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Identikit dei critici e il vino

Mi attirerò molte critiche ma voglio raccontarvi i critici del vino come li vede una produttrice che li ha conosciuti tutti da Veronelli in poi 

 

Daniele Cernilli e Donatella Cinelli Colombini

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di Donatella Cinelli Colombini

CRITICI DEL VINO CLASSICISTI

Sono wine critics molto competenti ma anche molto legati alla loro passata esperienza. Fino a qualche anno fa erano la stragrande maggioranza. <<Come faccio a scrivere che questo Sassicaia non mi convince? Nella migliore delle ipotesi passerei per uno che cerca di farsi notare, ma gli atri colleghi direbbero che non so assaggiare. Meglio mettere 98/100. Andiamo sul sicuro>>.

Ovviamente ho scritto il nome del più prestigioso e reputato rosso della Toscana perché l’esempio fosse chiaro e spiegasse perché i rossi Château Margaux oppure Lafite-Rothschild sono sempre giudicati al TOP. Noi normali produttori ci chiediamo <<possibile che quelli abbiano solo buone vendemmie?>>

Wine-Influencer-Wine-Gini-

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C’è tuttavia un particolare da evidenziare: l’attesa del piacere, cioè di assaggiare qualcosa di molto buono, fa produrre al cervello serotonina e accresce l’effettiva percezione del piacere. Questo aiuta i vini di grande reputazione.

Perché questo non succeda, bisogna che l’assaggio sia bendato. Vi ricordate come è nato il mito di Sassicaia? In un assaggio bendato a Londra nel 1978 quando, nella sorpresa generale, vinse superando i migliori 33 bordolesi. E’ così che funziona!

Per la maggior parte delle persone, il gusto si evolve seguendo le abitudini alimentari, la civiltà del proprio tempo ….  ma c’è chi resta bloccato sugli stereotipi con cui si è formato. Ecco che la maggior parte dei consumatori mangia meno salato, meno grasso, più etnico (locale della propria zona o di altri continenti) ……. rispetto a vent’anni fa e quindi vuole anche vini meno legnosi, meno potenti, meno …. rispetto a vent’anni fa.

Ma c’è chi invece ha conosciuto il Barolo, il Brunello, l’Amarone …. con certi caratteri ed ha un profilo immutabile in testa. Il grande Barolo, Brunello, Amarone deve essere così. Anche se a parole dice di preferire l’eleganza, la freschezza …. nei fatti premia la potenza. Ecco perché la forbice del giudizio di una parte dei critici si allarga progressivamente rispetto a quella dei consumatori esperti, soprattutto se giovani. Questi ultimi vengono accusati di preferire vini banali e non saper apprezzare l’eccellenza. In realtà fanno parte di due mondi culturali diversi: il primo veste sempre Ermenegildo Zegna e il secondo Cavalli o Dolce e Gabbana.

 

Vini di vigneti storici delle Donne del Vino

FIS Bibenda e Donne del Vino una doppia degustazione a Roma, lunedì 4 ottobre, per valorizzare e salvaguardare il vigneto storico italiano

FIS-Bibenda-degustazione-Donne-del-Vino-Daniela-Scrobogna-Donatella-Cinelli Colombini

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di Donatella Cinelli Colombini

Dodici vini provenienti da cinque regioni diverse per assaggiare la straordinaria complessità e finezza trasmessa dalle viti di grande età. Una panoramica di vitigni diversi e di un modo di condurre la vigna che privilegia l’identità alla produttività e la praticità di coltivazione.

FIS BIBENDA E DONNE DEL VINO

Bibenda FIS – Fondazione Italiana Sommelier e Donne del Vino uniscono le forze per sostenere chi salvaguarda il patrimonio viticolo antiquario. Nel loro insieme mostrano la biodiversità del vigneto Italia <<che ha la maggior numero di vitigni autoctoni del mondo>> ha sottolineato Franco Ricci fondatore e Presidente della Fis Bibenda. Un uomo che conosco e stimo da almeno trent’anni. Mi ha incoraggiato, ha creduto in me quando ho creato la mia nuova azienda dandomi il coraggio che mi mancava. E non ha aiutato solo me, Franco Ricci ha dato un contributo decisivo alla diffusione della cultura del vino in Italia e al prestigio dei sommelier.

