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LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (4)

LE TANTE TIPOLOGIE DI DEGUSTAZIONE ORGANIZZATE DALLE CANTINE TURISTICHE, LA CRESCITA DEI PREZZI, LA DIFFUSIONE DELLE PRENOTAZIONI, L’USO DELL’ELETTRONICA

Trekking nei vigneti con degustazione Fattoria del Colle Toscana

Trekking nei vigneti con degustazione Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

DEGUSTAZIONI ITINERANTI E BRINDISI NELLE VIGNE

Recentemente le esperienze in cantina si sono diversificate. Molte comprendono alimenti tipici o veri e propri brunch. Sono sempre più richiesti i picnic o i brindisi nelle vigne. Altre cantine, e io sono una di esse, propongono degustazioni itineranti e hanno proposte premium che ambientano l’assaggio in sale storiche con la presenza del produttore in persona. Ci sono proposte con forte contenuto didattico e altre più sportive con itinerari in biciletta o a piedi che prevedono soste con assaggio di vini e cibi. Bellissime le cene in vigna che io stessa ho vissuto a L’Albereta Relais & Chateaux in Franciacorta e da Maria Paola Sorrentino poco sopra gli scavi di Pompei.
La crescita del numero di chi arriva in cantina mosso prevalentemente dal bisogno di rigenerarsi a contatto con la natura, ha fatto aumentare il numero di degustazioni all’aperto. Esse sfruttano l’effetto tonico dei bei panorami, la così detta “terapia del paesaggio”, che influenza positivamente anche sulla percezione del vino.

LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (3)

LA SCHEDA DESCRITTIVA CHE PERMETTE DI GUIDARE LA DEGUSTAZIONE VARIANDOLA IN BASE ALLA TIPOLOGIA DI TURISTI PRESENTI. ISTRUZIONI PRATICHE

la scheda descrittiva del vino per la degustazione turistica

la scheda descrittiva del vino per la degustazione turistica

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

La scheda descrittiva del vino serve invece alla persona che guida la degustazione perché, a seconda del tipo di visitatori presenti, ha bisogno di argomenti di vario tipo: storytelling sul vino o sull’azienda, aneddoti sull’annata, argomenti più tecnici di carattere agronomico ed enologico.
Per preparare la scheda descrittiva bisogna preparare una documentazione in anticipo. Subito dopo ogni vendemmia, è necessario appuntarsi le notizie salienti in modo da avere un ventaglio di aneddoti e di dati da scrivere nella scheda che accompagna l’entrata del vino nel mercato.

PERCHE’ DIRE POCHE COSE E’ MEGLIO

Generalmente viene scritta una sola scheda per ogni annata di ogni etichetta. Serve per importatori, giornalisti, eventi, degustazioni professionali e turistiche…. Per questo il numero dei dati presenti sulla scheda è abbondante e supera di molto quelli che vengono usati nelle diverse circostanze. Tuttavia scrivendo in neretto i titoli ogni argomento chi guida l’assaggio, può trovare facilmente le informazioni che gli servono.

LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (2)

LA DEGUSTAZIONE GUIDATA PER I TURISTI: DIMENSIONI DELLA SALA, BAGNI E CUCINE, ILLUMINAZIONE E ALLESTIMENTO. MA NON ESISTONO REGOLE ASSOLUTE

degustazione guidata in cantina Fattoria del Colle Toscana

degustazione guidata in cantina Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc 

A seconda dei tipo di turisti accolti dalla cantina, la sala da degustazione è più o meno grande. Ci sono aziende che non accolgono gruppi superiori alle 15 persone, come Sassicaia, e quindi hanno uno spazio volutamente piccolo con un tavolo intorno al quale i visitatori assaggiano in piedi. In altre cantine ci sono invece sale predisposte con tavolo per il relatore e banchi per i partecipanti come al Castello Banfi. Ho visto anche situazioni simili a wine bar dove la degustazione avviene per singoli gruppi seduti in eleganti salottini intorno a un bancone sfavillante come da Louis Roederer.
Quindi non esiste una soluzione giusta e una sbagliata bensì tante soluzioni giuste a seconda del tipo di clientela e del numero dei visitatori.

