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I 10 enologi che hanno cambiato il mondo del vino

The drinks business, reputatissima testata inglese che analizza le tendenze e il mercato del vino, ci da la classifica degli enologi più influenti del mondo

Jacques e Eric Boissenot

Jacques-e-Eric-Boissenot

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Ognuno di questi 10 ha, secondo The drinks business, cambiato i caratteri del vino in modo più profondo di quanto abbia fatto qualsiasi brand o impresa. Sono insomma loro gli “artisti del vino” quelli che ne hanno indirizzato il nuovo stile di denominazioni, tipologie o territori.

Qualche motivo di rammarico: nessuna donna in questa lista e solo un italiano. Peccato

Il punto di partenza è ovviamente Emile Peynaud, l’uomo che ha definito il ruolo moderno dell’enologo.

Estonia dove le sommelier donne sono una forza trainate

Sono belle al punto da sembrare attrici e poi scopri che fra i Sommelier estoni le donne sono tante, bravissime e hanno persino la presidenza 

Hevelin Hansson

Hevelin Hansson

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Kristel Nommik presidente Esa – Estonian Sommelier Association è una bionda dal grande sorriso. L’associazione è nata nel 2000 ed ha fra i soci fondatori Evelin Hansson attuale manager della Pernod Ricard,una delle principali società di importazione di vino, anche lei bionda bella e molto professionale. I sommelier estoni sono solo 105, organizzano corsi e preparano i più talentuosi per le competizioni internazionali, hanno anche una fiera del vino che si svolge a Tallin dal 2006. L’Estonia ha 1,3 milioni di abitanti e 200 importatori di vino questo significa che almeno una parte delle società sono i così detti “garage importers”.

La classifica 2013 delle maggiori griffe del vino nel mondo

Pavie, Angelus, Petrus, ecco il podio mondiale delle cantine con le migliori performance commerciali nel 2013 secondo Liv Ex

Pavie bottaia

Pavie bottaia

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ il borsino dei vini di lusso, il sito di Liv Ex pare quello di un broker di borsa con in alto una stringa in cui scorrono le quotazioni delle bottiglie da sogno come fossero titoli. Fantastico! Vedi scorrere Petrus 2009 a 12.343£, Lautor 2000 a 7.050, Margaux 1996 a 4.150 e Sassicaia 2010 a un modesto 1.033 Sterline…insomma prezzi da supermercato!
Come ogni anno Liv Ex Power 100 propone la classifica dei brand più forti, quelli che fanno segnare i giudizi qualitativi, i prezzi e gli incrementi di valore più vertiginosi. Un olimpo dominato dai vini di Bordeaux dove il primo italiano è Masseto al 33° posto. Quest’anno il sistema di calcolo della classifica è cambiato e questo ha favorito le “seconde linee” portando in vetta Pavie, al secondo posto Angelus e solo al terzo Pétrus. 9 cantine di Bordeax nei primi nove posti seguite dall’australiana Penfolds e Chapoutier della Cotes du Rhone.

Residui di pesticidi in 90% dei vini francesi

La Francia consuma 110.000 tonnellate di pesticidi ogni anno più di ogni altro Paese europeo e solo il 10% dei suoi vini non ne porta le tracce

Emmanuel Giboulot

Emmanuel Giboulot

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Niente di illegale, ovviamente, i residui di pesticidi presenti nel 90% delle bottiglie francesi sono comunque entro i parametri previsti per legge, tuttavia appaiono troppo alti considerando che l’8,2% della produzione enologica oltralpina è certificata con marchio bio.
La Francia è il terzo utilizzatore mondiale di pesticidi dopo Stati Uniti e Giappone. Una fiducia nell’utilizzo della chimica che trova il forte consenso delle istituzioni. Ha fatto il giro del mondo la vicenda del viticultore biodinamico di Beaune in Borgogna, Emmanuel Giboulot, che rischia 6 mesi di carcere e un’ammenda di 30.000€ per essersi rifiutato di effettuare il trattamento chimico contro la cicalina nei suoi vigneti. L’insetto diffonde la flavescenza dorata, una malattia realmente pericolosa per le viti della Borgogna, che i sostenitori del biodinamico intendono contrastare solo con mezzi naturali.

E se il mondo del vino lo cambiasse un film?

