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BRUNELLO RISERVA 2019 BIOLOGICO CASATO PRIME DONNE

L’ANNATA 2019 SEMBRA NATA PER SFIDARE IL TEMPO E DIVENTARE BRUNELLO RISERVA. L’UVA ARRIVA IN CANTINA TALMENTE PERFETTA DA NON AVER BISOGNO DI NIENTE SOLO PAZIENZA

Ci sono annate che sembrano nate per produrre vini capaci di sfidare il tempo e il 2019 è una di esse.
Sono le vendemmie in cui l’uva arriva in cantina talmente perfetta da non aver bisogno di niente, solo di attenzione e pazienza.
Il Brunello 2019 è celebrato da critici e consumatori come una delle migliori annate degli ultimi 20 anni e nella versione Riserva trova la sua espressione più entusiasmante per la setosa armonia che nasconde una struttura potente.
Contrariamente a quanto avviene di solito nelle migliori vendemmie, quella del 2019 è stata abbondante. Circostanza che si è verificata anche nella leggendaria annata 2010 e rivela come il global warming abbia modificato gli equilibri interni delle piante. In entrambe questi millesimi le viti erano ancora in vegetazione nel momento della vendemmia. Anche questa è una caratteristica rara ma molto favorevole.

PARPAGLIOLA MONETA DI MONTALCINO TORNA A VIVERE

DONATELLA HA FATTO RIPRODURRE LA MONETA CONIATA DELLA REPUBBLICA SENESE IN MONTALCINO QUANDO LA CITTA’ DEL BRUNELLO ERA L’ULTIMO LIBERO COMUNE DI ITALIA

PARPAGLIOLA MONETA DI MONTALCINO DEL 1556

Riproduzione di Paolo Penko relativa alla PARPAGLIOLA MONETA DI MONTALCINO DEL 1556

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Forse non tutti sanno che Montalcino ha alle spalle una storia gloriosa con un episodio di straordinaria importanza alla metà del Cinquecento.
Nel 1555 la centenaria guerra fra Siena e Firenze arrivò alla conclusione con la caduta di Siena. L’esercito mediceo era rinforzato dalle truppe dell’Imperatore Carlo V, il sovrano sulle cui terre non tramontava mani il sole. Ma le maggiori famiglie senesi ed un bel numero di profughi non si arresero. Abbandonarono la città si rifugiarono a Montalcino che sembrava il baluardo più difendibile grazie alle sue mura e alla fortezza. Fu costituita la Repubblica di Siena in Montalcino e la nostra città si trovò a a fronteggiare l’enorme esercito dei Medici e dell’Imperatore di Spagna, Germania, Paesi Bassi e Regno di Napoli.
A Montalcino, a fianco degli irriducibili senesi, c’erano le truppe francesi del Re Enrico II che si opponeva allo strapotere dell’ Imperatore Carlo V in ogni parte d’Europa. Fu infatti il francese, Blaise de Montluc, a comandare la difesa di Montalcino.
La nostra era l’ultima “città stato” in Italia, ultimo residuo di quelle repubbliche comunali che avevano reso florido il territorio italiano nel medioevo e nel rinascimento.

2024 CONSUNTIVO DI UN ANNO DI SUCCESSI E LACRIME

CON GLI AUGURI DI UN MERAVIGLIOSO 2025 DONATELLA TRACCIA UN BREVE RITRATTO DELL’ANNO APPENA TRASCORSO E DICE ADDIO AD UN ANNO CON VETTE E ABISSI

Ambulanza in ricordo di Carlo Gardini con lo staff della Misericordia di Sinalunga e dell'azienda di Donatella Cinelli Colombini

