscoprire l’esperienza forte e autentica dei percorsi sterrati e delle salite dure. E’ un ritorno al passato ma anche una full immersion nella campagna più bella del mondo, che l’Unesco, nel 2004 ha riconosciuto come patrimonio dell’Umanità per l’armonia creata dal lavoro contadino.

Orcia Wine Festival 23-25 aprile 2022

Nel week end lungo del 25 aprile torna la festa della Doc Orcia, il vino più bello del mondo e io lascio la presidenza del Consorzio orgogliosa del lavoro fatto

 

Orcia-wine-festival-23-25-aprile-2021-degustazioni-guidate-a-Palazzo-Chigi

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di Donatella Cinelli Colombini

Con l’Orcia Wine Festival, 23-25 aprile 2022, si conclude la mia presidenza della Doc Orcia. Un lungo periodo in cui ho trovato nuovi amici che hanno condiviso con me ogni passo: lavoro, decisioni, viaggi, preoccupazioni e successi.

Durante i miei 9 anni di presidenza, la giovane denominazione, che nasce fra le terre del Brunello e del Vino Nobile, è cresciuta in qualità e reputazione. Nessuno è stato lasciato indietro anche se, lo sforzo di tirare il gruppo, si è concentrato solo su un piccolo gruppo di produttori più generosi. I risultati sono visibili: l’Orcia è presente in tutti i ristoranti e le enoteche del suo territorio di produzione ed è considerata una delle denominazioni emergenti in Italia.
Il vino Orcia nasce in una sessantina di cantine piccole e spesso piccolissime dove ci sono produttori appassionati, coraggiosi e legatissimi alla loro terra. Piccoli eroi vignaioli che affrontano sacrifici e fatiche nella convinzione di poter produrre grandi vini. A loro dico grazie. E’ stato bellissimo lavorare con loro e per loro, cercando di infondere coraggio, spirito di squadra e convinzione di poter vincere. Ho l’orgoglio di aver contribuito a creare un sogno – collettivo e individuale – che pian piano si sta trasformando in realtà.

Per capire appieno questo percorso venite alla Fattoria del Colle di Trequanda ed entrate nella sala della cantina che insegna ad ascoltare le vigne. Capirete come nasce e cresce la passione vignaiola.

 

Benessere esclusivo per due in mezzo alle vigne

Private spa per amanti della natura e del vino. In esclusiva per gli innamorati, un’intera area benessere naturale con massaggi e vinoterapia di coppia

 

Fattoria del Colle massaggio di coppia e vinoterapia

Fattoria del Colle massaggio di coppia e vinoterapia di coppia

E’ una nuova tendenza: la private spa dove le coppie possono andare da sole.

Ogni coppia ha bisogno di momenti magici per costruire la propria storia d’amore. Luoghi intimi in cui sentirsi a proprio agio e lasciarsi andare. Luoghi pensati per le coppie e capaci di suscitare emozioni che si fissano nella memoria.
Luoghi in cui rimanere da soli a godere di una sensazione rigenerante di felicità.

 

PRIVATE SPA: AREA BENESSERE NATURALE PER DUE

Fattoria del Colle massaggio di coppia e vinoterapia

Fattoria del Colle massaggio di coppia e vinoterapia

Uno di questi luoghi è la zona benessere naturale della Fattoria del Colle, nel Sud della Toscana, davanti al meraviglioso panorama delle Crete Senesi e della Val d’Orcia. Circondati da vigneti e oliveti coltivati in modo biologico. La Fattoria è come un piccolo borgo con la nobile villa e la cappella del 1592, le case degli antichi contadini trasformate in camere ed appartamenti per turisti, ristorante, 3 piscine, scuola di cucina, parchi e la cantina per la produzione di Supertuscan, Chianti Superiore e Orcia Doc.
Offre agli innamorati un wellness di coppia in esclusiva specificamente pensato per chi ama la natura e i grandi vini.
La zona benessere si trova nei locali anticamente utilizzati dal fabbro della Fattoria. E’ piccolo ma raffinatamente attrezzato con hammam, sauna, docce emozionali, pediluvio, jacuzzi e saletta relax. Può ricevere un massimo di 6 persone contemporaneamente oppure venire riservato in esclusiva.