COME CALCOLARE LA DIMENSIONE DELLA SALA DA DEGUSTAZIONE

In linea di massima la dimensione di una sala da degustazione va calcolata considerando un m2 a persona. E’ possibile ridurre lo spazio per ogni ospite ma questo riduce anche la facilità di servizio e allunga i tempi da destinare a ogni vino. Altro elemento da ricordare è che un bus turistico da 12m contiene 55 passeggeri e quindi, se possibile la sala da degustazione della cantina dovrebbe essere almeno 60m2 ed avere accesso ai bagni e alla cucina.

LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (1)

ASSAGGI GRATUITI IN CANTINA ADDIO. LA DEGUSTAZIONE IN CANTINA CESSA DI ESSERE UNO STRUMENTO DI MARKETING E DIVENTA UN PRODOTTO DA VENDERE … QUASI SEMPRE

assaggio informale al bancone di vendita di cantina

assaggio informale al bancone di vendita di cantina

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Sarebbe più giusto scrivere “le degustazioni turistiche” in cantina perché ne esistono almeno 5 tipologie:
• piccolo assaggio informale finalizzato alla vendita
• degustazione guidata a sedere
• assaggio con cibo
• degustazione itinerante
• assaggio o brindisi nelle vigne
Quelle principali sono comunque le prime due e corrispondono alle attività più diffuse nelle cantine turistiche. La prima riguarda il cliente che vuole assaggiare per scegliere tipologie e annate da compare ma non vuole fare altro. Si tratta di una somministrazione gratuita e davvero piccolissima.
La degustazione guidata formale avviene invece al termine di una visita agli impianti di produzione.
Entrambe, in forme diverse, sono presenti nel 96% delle cantine turistiche italiane.

PICCOLO ASSAGGIO INFORMALE AL BANCO DI VENDITA

L’assaggio gratuito al bancone è sempre più limitato via via che l’accoglienza in cantina cessa di essere un’attività di marketing e diventa un business a se stante. Ad ogni modo si tratta di microscopici assaggi offerti con i tradizionali bicchieri da sommelier piccoli e robusti da riempire solo sul fondo, giusto per gustare un sorso di vino. Per svolgere questa attività servono bottiglie aperte, una scorta di bicchieri e una sputacchiera. Ovviamente le condizioni del vino devono essere perfette per temperatura e ossigenazione. Quindi servono un wine dispencer con saturazione ad azoto o almeno delle pompette a estrazione d’aria.

CANTINE CON IL FIATO SOSPESO

I DAZI DI TRUMP TERRORIZZANO I PRODUTTORI ITALIANI DI VINO. IL LORO ARRIVO È SICURO MA C’E’ LA SPERANZA CHE ABBIANO CONTRACCOLPI NEGATIVI IN USA E DURINO POCO

Dazi di Trump e vino italiano- Washington_Ministero-Tesoro

Dazi di Trump e vino italiano- Washington_Ministero-Tesoro

di Donatella Cinelli Colombini, winedestination, Fattoria del Colle, Casato Prime Donne

La frase del presidente Trump ha fatto gelare il sangue nelle vene ai produttori << L’Unione europea, una delle autorità al mondo più ingiuste e ostili su tasse e dazi, formata con il solo scopo di approfittare degli Stati Uniti d’America, ha appena imposto un odioso dazio del 50% sul whisky. Se questa tariffa non sarà subito rimossa, Gli Stati Uniti imporranno a breve dazi del 200% su tutti i vini, gli champagne e i prodotti alcolici in arrivo dalla Francia e dagli altri Paesi dell’Unione europea. Sarà grandioso per le aziende statunitensi di vino e champagne>>.

L’ARRIVO DEI DAZI IL 2 APRILE E’ QUASI CERTO

200% è una tassa inverosimile ma anche dazi del 20% comporterebbero un tracollo del nostro export e le cantine sono molto spaventate.
I produttori italiani fanno del loro meglio per mantenere il mercato americano.
Il mio vino destinato al mercato USA nel 2025 è già arrivato a New York. Gran parte delle cantine italiane ha accelerato le consegne.
Mia figlia Violante è appena tornata dal Colorado dove ha incontrato Salvatore Ferragamo che stava promuovendo le bottiglie del Borro. Secondo Violante la preoccupazione dei distributori è tangibile: alcune delle società per cui lavorano hanno già cominciato a tagliare una parte delle loro retribuzioni e c’è chi progetta di tornare in Europa.