Ambulanza in ricordo di Carlo Gardini con lo staff della Misericordia di Sinalunga e dell’azienda di Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Il 2024 ha una costante bella: abbiamo continuato a costruire i progetti in cui crediamo senza fermarci neanche un giorno. Violante è partita per gli USA, con la polmonite, dieci giorni dopo la scomparsa del padre.
Ma la morte di Carlo è una tragedia che ci fa ancora piangere.
L’ambulanza, acquistata con il decisivo contributo delle persone che gli volevano bene, ora sfreccia per le nostre colline a sirene spiegate. Un pezzettino di lui continua a fare del bene con questo veicolo e con le due aule appena inaugurate nella scuola primaria della diocesi di Butembo Beni
Ancora grazie a tutti quelli che hanno contribuito a finanziare l’ambulanza. Grazie a Sua Eminenza il Cardinale Augusto Paolo Lojudice che l’ha benedetta e al Vescovo Anthony Teuma che ci ha fatto pregare a Gozo. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto con amicizia e affetto. Senza il loro aiuto io e Violante non saremmo riuscite ad andare avanti.

ENOTURISMO 4.0 E VIOLANTE ALLA PRESIDENZA MTV

Il 2024 ha portato anche tante cose belle. Il volume “Enoturismo 4.0” firmato a più mani, in cui ho inserito un capitolo sulle donne che operano nel mondo del vino italiano.
L’elezione di Violante a Presidente Nazionale del Movimento  Turismo del Vino.

Esclusiva Anteprima: Brunello 2020 e Riserva 2019

Volete ricevere direttamente a casa vostra in anteprima 3 bottiglie di Brunello 2020 e 3 bottiglie di Riserva 2019 a €324,00?

Un’occasione irripetibile per veri intenditori. Siamo lieti di presentarvi in anteprima due nuove straordinarie annate.

In anteprima le nuove annate del Brunello di Montalcino del casato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini

Esclusiva anteprima delle nuove annate del Brunello di Montalcino

Questi due vini escono sul mercato il 1 gennaio per cui chi partecipa a questa offerta sarà fra i primi, nel mondo, ad assaggiarlo e a offrirlo agli amici. Un privilegio esclusivo per i membri del nostro Club.

Quest’offerta è per coloro che vogliono iniziare il nuovo anno con i vini giusti per celebrare ogni occasione speciale!

In omaggio, riceverete una pompetta per togliere l’aria dalle bottiglie e una wine skin per portare il vostro vino preferito ovunque andiate.

La vendemmia 2019 è da considerare una delle migliori vendemmie di Montalcino  con uva perfetta per la produzione di un grande Brunello da invecchiamento. L’ annata 2020 invece ricorda la splendida 2015. Sono due annate che fanno parte del progetto “Vineyard first” dove facciamo ogni sforzo per cogliere l’uva appena è pronta e mettiamo a punto un sistema per scegliere il giorno della raccolta basandoci sull’assaggio dell’uva e sul giorno in cui la quantità di polifenoli totali comincia a scendere.

OFFERTA PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA

  • 3 bottiglie Brunello 2020 in anteprima
  • 3 bottiglie Brunello Riserva 2019 in anteprima
  • 1 pompetta salva vino
  • 1 Wine Skin per trasportare il tuo vino con stile

BRUNELLO DOCG PRIME DONNE 2020 BIO

GLI APPASSIONATI POTRANNO DIVERTIRSI A CONFRONTARE IL BRUNELLO 2019 E IL 2020 COME È SUCCESSO CON ALTRE DUE SUPER VENDEMMIE: IL 2015 E IL 2016 TUTTE 5 STELLE

Sono millesimi diversi ma straordinariamente buoni ed eleganti.
L’annata 2020 è stata più calda di quella precedente e potrà entusiasmare chi ama il Brunello che richiama il velluto di seta compatto e morbido.
La selezione Prime Donne è un’espressione molto alta del Brunello 2020 e si esprime con caratteri di particolare finezza e eleganza.