DEGUSTAZIONE A ROMA  SUI VINI DA VIGNETI STORICI

FIS-Bibenda-degustazione-Donne-del-Vino-

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Al Rome Cavalieri Waldorf Astoria Franco Ricci ha creato un centro di formazione grandissimo e prestigiosissimo. Ampie sale lussuose, organizzazione perfetta, servizio impeccabile, puntualità svizzera …. In questa cornice prestigiosa 12 Donne del Vino hanno presentato le loro produzioni provenienti da vigneti storici con l’aiuto di Daniela Scrobogna, grandissima assaggiatrice, che li ha descritti sotto il profilo organolettico. Ed ecco l’elenco delle 12 produttrici e dei loro gioielli.

Il Principe di Galles incontra il Brunello

Il I° aprile ho incontrato il Principe di Galles Carlo che mi letteralmente affascinato. Vi assicuro che non è un “pesce d’aprile” anzi vi racconto tutto

Principe-di-Galles-Carlo-e-Donatella-CinelliColombini

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Di Donatella Cinelli Colombini, Toscana, Brunello, Casato Prime Donne

Noi produttori eravamo convocati per le sei ma la coppia reale sarebbe arrivata due ore dopo. Allegra Antinori, Jacopo Biondi Santi, Leonardo Frescobaldi, Vittorio Moretti di Petra, Giuseppe Mazzacolin di Felsina, Giovanni Manetti di Fontodi …. Tutti pronti a servire le bottiglie impeccabilmente presentate dai sommelier FIS Fondazione Italiana Sommelier guidati da Franco Ricci in persona. La cornice è spettacolare: Villa San Michele, una terrazza su Firenze con una facciata disegnata da Michelangelo. Il panorama è simile a quello di casa mia, dove nel Trecento Giovanni Boccaccio ambientò il “Ninfale fiesolano”, anzi forse la mia vista di Firenze più bella,

Donatella-CinelliColombini, FrancoRicci-Sommelier-FIS-AllegraAntinori- JacopoBiondiSanti-Leonardo-Frescobaldi-VittorioMoretti-Petra-GiuseppeMazzacolin-Felsina-GiovanniManetti-Fontodi

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ma io non ho la squisita eleganza dei saloni di questo esclusivo e romantico albergo. E’ forse per questo “lusso invisibile” che il Principe di Galles Carlo e sua moglie Camilla lo hanno scelto per il loro soggiorno italiano.
Mi aspettavo un personaggio triste, raggelato dall’etichetta e invece il Principe Carlo è un uomo delizioso, con un “sense of humour” stupendamente britannico e una capacità di stare con le persone frutto di in una vita al servizio del suo Paese. E’ uno straordinario ambasciatore del Regno Unito, si fa amare. Quando gli ho detto che il mio Brunello riserva nasceva in una cantina di sole donne si è divertito immaginando come venisse coccolato e si è invece interessato alla coltivazione biologica dei vigneti <<è difficile qui da voi? E come curate le malattie>> ha voluto sapere.

Bibenda la grande festa del vino italiano è qui

All’Hilton di Roma, ieri, Bibenda la festa più gramour del vino italiano, quella più modaiola, più allegra e più collettiva. Ve la racconto

Ilaria Bergaglio, Elda Felluga, Donatella Cinelli Colombini, Priscilla Occhipinti-Nannoni

Ilaria Bergaglio, Elda Felluga, Donatella Cinelli Colombini, Priscilla Occhipinti-Nannoni

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello

500 produttori, 150 sommelier, 4.300.000 copie di Bibenda, Fede e Tinto conduttori di Decanter e della serata, il Ministro Franceschini che diventa sommelier onorario, la banda dei Carabinieri che suona l’inno di Mameli e la Marsigliese ….. Soprattutto un clima di amicizia vignaiola fra la gente del vino di tutta Italia. Questa è la magica serata che all’Hilton di Roma conclude le presentazioni delle guide italiane 2016 dei vini, un colpo di bacchetta del mago Franco Ricci e della Fondazione Italiana

Bibenda 2015 Franco Riddi con il Ministro Franceschini, Fede e Tinto

Bibenda 2015 Franco Riddi con il Ministro Franceschini, Fede e Tinto

Sommelier. Competenze, organizzazione e comunicazione, rapporti ad altissimo livello e innovazione: la sua guida è solo digitale ed è già arrivata in tutto il mondo con numeri da capogiro.
Ma non è l’opportunità di trovarsi fianco a fianco con personaggi da copertina come Bruno Vespa, Massimo D’Alema ( dubbioso all’idea di sedersi fra i produttori che lo chiamavano per la foto di gruppo) o Gavino Sanna grandissimo pubblicitario italiano prestato al vino….