LE DONNE DEL VINO E CODICE DELLA STRADA

INTERVISTA A DONATELLA CINELLI COLOMBINI DI D-NEWS INSERTO DEL CORRIERE VINICOLO DEDICATO ALLE DONNE. GLI EFFETTI DELLE NUOVE NORME DEL CODICE DELLA STRADA

Donatella Cinelli Colombini delegata delle Donne del Vino della Toscana

Donatella Cinelli Colombini delegata delle Donne del Vino della Toscana

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination, #brunellodimontalcino

Quando ero Presidente delle Donne del Vino, insieme al Direttore del Corriere Vinicolo Giulio Somma creammo un inserto dedicato all’enologia femminile. Primo periodico al mondo rivolto specificamente all’altra “metà del vino”. Da anni queste pagine sono  curate dalla bravissima Paola Bosani con l’aiuto di Somma. Oggi tornano a rivolgersi a me sugli effetti delle nuove norme del Codice della Strada sulle cantine italiane.
Qui vi riporto solo un pezzettino di questa intervista invitandovi ad andarla a leggere sul Corriere Vinicolo.

I PRIMI CONTRACCOLPI DEL NUOVO CODICE DELLA STRADA SUI CONSUMI DI VINO AL RISTORANTE

D-NEWS L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, con sanzioni più severe per chi guida con un tasso alcolemico alto ha sollevato preoccupazioni per il possibile impatto sui consumi di vino. In che modo queste normative stanno influenzando il settore vitivinicolo e quello della ristorazione?

GLI SCANDALI FANNO BENE AL VINO

UN GRUPPO DI 4 RICERCATORI HA STUDIATO I MAGGIORI SCANDALI DEL VINO RECENTI SCOPRENDO CHE, QUANDO LE AUTORITÀ INTERVENGONO, IL VINO VERO NE GUADAGNA

Sassicaia 85% di uve Cabernet Sauvignon e 15% di uve Cabernet Franc

Gli scandali fanno bene al vino Sassicaia 2015 autentico

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Oscar Wilde mette in bocca al suo personaggio Dorian Gray la frase <<There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about>> che è diventata di uso comune con una traduzione semplificata <<parlate bene, parlate male purché se ne parli>>.

IL PREZZO DEL VERO SASSICAIA AUMENTARONO PER EFFETTO DELLO SCANDALO SULLA CONTRAFFAZIONE

In altre parole è sempre vantaggioso essere sulla bocca di tutti e questo sembra confermato da ciò che successe con la contraffazione del Sassicaia dell’annata 2015. Un episodio criminoso che suscitò uno scandalo di rilevanza internazionale ma anziché deprimere il valore del Sassicaia suscitò una significativa crescita dei prezzi delle bottiglie 2015 autentiche. Contrariamente alle aspettative, la pubblicità che circondava l’evento non ha ridotto la fiducia degli acquirenti. Ciò suggerisce l’ipotesi che nel mercato dei vini di fascia alta, gli scandali possono talvolta aumentare la desiderabilità di un prodotto, in particolare quando la sua autenticità è verificata.

QUARTINO DI VINO DALLE OSTERIE DEL’600 A NEW YORK

LA STUPEFACENTE STORIA DEL QUARTINO CHE SUPERANDO SECOLI, CONTINENTI E CAMBIAMENTI DI STILI DI VITA RIDIVENTA DI MODA NEI RISTORANTI STATUNITENSI AMATI DAI GIOVANI

Antiche osterie romane in cui venive usato il quartino

Antiche osterie romane in cui veniva usato il quartino

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Il quartino nel Lazio e il fiasco in Toscana erano i contenitori con cui veniva servito il vino nelle osterie fino all’inizio del Novecento. Entrambi furono regolamentati per legge al fine di evitare le truffe cioè il volume più piccolo che permetteva agli osti di guadagnare di più.

L’AFFASCINANTE STORIA DEL QUARTINO NELLA ROMA DEI PAPI

A Roma, nel Seicento, i clienti ordinavano tubbi, fojette, chirichetti o sospiri e la loro dimensione variava in base all’onestà del gestore. In un’epoca in cui il vino era una parte importante dell’alimentazione, il problema era molto sentito dalla popolazione e Papa Sisto V impose una caraffa in vetro ufficiale per arginare la truffa della “sfogliettatura” del vino.
In Toscana, per le stesse ragioni, nel 1574, il Granduca emanò una “Grida” che fissava la capienza del fiasco e metteva un bollo di piombo chiamato “segno pubblico” sull’impagliatura di quelli controllati.

UN’OFFERTA ESCLUSIVA PER VERI APPASSIONATI

Volete ricevere direttamente a casa vostra 4 bottiglie di Brunello Prime Donne 2020 ed una magnum sempre di Prime Donne 2020 a €292,00?