FESTA DEGLI AUGURI DELLE DONNE DEL VINO TOSCANE

LE DONNE DEL VINO CONCLUDONO L’ANNO DEDICATO ALLA CULTURA CON UNA SERATA NELLA FONDAZIONE SPADOLINI E UNA CENA NELL’OSTERIA PIU’ FIORENTINA “OMERO”

Donne del Vino Toscana alla Fondazione Spadolini Nuova antologia accolte dal professor Cosimo Ceccuti

Donne del Vino Toscana alla Fondazione Spadolini Nuova antologia accolte dal professor Cosimo Ceccuti

Le Donne del Vino toscane sempre più unite e con più voglia di stare insieme. 45 alla serata prenatalizia, quasi la metà della compagine sociale <<e con un programma decisamente impegnativo>> precisa la delegata regionale  Donatella Cinelli Colombini quasi incredula di fronte a un afflusso molto superiore alle aspettative. Un bel modo per farsi gli auguri unendo cultura e allegria, amicizia e costruttività. La delegazione delle Donne del Vino toscane forte di 118 socie sta diventando sempre più forte e solidale.
Proprio prima di Natale ha consegnato 64kg di olio evo alla Caritas diocesana di Montepulciano Chiusi e Pienza perché vengano consegnati alle persone povere più fragili. Un dono di 7 Donne del Vino: Sabrina Bertolini, Maria Giulia Frova, Silvia Ghezzi, Donatella Cinelli Colombini, Caterina Dei, Tatiana Kuznetsova e Albiera Antinori.

FESTA DEGLI AUGURI ALLA FONDAZIONE SPADOLINI

L’anno 2024 dedicato a “Donne vino e cultura” viene celebrato fino alla fine unendo la cena degli auguri alla visita alla Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia dove il professor Cosimo Ceccuti ha fatto una conferenza sul tema “L’emancipazione femminile e la politica” Storia e aneddoti del voto alle donne dall’Ottocento ad oggi.

DONATELLA CINELLI COLOMBINI E DOCTOR WINE DANIELE CERNILLI

92/100 AL BRUNELLO PRIME DONNE NELLA GUIDA ESSENZIALE AI VINI D’ITALIA DI DANIELE CERNILLI DOCTOR WINE CON ANCHE UNA STELLA ALLE CANTINE DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

DanieleCernilli DonatellaCinelliColombini ONAV Congresso 2013

Daniele Cernilli innovatori del vino italiano

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Conosco Daniele Cernilli da quasi quarant’anni, quando lui era un giovane professore di filosofia con la passione per l’assaggio del vino e la missione di innalzare la qualità delle cantine italiane costringendole a confrontarsi fra loro e con il resto del mondo.
Ci stimiamo a vicenda e ci vogliamo bene. Non posso dimenticare le sue parole di conforto dopo la morte di mio marito Carlo.

Tuttavia le nostre sensibilità per il vino divergono: Cernilli predilige i wine makers protagonisti come Carlo Ferrini io credo nella natura protagonista assoluta. Un distinguo che porta a esiti diversi soprattutto nello stile. Infatti chi, come me, coglie l’uva prima che la sua maturazione ammorbidisca la buccia, produce vini più eleganti ma meno potenti rispetto a chi aspetta. Ma io sono convinta che questa scelta mantenga nel vino una maggiore impronta del terroir e dell’annata per cui intendo andare avanti su questa strada: meno potenza e più territorialità perché il vino deve raccontare e sorprendere non essere sempre uguale.
Sono grata da Daniele Cernilli di aver inserito la mia cantina nella Guida Essenziale dei Vini d’Italia 2025 assegnandole anche una stella. E’ una gioia e un onore.

BRUNELLO 32% DEI VINI ROSSI DI LUSSO IN USA

IL VINO ROSSO IN DIFFICOLTÀ IN USA MA VANNO BENE I VINI ROSSI LUXURY OLTRE I 50$ CHE CRESCONO DEL 3% MENTRE I FRANCESI PERDONO IL 7% E GLI STATUNITENSI IL 16%