 

Matrimonio fra le vigne toscane

La raffinatezza informale della campagna toscana per chi sogna un matrimonio unico e allietato da grandi vini. Alla Fattoria del Colle: storia, natura e allegria

 

 

di Donatella Cinelli Colombini

Sposarsi in Toscana, fra le vigne BIO di Chianti e dell’Orcia DOC, il “vino più bello del mondo”. Davanti al meraviglioso paesaggio delle Crete Senesi e della Valdorcia. Sembra un film, ma invece è realtà.
In una fattoria del Cinquecento rimasta intatta nel tempo, con giardini storici, sale monumentali, cantina e ristorazione. Quasi un piccolo borgo rurale dove le antiche case dei contadini sono state trasformate in camere e appartamenti per i turisti (106 posti letto) e sono arredate con mobili antichi autentici che trasmettono calore e intimità.

 

MATRIMONIO TRA LE VIGNE PER CHI AMA LA NATURA, LA STORIA E I GRANDI VINI

matrimoni-toscana-grandi-vini-come-set-fotografici-per-gli sposi-alla-Fattoria-del-Colle

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Il matrimonio alla Fattoria del Colle è per chi ama la natura e i grandi vini. Vuole una festa di nozze romantica e di stile toscano. Ha voglia di qualcosa di elegante e insieme informale in cui tutti siano a loro agio.

Per chi ama il sapore della cucina tipica ma anche la raffinatezza e poi vuole ballare, scatenandosi o lasciandosi cullare dalla magia delle notti d’estate in campagna ….
Nell’estate 2022 sono ancora disponibili alcune date infrasettimanali mentre è quasi tutto libero il calendario 2023. Ovviamente le nozze organizzate dal lunedì al giovedì hanno il vantaggio di un costo minore (10% e oltre sia sulla festa che sui pernottamenti). Non è male, come scelta, anche Donatella Cinelli Colombini si è sposata di giovedì!

 

MATRIMONI CIVILI, SIMBOLICI O RELIGIOSI MA NON CATTOLICI

Alla Fattoria del Colle sono possibili cerimonie civili, riti religiosi non cattolici e cerimonie simboliche.

Cena di gala stellata al castello per l’Orcia DOC

La Orcia Doc, il vino più bello del mondo, protagonista della cena stellata – La Parolina – al Castello di San Giovanni e della masterclass di Francesco Lizio Bruno

 

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di Donatella Cinelli Colombini

Ci sono momenti che segnano la storia di una denominazione e questo è uno di essi. La Doc Orcia, nata il 14 febbraio 2000 sulle alte colline in mezzo ai territori del Brunello e del Vino Nobile, si è fatta spazio fra i rossi più famosi della Toscana e crescendo velocemente in qualità e reputazione.

 

LA GIOVANE DOC ORCIA ALLA CENA DI GALA DEL CASTELLO CON IL RISTORANTE STELLATO LA PAROLINA

Se dieci anni fa quasi nessuna cantina Orcia era commercializzata a Siena ora è diventata una protagonista del suo meraviglioso territorio che, prima del covid, aveva circa un milione di presenze turistiche e quasi altrettanti escursionisti. Flussi per la maggior parte stranieri e quasi tutti composti da wine lover. Un territorio in gran parte inscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco (2004) per l’integrità del suo paesaggio storico, da cui è nato il claim <<Orcia il vino più bello del mondo>>.

Ecco che l’Orcia DOC da vino quasi sconosciuto è diventato un must dell’esperienza turistica di chi arriva in questa zona e pian piano ha trasformato i circa 60 produttori in veri eroi che costruiscono la qualità dei loro vini con cura artigianale e difendono l’integrità agricola della loro meravigliosa terra.

 

MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO DELLE CRETE SENESI 2021

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Avere una cena di gala nel medioevale castello di San Giovanni d’Asso con piatti di uno chef stellato è la consacrazione della crescita della Doc Orcia e dei suoi produttori.
Quando Angelo Cosseddu, consigliere del Comune di Montalcino incaricato di organizzare la Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi 2021, mi propose di accompagnare con i vini dell’Orcia la cena preparata dal ristorante “La Paolina” una stella Michelin con un menù di pesce preparato dagli Chef Iside De Cesare e Romano Gordini, mi sono detta “è una sfida che vinceremo” perché ci permette di mostrare la versatilità del nostro territorio, anche se restiamo una terra da vini rossi.
Da qui è partita una scommessa che ci ha portato a raccogliere 15 tipologie fra spumanti, bianchi, rosati, rossi e vini da dessert prodotti nel territorio Orcia e dare il sold out della cena con 130 partecipanti, 20 giorni di anticipo.