L’autore di Mondovino Jonathan Nossiter porta al Festival di Berlino la storia di 4 produttori di vini naturali, mentre la campagna toscana è piena di set

Natural-Resistance

Natural-Resistance

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

C’è di tutto in Toscana: dal film olandese che racconta dei Tuscan weddings in una villa di Impruneta allo spot del profumo di Trussardi girato nei giorni scorsi a 10 km dalla Fattoria del Colle. La nostra meravigliosa campagna è quasi il simbolo di quell’armonia fra uomo, natura e storia che tutti dicono di volere e nessuno realizza. 

Ma il film di cui voglio parlare è un’altra cosa, è un’opera di grande valore artistico firmata da Jonathan Nossiter il regista di “Mondovino” che, dopo aver pellegrinato ovunque ora vive a Roma, ed ha un golden retriver come me. Se “Mondovino” era la denuncia dell’intrico di affari fra l’industria del vino e i critici che indirizzando il mercato, la nuova pellicola è la ricerca di un’alternativa. Si intitola “Resistenza naturale” e racconta la storia di 4 contadini moderni. Una di loro è la mia lontana parente Giovanna Tiezzi. Permettetemi una divagazione. Il padre di Giovanna, Enzo Tiezzi è stato uno dei più geniali studiosi italiani di ecosistemi. Fu lui a raccontarmi come la parola sostenibilità fosse stata coniata dal gruppo di lavoro a cui apparteneva negli Stati Uniti riferendosi al pedale del pianoforte che allunga i suoni. Mentre ero assessore a Siena mi aiutò a capire le dinamiche dell’inquinamento turistico e come allontanare i vecchi autobus o ridurre gli sprechi d’acqua fossero solo pagliativi perché i visitatori erano semplicemente troppi e persino il loro camminare faceva innalzare il livello delle polveri sottili nel centro storico.

Luca Brunelli un montalcinese di cui essere orgogliosi

39 anni produttore di Brunello è il nuovo Presidente toscano della CIA, che non è l’agenzia USA di spionaggio, bensì la Confederazione italiana agricoltori

Luca Brunelli produttore di Brunello

Luca Brunelli produttore di Brunello

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ un gigante anche se non è tanto alto. Fino da giovanissimo ha dimostrato coraggio, spirito di iniziativa e soprattutto una capacità straordinaria di aggregare e fare squadra.
Ho conosciuto Luca Brunelli come presidente del Quartiere Ruga di Montalcino e come presidente dei giovani agricoltori AGIA. Nelle riunioni ascoltava tranquillo, giocando con la penna … e poi partiva con richieste ambiziose, quasi dei sogni ad occhi aperti. Anche se creano sconcerto, sono proprio questi personaggi visionari che cambiano il mondo. E’ il loro coraggio di buttare il cuore oltre l’ostacolo, che da la carica e spinge l’acceleratore del cambiamento.
Anche con sé stesso ha fatto lo stesso accettando grandi sfide come quella di creare, con la sua famiglia, un’azienda di 15 ettari che produce e esporta un ottimo Brunello o di diventare presidente nazionale dei giovani agricoltori AGIA.

Le 10 tendenze 2014 del vino secondo The Drinks Business

Millennials, vini di nuovi territori, ambientalismo, Chardonnay, filo diretto fra produttori e consumatori, wine bloggers …ecco il 2014 visto dall’UK

brindisispumantegiovani

brindisispumantegiovani

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
On line The Drink Business è un osservatorio del vino fra i migliori del mondo: fornisce classifiche di tutti i generi, ha un database immenso, raccoglie opinioni, assegna premi. Trovi le cose più diverse dalla birra anti Putin per la legge sull’omosessualità, all’acquisto dei nuovi vigneti da parte della cantina neozelandese Villa Maria… Ha una news letter quotidiana che arriva a 20.000 lettori professionisti di tutto il mondo e un sito con 1,2 milioni di visitatori unici all’anno. Insomma indubbiamente è un opinion maker da ascoltare con attenzione.
Per questo le 10 tendenze del vino del 2014 indicate da The Drinks Business vanno prese in considerazione, non come relative all’UK, ma come fenomeni globali
1. Scoperta di nuove regioni del vino. I grandi brand rimarranno sempre forti ma cresce la voglia di vini nuovi provenienti da zone come l’Ungheria, la Turchia o la Basilicata.
2. I Millennials faranno tendenza nel vino. Un nuovo modo di bere che si unisce alla convivialità, alla scoperta della cultura del Paese da cui proviene il vino
3. Non più eccedenze di vino. Ci sarà un sostanziale equilibrio fra domanda e offerta con i Paesi europei che vedranno scendere i consumi mentre cresceranno in USA, Cina e altri grandi Nazioni che stanno scoprendo il vino.