Vinitaly-USA-a-Chicago

Vinitaly-USA-a-Chicago

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Le vendite USA delle bottiglie italiane di vino rosso luxury che costano oltre 50$ alla distribuzione crescono del 3% nei primi 8 mesi dell’anno. Rispetto al totale dei rossi del nostro Paese commercializzati in USA sono solo il 2% in volume ma il 14% in valore.
Lamberto Frescobaldi ha presentato i dati dell’Osservatorio OIV SipSource a Chicago, in occasione di Vinitaly USA.
Il successo delle migliori bottiglie italiane appare tanto più sorprendente vedendo che, nello stesso periodo del 2024, i vini rossi francesi di alto prezzo hanno avuto un calo di vendite del 7% e quelli americani del 16%. Si tratta di bottiglie che arrivano sugli scaffali di vendita al pubblico con cartellini di oltre 100 $ e nelle liste dei vini dei ristoranti a circa 150$. Sono destinate a una ristretta cerchia di clienti intenditori e ricchi che, tuttavia, trovano più appagante spendere i loro soldi nelle nostre bottiglie piuttosto che in quelle francesi e statunitensi molto più care o meglio forse troppo care rispetto al loro prestigio e livello qualitativo.

LE LANGHE AL BIVIO E IL CORAGGIO DI OSARE

ANGELO GAJA SULLE RECENTI POLEMICHE: -I NOSTRI VINI NON SONO CAVALLI DA TIRO È UN ERRORE PRETENDERE CHE BAROLO E BARBARESCO TRAININO L’INTERA PRODUZIONE PIEMONTESE

Angelo Gaja commenti sulle Langhe e il loro futuro

Angelo Gaja sul futuro di Barolo e Barbaresco

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Vi propongo qui le giuste riflessioni di Angelo Gaja sulle recenti polemiche riguardanti il futuro dei vini di Langa. Le condivido ad esclusione dell’appello a non fare di Barolo e Barbaresco i locomotori di tutti i prodotti agroalimentari piemontesi. Se non lo fanno loro chi lo fa? La nutella?
Invece fra le minacce metterei l’overtourism. I piccoli comuni del vino non possono avere meno residenti che posti letto turistici e il turismo del vino non può crescere in modo illimitato. Lasciando aumentare senza controllo turisti ed escursionisti, questi flussi potrebbe danneggiare l’identità, l’integrità e le prospettive delle wine destination e dei loro vini.
Bisogna arginare il turismo limitando gli attracchi cioè i parcheggi turistici e le permanenze di una notte che vanno pesantemente caricata con la tassa di soggiorno. Queste sono le sole due misure che i comuni possono usare finché non viene approvata una legge sugli affitti turistici nelle civili abitazioni e un’altra legge che limiti i luoghi di somministrazione evitando che ogni macelleria diventi una paninoteca.

CHAMPAGNE VISITA DELLE GRANDI MAISON

CON L’ACADÉMIE INTERNATIONALE DU VIN IN CHAMPAGNE PER CAPIRE LA MAGIA E I SEGRETI DELLE MITICHE BOLLICINE FRANCESI: BOLLINGER, KRUG E LOUIS ROEDERER

Bollinger Champagne Academie Internationale du Vin Violante e Donatella Cinelli Colombini

Bollinger Champagne Academie Internationale du Vin Violante e Donatella Cinelli Colombini

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Il Symposium d’autunno dell’Academie internationale du Vin è una sorta di tour de force. Con i miei settant’anni faccio fatica a reggere il passo ma, visto che il mio amico Angelo Gaja, con qualche anno più di me, partecipa di slancio, io stringo i denti e sorrido.
Primo giorno molto traumatico dopo una notte quasi insonne  per il nipotino Lorenzo trasportato in ambulanza al Mayer causa di una caduta e poi dimesso quasi all’alba.  Io e Violante arriviamo  a Parigi alle nove dove ci aspettano Pietro Ratto, Rossana e Angelo Gaja.

BOLLINGER

Inizio in stile gita fra amici, in cinque in macchina, per arrivare puntuali a Reims dove riusciamo persino a vedere la Cattedrale. Siamo eccitati ma anche assonnati. Sorprendentemente gli accademici sono tanti e gli organizzatori ci dividono in due gruppi. Io e mia figlia Violante visitiamo Bollinger ricevuti da Etienne Bizot  e scopriamo il volto più tradizionalista dello Champagne.

Avevo già visito lo Champagne quarant’anni fa con mio marito Carlo, da semplici turisti, ma in questo caso tutti ci accolgono con il tappeto rosso e le bollicine francesi hanno ancora più fascino e mito.
Cena al Crayères, Le Parc due stelle Michelin in una residenza d’epoca in stile belle epoque dove ogni commensale vive una specie di estasi olfattiva.