 

7 PIETANZE E 15 VINI PER LA CENA DELL’ORCIA AL CASTELLO DEL TARTUFO BIANCO

Ecco il menù: antipasto a giro braccio sala del Camino in Castello, Paninetto al nero di seppia con salmone irlandese, brisè con tartare di gambero e tenero di capra, Caviale di lenticchie nere, tagliatella di seppia, olio nuovo e Tartufo Bianco delle Crete Senesi. Segue la cena placé di tre portate, al secondo piano del Castello.
Io servirò il nuovo Spumante Brut Rosè Metodo Classico a base di Sangiovese 100% e la mia Cenerentola Doc Orcia che sta ottenendo punteggi sempre più alti da parte della critica internazionale. Ho come l’impressione che la favola della giovane che va al castello e poi sposa il principe si stia avverando. Ma a volte la realtà è persino meglio dei sogni.
Ecco che io ho invitato alcuni amici giornalisti TOP e loro hanno detto << si veniamo>>. Questo è l’inizio di un nuovo futuro per la Doc Orcia. Un futuro dove irriducibili vignaioli valdorciani creano un format a loro misura: giovani chef di grande talento e vini di produttori artigiani di grande talento in abbinamenti insoliti.

 

La cantina del vino Cenerentola

Festa toscana per l’inaugurazione della cantina della Fattoria del Colle, quasi una reggia per il vino Cenerentola diventata principessa della Doc Orcia

 

Il 26 giugno, Donatella Cinelli Colombini inaugurerà l’ampliamento e il restauro della cantina della Fattoria del Colle con la benedizione del Vescovo Stefano Manetti e un “déjeuner sur l’herbe”, per 150 perone. Verranno servite pietanze tipiche valdorciane accompagnate da Brunello, Orcia Doc, Chianti Superiore e Supertuscan. Una festa campestre secondo la grande tradizione toscana per celebrare la conclusione di un progetto che permette di aumentare la qualità dei vini e trasforma la Fattoria del Colle in una wine destination capace di attrarre appassionati e offrire loro esperienze e assaggi indimenticabili.

 

LA CANTINA SOTTERRANEA DEL VINO CENERENTOLA

La principale realizzazione è un grande ambiente sotterraneo destinato all’affinamento dei vini in bottiglia per il quale sono stati spostati 3.366 mc di terra e roccia (231 ore di martello pneumatico da parte della Ditta Edilpellegrini). Il progetto dell’Architetto Silvia Nucci, dello Studio Luigi Rocchi, prevedeva una sola grande stanza di 450m2 per l’affinamento del vino in bottiglia. Qui la temperatura deve rimanere a 16°C  costanti mentre nell’area per lo spumante scende a 12°C. E’ in questa zona, separata da pannelli, che hanno trovato posto le pupitre per il remuage manuale del brut rosè metodo classico ottenuto da uve di Sangiovese.

 

Cantina-di-Cenerentola-Fattoria-del-Colle-Toscana

Cantina-di-Cenerentola-Fattoria-del-Colle-Toscana

UN BOSCO DI QUERCE INVERNALE TRASFORMATO IN SILHOUETTE DI CORTEN

All’esterno Donatella Cinelli Colombini ha chiesto ai progettisti e agli artigiani che lavoravano al cantiere -tutti locali-, di ispirarsi a quello che vedevano intorno a loro. Donatella è infatti una forte oppositrice dei “non luoghi” che tolgono identità ai territori. Da questa richiesta e dai lunghi mesi di lockdown, che hanno confinato tutti intorno a casa, è nata l’idea di riprodurre in metallo i boschi di querce vicino alla Fattoria del Colle.

D’inverno gli alberi più nobili della macchia mediterranea, diventano un merletto di rami spogli che salgono verso il cielo. La giovane architetta Elisa Boldi (Coima) li ha disegnati come silhouette e li ha ritagliati con il laser su lastre di ferro facendoli poi aggredire dalla ruggine in modo che avessero lo stesso colore degli alberi. Infine il bosco di corten è stato messo, per 50 metri, intorno alla nuova cantina e a delimitare la terrazza panoramica sovrastante.  Le silhouette delle querce hanno consentito alla progettista Silvia Nucci di creare una continuità fra il nuovo edificio e la parte preesistente con la tinaia, la zona di imbottigliamento e una casa contadina costruita circa un secolo fa. In quest’ultimo edificio è stata realizzata la sala immersiva, con le library delle bottiglie antiquarie e un impianto di immagini, suoni e luci che insegna ai wine lovers ad “ascoltare le vigne”.