Cari amanti del vino, abbiamo preparato per voi un’occasione imperdibile! Il Brunello Prime Donne 2020, un vino straordinario frutto di una selezione minuziosa da parte di quattro esperte di fama internazionale, è disponibile in una proposta speciale in due formati.

Questa è la prima annata in cui il Brunello Prime Donne è prodotto esclusivamente con le uve della vigne “Prime Donne” del Casato Prime Donne, con una produzione limitata di sole 5.000 bottiglie. Un Brunello che incarna l’eleganza, la finezza e la longevità, nato per soddisfare il palato delle consumatrici più esigenti, ma capace di conquistare tutti.

L’OFFERTA DEL MESE: DUE FORMATI PER OGNI OCCASIONE

– La bottiglia  da 0,75L, perfetta per una cena intima o una degustazione tra pochi intenditori.

– La magnum (1,5L), ideale per le grandi occasioni e per chi ama vedere il vino evolvere nel tempo in modo sublime.

 

OFFERTA SPECIALE PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA

– 4 bottiglie (0,75L) di Brunello Prime Donne 2020 BIO

– 1 Magnum (1,5L) di Brunello Prime Donne 2020 BIO

– 1 coperchio in legno personalizzato della cantina Donatella Cinelli Colombini

IL NEGOZIO DELLA CANTINA TURISTICA (4)

WIFI DI CANTINA, LISTINO AL PUBBLICO, SUCCESSIONE DEI VINI NELLA PRESENTAZIONE COMMERCIALE, GAMMA DEI VINI IN PORTAFOGLIO, I CENTESIMI CHE FANNO LA DIFFERENZA

Il negozio di cantina Fattoria del Colle Toscana

Il negozio di cantina Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

Avere il WiFi in cantina è indispensabile. Molte persone, soprattutto giovani, non rimangono a lungo nei luoghi dove manca la connessione. Concedere l’accesso gratuito a Internet ai visitatori consente anche di registrarli più facilmente.
Si tratta di una pratica importantissima per seguire i turisti dopo il loro ritorno a casa e continuare a proporre loro offerte di acquisto, soggiorno, visite o partecipazione ad eventi. Il negozio di cantina è il posto privilegiato per raccogliere la sottoscrizione ai moduli, cartacei o virtuali, previsti dalla legge sulla privacy. Una volta trasferiti nel data base i riferimenti di questi follower costituiscono la base necessaria per creare un wine club o sviluppare il proprio e-commerce proprietario.

IL NEGOZIO DELLA CANTINA TURISTICA (3)

IL BANCONE DI VENDITA DELLA CANTINA, LA CASSA E LA MUSICA, LE SPEDIZIONI, IL SOTTO BANCO E IL DIETRO AL BANCO, LO SCAFFALE, LA PUBBLICIZZAZIONE DEI PREZZI

il negozio della cantina turistica Fattoria del Colle Toscana

il negozio della cantina turistica Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

BANCO DI VENDITA

Assomiglia a quello dei negozi e deve essere grande per consentire la vendita del vino, la preparazione degli assaggi e persino la piccola degustazione ai clienti che vengono solo per comprare.
Solo le cantine con grandissimi flussi turistici possono permettersi di dividere queste due attività e raddoppiare il personale.
Si tratta di uno spazio attrezzato che va progettato per accrescere l’efficienza del servizio e ridurre i tempi di attesa dei clienti.
Sempre più spesso è presente il ricevitore di cassa che velocizza le vendite soprattutto se c’è una pistola e le bottiglie hanno un codice a barre. Circa l’obbligo o l’opportunità di usare il registratore di cassa al posto dei vecchi blocchetti di ricevute è indispensabile consultare il proprio commercialista.
Il ricevitore permette di velocizzare anche le operazioni successive alla vendita perché scarica il vino dai registri di cantina e carica la vendita nella contabilità. Anche tutte le statistiche di vendita risultano molto più semplici. Altro strumento utilissimo è il pos per ricevere i pagamenti con carta di credito o telefono.