OFFERTA: 6 BOTTIGLIE DI OLIO EXTRA-VERGINE DI OLIVA BIO

La nuova offerta con Olio EVO blend e 2 mono-cultivar della Fattoria del Colle direttamente a casa vostra per piatti gustosi e salutari a € 134

Per voi 3 bottiglie Olio Evo BIO 2024 da 0,750, 1 bottiglia ciascuna di Olio Evo BIO 2024 Correggiolo, Moraiolo e blend da 0,500

Speciale Offerta del mese con Olio Evo e Ricettario della Fattoria del Colle

Offerta speciale del mese con 6 bottiglie di Olio evo della Fattoria del Colle e il ricettario

TREQUANDA DOVE NASCE UNO DEI MIGLIORI EXTRAVERGINE DEL MONDO

La Fattoria del Colle si trova a Trequanda, in una delle zone migliori della Toscana e del mondo per la produzione di olio extravergine di oliva grazie ai suoi terreni sabbiosi, alla sua posizione lontana dal mare e all’altitudine di oltre 400 metri che la proteggono dalla mosca olearia.
La fattoria ha 6 ettari di oliveti Biologici e commercializza esclusivamente l’olio dei suoi olivi.

Le olive sono raccolte a mano fra ottobre e novembre e frante all’Oliviera Sant’Angelo a 10 km dalla fattoria.

OFFERTA PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA

3 bottiglie 0,75lt di olio nuovo misto 2024 BIO

1 bott 0,50 lt di correggiolo 2024 BIO

1 bott 0,50 lt di moraiolo 2024 BIO

1 bott 0,50 lt di olio misto 2024 BIO

1 ricettario della Fattoria del Colle

DURATA DELL’OFFERTA

L’offerta si conclude il 20 Dicembre 2024

SE I VITIGNI AUTOCTONI ITALIANI DIVENTASSERO INTERNAZIONALI SAREBBE UN VANTAGGIO?

WINE NEWS HA DOMANDATO PROVOCATORIAMENTE A DUE SUPER ESPERTI IL MASTER OF WINE ANDREA LONARDI E ALL’AGRONOMO GIOVANNI BIGOT CREATORE DELL’INDICE BIGOT

se gli autoctoni italiani diventassero internazionali

se gli autoctoni italiani diventassero internazionali

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination 

La domanda è provocatoria ma fino a un certo punto perché i cambiamenti climatici alterano la vocazione dei vigneti e spingono all’utilizzo di vitigni adatti a climi caldi e aridi. Del resto gli enologi sostengono da sempre che le viti esprimono il loro miglior potenziale, in termini di finezza, quando sono coltivate in condizioni difficili e quindi è meglio spostare a Nord vitigni meridionali che fare l’operazione contraria. Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi i vitigni che hanno la loro zona di origine in climi freddi, una volta piantati in zone calde producono vini banali, tutti uguali.

ANDREA LONARDI E GIOVANNI BIGOT SUI VITIGNI AUTOCTONI

Ecco che la domanda posta da Wine News al Master of Wine Andrea Lonardi, ed a Giovanni Bigot, agronomo ed ideatore dell’Indice Bigot che classifica i vigneti in base al loro potenziale qualitativo, è tutt’altro che fuori luogo. In altre parole, se il riscaldamento globale cambia i vitigni più adatti ai terroirs, molti dei 500 vitigni autoctoni italiani potrebbero diffondersi in altre parti del mondo e questo potrebbe privare il vino italiano di uno dei suoi punti di forza: la varietà, l’originalità distintiva dei suoi vitigni.