I Sommelier AIS preparano la loro nuova Guida dei vini

Riunione plenaria con il Presidente Antonello Maietta e tutti i delegati regionali dell’Associazione Italiana Sommelier per la nascita della Guida dei vini

Sommelier congresso 2013 BrindisiFinale

Sommelier congresso 2013 BrindisiFinale

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

40.000 copie destinate a tutti i Sommelier AIS d’Italia, uscirà a novembre e verrà presentata a Vinitaly.
Nasce grande la nuova guida dei vini dei Sommelier che raccoglierà i contributi delle commissioni di assaggio di tutte le regioni. Il Presidente Maietta ha dato il via ai lavori durante una riunione plenaria nella sede di Milano in cui delegati e membri del CDA hanno effettuato insieme una degustazione bendata di un vino bianco e uno rosso. All’apparenza si tratta di un indirizzo metodologico che mira a privilegiare il giudizio sul vino rispetto all’importanza del brand e della denominazione. Ad esso si aggiunge la volontà di trasformare il radicamento regionale dell’associazione nello strumento per cogliere e valorizzare le specificità locali. Questa mi pare un’ottima idea anzi il modo per rispondere ai bisogni dei consumatori più evoluti. Un’idea che potrebbe diventare l’elemento nuovo e vincente della guida insieme all’aumento delle informazioni sul servizio.

Coravin per bersi i grandi vini senza stapparli

Si chiama Coravin 1000 e ti fa bere il vino senza stappare la bottiglia anzi lo conserva inalterato per giorni e mesi fino all’assaggio successivo

Coravin-1000-Wine-Opener-System

Coravin-1000-Wine-Opener-System

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini  fonte “Corriere Vinicolo
Greg Lambrecht è un inventore di apparecchiature mediche con la passione per il vino e la tecnologia. Un giorno sua moglie smette di bere vino e lui combatte fra il desiderio di godersi degli ottimi bicchieri e l’impossibilità di bersi tutta la bottiglia da solo. Il dispiacere di veder ossidare il vino avanzato lo spinge a inventare un sistema innovativo e alla fine nasce Coravin. Ora può scendere in cantina, scegliere la bottiglia più adatta alla sua cena, prendere un solo bicchiere e lasciare intatto e ben conservato il resto del vino.
Un sistema che rivoluziona il modo di godere i grandi vini.
Coravin è grigio argento e quando è appoggiato sul suo supporto assomiglia a un piccolo microscopio.

Il 2014 del vino secondo Robert Parker del Wine Advocate

Il più celebre critico del vino del mondo elenca le tendenze dei consumi 2014, con molte indicazioni prevedibili e qualche sorpresa

RobertParker

RobertParker

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Vi suggerisco di leggere anche Intravino dove troverete dei divertentissimi commenti alle opinioni di Robert Parker. Qui mi limito a riassumere le previsioni del padre del “Wine Advocate” con una sola nota introduttiva: è evidente la stanchezza di Parker per tutto quello che è super esclusivo, troppo caro, di dubbia correttezza … insomma il guru del vino USA pone molta più attenzione alla semplicità e al prezzo.

  • Successo di Prosecco italiano e Cava spagnolo rosicchieranno una parte del mercato dello Champagne
  • I chioschi del cibo da strada messicano, asiatico e fusion venderanno anche vino 
  • Avranno molto successo i locali tipo trattoria dove servono cose buone ma convenienti e consentono ai clienti di portare il vino da casa
  • I vini 2012 dell’Est e della costa Atlantica domineranno i mercati grazie all’ottima qualità di questo millesimo

Bernardino Sani nuovo Amministratore Delegato di Argiano

Largo ai giovani! Bernardino Sani  33 anni il più giovane CEO di una cantina importante di Montalcino e forse d’Italia

Bernardino Sani enologo manager

Bernardino Sani enologo manager

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

E’ il momento del trionfo per un giovane che non si è limitato a usare la testa ma ha lavorato anche con le mani. Enologo ha iniziato con uno stage nella cantina di Col d’Orcia a Montalcino ma ha poi lavorato in USA e persino nei Caraibi. Anche nello studio il suo percorso ha avuto un orizzonte ampio con una laurea a Firenze, ricerche  all’Università di Montpellier e uno stage all’OIV sotto la guida attenta di Federico Castellucci .
Poi il ritorno a Montalcino. Quasi un destino visto che abita nella casa dentro la porta Burelli che fu regalata, dalla municipalità, ai nostri comuni antenati dopo gli assedi della metà del Cinquecento. Una storia lunga dunque, che misteriosamente si ricongiunge. Infatti io sono lontana parente di Bernardino proprio attraverso il ramo della famiglia che inizia, in terra senese, con un soldato di ventura talmente coraggioso da meritarsi il dono di una delle porte della città.