L’Italia del vino va da Papa Francesco

Il 21 gennaio Franco Ricci presidente della Fondazione Italiana Sommelier guiderà una delegazione di 150 esponenti del mondo del vino dal Santo Padre

Papa Francesco

Papa Francesco

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Il sito inglese The Drinks Business ha titolato in modo sarcastico <<vanno dal Papa per chiedergli di pregare per la vendemmia 2015>>. Commento decisamente cattivo che nel corpo dell’articolo rincara la dose << il 2014 è stata un’annata da dimenticare per il vino italiano, la più scarsa in 50 anni, massacrata dal maltempo. Poi c’è il declino del consumo interno di vino>> Insomma la visita dal Papa viene presentata come un’azione utilitaristica quasi fosse lo stregone a cui chiedere la danza della pioggia.

Non condivido né il contenuto né il tono di questo articolo e trovo invece encomiabile l’udienza pontificia organizzata da Franco Ricci. <<Il Papa ama il vino e lo beve a tavola a Santa Marta>> ha detto Ricci a Luciano Ferraro di DiVini del Corriere della Sera << io gli ho scritto chiedendo di fargli visita con un vasto gruppo del nostro settore e Padre Georg mi ha risposto>> .
Bellissima l’iniziativa di Ricci che riavvicina il mondo del vino alla Chiesa facendo leva sull’origine di Papa Francesco da una famiglia di vignaioli dell’astigiano.

AIS Bibenda – Sommelier un divorzio all’italiana

La scissione di Bibenda dall’Associazione Italia Sommelier  AIS ripete un copione visto in politica, nei sindacati, nelle aziende ed è tipicamente nostrano

SOMMELIER AIS

SOMMELIER AIS

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La notizia è di ieri e riguarda la nascita della Fondazione Italiana Sommelier che va a sostituire la delegazione dei Sommelier AIS di Roma e del Lazio. Si tratta di un organismo che nasce grande, per i 200 corsi di formazione realizzati, gli eventi giornalieri che attraggono i wine lovers di tutta Italia nelle splendide sale dell’Hilton, la guida Bibenda con i punteggi delle migliori bottiglie … Ma anche di un organismo che gode di un forte appoggio istituzionale visto che << avrà il Riconoscimento Giuridico dello Stato e l’Accredito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché presso i Ministeri della Cultura, degli Esteri e delle Politiche Agricole>>.
Nella lettera che Franco Ricci ha indirizzato ai soci AIS del Lazio, che contiene i virgolettati sopra riportati, si chiede

francoricci

francoricci

loro l’iscrizione alla Fondazione Italiana Sommelier precisando che organizzerà i corsi di qualificazione professionale per Sommelier << con il Riconoscimento Giuridico dello Stato, unico corso per Sommelier in Europa a possedere tale importante requisito >>. In altre parole darà valore legale al titolo che rilascia.
Le prime reazioni del Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Antonello Maietta sono molto dure sulle pagine del sito AIS  <<Fine di un incubo perché, per quanto ci riguarda, se il profilo della cultura del vino sarà da oggi magari meno seducente e meno patinato, sarà anche meno pomposo, meno saccente, meno arrogante e meno sbruffone. Prerogativa di chi è realmente competente e non deve mascherare altrimenti la propria insipienza>>.

Parole che esprimono i sentimenti di chi presumibilmente si aspettava lo strappo visto il mancato rinnovo del contratto di collaborazione fra l’AIS e Bibenda. Fin ora, lo staff di Franco Ricci assaggiava i vini, redigeva la guida Bibenda e l’AIS ne comprava 30.000 copie per i soci di tutta Italia.

Qualche rumors sulla possibile nascita di un organismo nuovo e afferente all’ organizzazione romana di Ricci era in giro da mesi come giustamente affermava Intravino nei suoi articoli sull’argomento. Ma fino a ieri non c’era niente di certo. Nei prossimi giorni c’è da aspettarsi una propagazione della scissione nelle regioni d’Italia con delegati o ex delegati insofferenti.