PIWI CROCE E SPERANZA DEI NUOVI VIGNETI

PIWI ACRONIMO DI PILZWIDERSTANDFAHIG SONO I NUOVI VITIGNI RESISTENTI ALLE MALATTIE ACCOLTI CON SOSPETTO DAI PRODUTTORI E CON ENTUSIASMO DAGLI STUDIOSI

PIWI vitigni ibridi resistenti alle malattie della vite

PIWI vitigni ibridi resistenti alle malattie della vite

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

E’ strano vedere un atteggiamento così distante fra i centri di ricerca e le cantine ma effettivamente i PIWI, cioè i vitigni modificati per resistere agli attacchi di peronospora e oidio, sembrano piacere più agli universitari che ai produttori.

COSA SONO I VITIGNI PIWI E DOVE E’ POSSIBILE COLTIVARLI

I Piwi coltivati in Italia sono 36: 18 a bacca bianca e 18 a bacca rossa. Si tratta di incroci fra Vitis Vinifere europee e altre viti di origine americana o asiatica portatrici dei geni che consentono alla pianta di difendersi da sola alle principali malattie.
Le norme europee permettono la coltivazione di uva da vino non interamente derivante da Vitis Vinifera PIWI ma la procedura per autorizzare il loro impianto richiede un’autorizzazione regionale che, al momento, c’è solo in Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania.

COOP DEL VINO SONO IN CRISI O IN SALUTE?

LEGGO SU WINE SEARCHER UN ARTICOLO PREOCCUPANTE SULLE DUE COOPERATIVE DEL VINO IN CRISI – MONCARO E CANTINE EUROPA- MA I DATI NAZIONALI MOSTRANO UNA SITUAZIONE BUONA

Assessore Antonini con le Donne del Vino

Assessore Antonini con le Donne del Vino

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Durante il mio viaggio nelle Marche con le Donne del Vino, nel giugno scorso, la parola Moncaro veniva fuori come un incubo ricorrente. La crisi della principale cooperativa, quella che produce un quarto di tutto il Verdicchio è davvero un incubo per il vino marchigiano.
Per fortuna ci sono persone che possono dare un valido aiuto. Michele Bernetti, Presidente dell’Istituto marchigiano di tutela dei vini è bravissimo, corretto e coraggioso. Lo conosco da sempre e lo ammiro da sempre come uno degli uomini del vino più capaci, altruisti e equilibrati. Parla poco, ascolta molto e sa sempre quello che dice.

MONCARO E IL VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI

Ho conosciuto l’Assessore Regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, che mi ha fatto un’ottima impressione. E’ una persona intelligente e responsabile, credo farà il possibile per limitare i danni. Certo il problema è grosso perché i 25 milioni di Euro di debiti delle Terre Cortesi-Moncaro sono tanti.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SOSTITUISCE IL PASSAPAROLA

L’ENOGASTRONOMIA E’ LA MOTIVAZIONE PRINCIPALE PER IL 2-4% DEI TURISTI MA E’ IN TUTTE LE TIPOLOGIE DI VIAGGIO E IL 76% HA FATTO ALMENO UN’ESPERIENZA GOLOSA

Donatella Cinelli Colombini fra i relatori al BTO 2024 sull'Intelligenza Artificiale

BTO 2024 sull’AI intelligenza artificiale Donatella Cinelli Colombini fra i relatori

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination 

I viaggi golosi, che hanno l’enogastronomia come principale motivazione di viaggio, sono ancora una minoranza e riguardano il 2-4% dei turisti. Tuttavia senza la prospettiva di pasti appaganti e grandi vini, shopping di salumi e formaggi, visita nei luoghi di produzione delle delizie del palato…  tutti i tipi di viaggio in Italia perdono appeal.
Questo il messaggio più forte arrivato dall’ Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano che ha presentato uno studio a “Food & Wine Tourism Forum” n. 7 a Canelli nel novembre 2024. La cornice era spettacolare nelle “Cattedrali Sotterranee” Patrimonio Unesco di Gancia, Bosca, Contratto e Coppo.

76% DEI VIAGGIATORI IN ITALIA HA FATTO UN’ESPERIENZA ENOGASTRONIMICA

Lo studio del Politecnico mostra come il 38% degli intervistati di diversi Paesi abbia fatto più di un’attività enogastronomica durante il soggiorno in Italia e ben il 76% ne abbia fatta almeno una.