 

OFFERTA DI MAGGIO PER 6 VINI MISTI

6 vini diversi per due cene memorabili: IGT Supertuscan bianco e rosato. Doc Orcia Cenerentola, Brunello IOsonoDonatella, Vin Santo e Passito premiati

 

Brunello-IOsonoDonatella-Cenerentola-Doc-Orcia

Brunello-IOsonoDonatella-Cenerentola-Doc-Orcia-Donatella-Cinelli-Colombini-Toscana

Vini esclusivi, delle vere rarità prodotte in pochissime bottiglie. Family wine ottenuti dalle uve dei vigneti di Donatella Cinelli Colombini e maturati nelle sue cantine del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle in Toscana. Vini destinati ai wine lover più esigenti e a chi vuole vivere momenti unici gustando bottiglie straordinarie e rare. Arriveranno direttamente a casa vostra.

 

3 VINI PER UNA CENA ROMANTICA

–  1 bottiglia di Sanchimento IGT Toscana Bianco 2020 Biologico, in anteprima (serie da 2.000 bottiglie)

Passito-VinSanto-Donatella-Cinelli-Colombini-Toscana-Offerta-Club-Maggio

Passito-VinSanto-Donatella-Cinelli-Colombini-Toscana-Offerta-Club-Maggio

–  1 bottiglia di Cenerentola Orcia Doc 2017, sognando la Val d’Orcia in attesa di poter tornare in Toscana (serie di 9.300 bottiglie)

–  1 bottiglia di Passito IGT Toscana 2017, da 0,375lt, da servire fresco al fianco di un dessert cremoso … (serie da 346 bottiglie)

 

3 VINI PER UNA CENA MEMORABILE

–  1 bottiglia di Rosa di Tetto IGT Toscana Rosato 2019, perché un “Vino Rosa” è il modo più gentile per brindare all’inizio di una bella serata (serie da 2.000 bottiglie)
–  1 bottiglia di IOsonoDONATELLA Brunello di Montalcino 2012, il vino più importante prodotto da Donatella. Le ultimissime bottiglie disponibili che desideriamo vengano aperte in occasioni speciali (serie da 800 bottiglie)
–  1 bottiglia di Vin Santo del Chianti DOC 2008, da 0,75lt per finire in dolcezza e … se non finisci la bottiglia nessun problema perché il Vin Santo più conservarsi mesi chiuso con il proprio tappo di sughero (serie da 600 bottiglie)

 

Francesca Negri e il suo Wine Passport

La più innovativa wine expert del vino italiano, Francesca Negri, è produttrice e conduttrice del format televisivo Wine Passport su Amazon Prime Video

 

Wine-passport-di-Francesca-Negri

Wine-passport-di-Francesca-Negri

Di Donatella Cinelli Colombini

Conosco Francesca da molti anni e da molti anni il suo approccio glamour e sexy (è la blogger Geisha Gourmet) al vino mi diverte moltissimo.
Nel 2015 l’ho fatta venire a San Giovanni d’Asso, in occasione di un cena di gala dedicata al tartufo bianco delle Crete senesi che è rimasta memorabile. Francesca Negri parlò de “L’altra metà del vino”, un approccio nuovo e trasgressivo giocato sulle virtù afrodisiache dei vini Orcia DOC e del pregiato tubero.

 

FRANCESCA NEGRI E IL VINO DIVENTA SEXY

Wine-passport-di-Francesca-Negri

Wine-passport-di-Francesca-Negri

La fama sexy del tartufo è consolidata da secoli mentre per il vino si tratta di scoperte più scientifiche e più recenti, fatto sta che gli uomini astemi appaiono meno attraenti di quelli capaci di apprezzare un buon calice.
Come ha scritto Francesca Negri nel suo libro “Sex and Wine”, noi donne << viviamo il vino come se fosse un uomo>>. Il wine lover in rosa cerca nelle buone bottiglie la soddisfazione del suo bisogno di emozioni, di incontri, di esaltazione della buona tavola. Vino <<che sappia raccontare una storia, sua o tua non importa. L’importante è che sia piena di passione>>, un taglio decisamente cool che ha portato Francesca a diventare protagonista di “Wine Passport TV Series”, programma sul vino prodotto in Italia e visualizzato sul web da oltre 2 milioni di spettatori.