Giappone: racconti di viaggio e di vino
Dietro le quinte di una missione all’estero: in Giappone con il Brunello per scoprire i wine lovers con gli occhi a mandorla e le curiosità nipponiche

Giappone, Osaka viaggio di vino con il Brunello
Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne
Fra gli inconvenienti più frequenti dei viaggi di lavoro all’estero c’è quello di sentirsi male; il Jet-lag, gli appuntamenti di lavoro troppo fitti, il cambio di clima … fanno un mix terribile. Una volta Violante si è salvata dalla bronchite rastrellando tutti gli antibiotici nelle valige dei produttori di Brunello che erano con lei. Questa volta, durante il viaggio in Cina, sono diventata verde come un ramarro con capogiri e vomito. Sono andata all’ospedale di Shenhzen e posso testimoniare che è enorme, attrezzatissimo, efficientissimo e ha dei medici formidabili. Nonostante il mio scetticismo la cura che mi hanno dato ha funzionato e sono arrivata alla tappa successiva del viaggio, in Giappone, sulle mie gambe anche se vedendo le scale ondeggiare e con continui attacchi di mal di mare.

Giappone Donatella Cinelli Colombini al tempio per il lavaggio rituale
Però si va avanti!
Altro inconveniente dei viaggi di lavoro è di andare in giro senza vedere niente. A Tokyo ho scoperto per la prima volta la baia quest’anno dopo essere stata nella capitale nipponica altre tre volte. Beh, meglio tardi che mai!
Gli inconvenienti di viaggio più piccoli sono i meno i più fastidiosi, come quello di dimenticare cose che non si possono comprare. Questa volta ho lasciato a casa la spazzola per i capelli, quella senza i pallini in cima alle punte. Sembra una cosa da niente ma è indispensabile per le chiome mediterranee come la mia. In Cina o in Giappone hanno capelli dritti come spaghetti per cui le spazzole senza pallini non ci sono e ora io ho letteralmente i capelli dritti.