Sesso in cantina, ci mancava anche questa!

Nelle Isole Canarie la cantina Bodegas Monje organizza degustazioni con formaggi, cioccolato e …. donne nude

Sex e wine

Sex e wine

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La notizia è tratta da uno spassosissimo articolo di Fiorenzo Sartore su Intravino e qui viene commentata in ritardo giusto per non farvi venire la voglia: come dire guardare ma non toccare. L’evento era il 25 gennaio e quindi non precipitatevi a prenotare l’aereo verso le isole spagnole dell’estate perenne, non siete più in tempo.
Prima di tutto vale la pena ricordare che le 7 isole canarie sono nell’Oceano Atlantico di fronte al Sahara Occidentale, in una posizione dove serve il bikini anche a gennaio. E’ forse questo che ha ispirato a Felipe Monje, quarta generazione nel vino, l’idea di organizzare un evento su vino e sesso che ha attratto l’attenzione di tutto il mondo. <<Vino ed erotismo hanno sempre convissuto da quando l’uomo ha scoperto questa meravigliosa bevanda >> dice Felipe proponendo l’alleanza di vino & sesso << in un incontro che unisce i piaceri del vino, il buon cibo, il divertimento e il fascino, con un pubblico diversificato, educato e sensibile composto da vere stelle della notte>>.

La Toscana del vino ad alto gradimento vince ancora

Fra le 7 “meraviglie dell’enoturismo” 27.000 lettori di Wayn Award scelgono Toscana, Bordeaux e La Rioja

Castello di Brolio

Castello di Brolio

letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Prima di tutto entriamo nel mondo di wayn.com la maggiore piattaforma social sui viaggi con 21 milioni di membri in 21 Paesi. Uno shoc! Nell’home page chi sono 3 scelte: scopri, incontra e apprezza – discover, meet, share. Dentro ci sono immagini di persone e luoghi comuni (potremmo essere ognuno di noi) e il viaggio comincia da li, dall’incontro con quel posto e la voglia di incontrare quella persona. Stupendo! Ci sono fusti e belle ragazze, ma anche vecchietti… stupendo!

batalla-vino-La Rioja

batalla-vino-La Rioja

Il vincitore del premio per migliore wine destination non è ancora nella lista pubblicata nel sito ma è già stato annunciato dalla Regione Toscana orgogliosa di aver superato di slancio tutti i rivali del cuore dei viaggiatori che usano internet. Le 7 nomination, per usare una terminologia da Oscar, sono in questo ordine nella graduatoria finale: Toscana (con 800 punti di vantaggio) Bordeaux (Francia), La Rioja (Spagna), Napa Valley (California), Franschhoek (South Africa), Maipo (Chile) e South Eastern Australia.
Nel commento di Peter Ward, CEO e Co-Fondatore di Wayn.com, alla classifica dei migliori si nota lo sconcerto per il carattere molto “conformista” delle scelte << in tempi in cui il “nuovo mondo” del vino è molto popolare e alla moda, i nostri membri hanno scelto le regioni tradizionali del vino come loro preferite>>.

EnoLions,una gara di vino e di solidarietà

Il primo concorso enologico al mondo con giurati sotto i 40 anni raccoglierà fondi per il “Campo Toscana Disabili” del Lions

 

Campo Toscana Disabili Lions

Campo Toscana Disabili Lions

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Non solo vino, nel concorso enologico che, per primo, designerà le bottiglie più vicine al gusto dei giovani, ma anche un progetto sul bere consapevole e soprattutto una raccolta di fondi in favore di chi è meno fortunato.

EnoLions è il concorso enologico che il Governatore del Distretto Lions 108 La Toscana, Fiorenzo Smalzi, ha ideato ed affidato ad un Comitato Organizzatore coordinato da Piero Fontana e l’enologo  Luciano Bandini. Un’iniziativa di alto profilo tecnico ma interamente organizzata da volontari, che offrirà le somme raccolte al Campo Toscana Disabili, organizzato dai Lions Club toscani, dove 12 giovani disabili trascorreranno dieci giorni di vacanza il prossimo luglio. Si tratta soprattutto di giovani con gravi problemi motori che soggiorneranno a Lucignano (AR) con i loro accompagnatori e faranno attività riabilitative, di svago e gite a Pisa, Firenze, San Gimignano e in Val d’Orcia.