IL NEGOZIO DELLA CANTINA TURISTICA (2)

AUTORIZZAZIONI PER L’APERTURA DEL NEGOZIO, LA TECNICA DI ESPOSIZIONE DELLE BOTTIGLIE, LA LUCE, LA TEMPERATURA, IL VINO SFUSO E LA VENDITA DI CIÒ CHE NON È VINO

Montalcino negozio di cantina Casato Prime Donne

Brunello di Montalcino negozio di cantina Casato Prime Donne

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc 

L’apertura di un negozio di vendita in cantina richiede solo la comunicazione al Sindaco corredata dalla planimetria accompagnata da una relazione del proprio tecnico che assevera il rispetto delle norme sull’abitabilità, sul lavoro e quelle sanitarie. L’autorizzazione sanitaria è necessaria per i luoghi in cui avviene la conservazione e il lavaggio dei bicchieri e il consumo del vino.

COME ESPORRE LE BOTTIGLIE PER LA VENDITA

Come tutti sappiamo la luce è un killer per il vino. Ma per vedere le bottiglie bisogna tenerle in piedi e illuminarle molto. Quindi bisogna mettere nelle vetrine e negli espositori bottiglie con liquido colorato all’interno e sul retro la scritta “non bere campione per sola esposizione”.
Sugli scaffali di vendita invece bisogna mettere bottiglie “vere” e questo è un problema. La posizione verticale fa soffrire il tappo e quindi bisogna esporle per il tempo più breve possibile. Una buona tecnica consiste nel limitare il numero delle bottiglie sugli scaffali di vendita e rifornirli da dietro in modo che le prime bottiglie vendute siano sempre quelle con maggior permanenza in esposizione.

IL NEGOZIO DELLE CANTINE TURISTICHE (1)

LA PAROLA D’ORDINE E’ IDENTITA’ PERCHE’ LO SHOP DALLA CANTINA DEVE FAVORIRE LA VENDITA DELLE BOTTIGLIE MA ANCHE TRASMETTERE I VALORI SU CUI SI POGGIA L’AZIENDA

negozio di cantina Casato Prime Donne Montalcino SI

negozio di cantina Casato Prime Donne Montalcino SI

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

Negli ultimi anni lo spazio delle cantine dedicato alla vendita delle bottiglie è diventato sempre più sofisticato con l’intervento di società specializzate e e di interior design.

I NON LUOGHI DEL VINO

Il risultato è che questi ambienti, che insieme alla zona per le degustazioni, sono i pochi in cui il produttore può esprimere la sua personalità e la sua storia, stanno perdendo il loro carattere identitario e diventano sempre di più “nonluoghi” molto belli ma anche simili a negozi e bar. In pratica non raccontano il territorio, la storia di quel produttore e neppure la specificità dei suoi vini.
In linea generale si nota un’aderenza ai trend del settore dell’arredo e del design che, a loro volta, rimandano alle nuove abitudini di consumo con alcuni elementi di fondo: sostenibilità e materiali naturali, unicità, design minimalista e funzionale, integrazione della tecnologia: dalla domotica agli arredi intelligenti.
L’aspirazione del mondo agricolo a mostrarsi allo stesso livello di quello cittadino, ha radici antiche e non è, di per sé, un elemento negativo. Lo diventa quando l’esito di questa evoluzione è estraneo all’identità vera della campagna.

WINENEWS È IL WINE BLOG N. 1 IN ITALIA E IL N. 23 NEL MONDO

COME OGNI ANNO FEEDSPOT , MAGGIOR DATA BASE MONDIALE SUI BLOG, PUBBLICA LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI E SUL VINO WINENEWS È ANCORA UNA VOLTA IL N° 1 IN ITALIA

Alessandro Regoli e Irene Chiari WineNews Vincitori del Premio Casato Prime Donne 2024

WineNews Alessandro Regoli e Irene Chiari

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Per la verità nelle due classifiche dei wine blog c’è una cosa strana: Intravino è al 14° posto nella lista mondiale ma non compare in quella italiana benché sia un connazionale. Ma!!!

MIGLIORI WINE BLOG ITALIANI

FeedSpot è un archivio immenso dove è possibile trovare blog, video, podcast di qualunque argomento e scegliere quelli da seguire in base al loro stile e i loro contenuti. Una volta all’anno mette i fila i più bravi e Wine News è sempre in posizione leader. I migliori blog di vino italiani vengono scelti fra migliaia di organi di informazione digitale, in base a pertinenza, autorevolezza, follower sui social media e freschezza.
Primo dunque WineNews guidato da Irene Chiari e Alessandro Regoli dalla loro sede di Montalcino. Un emittente mondiale che parla da un piccolo paese diventato famoso per essere la patria del vino Brunello. WineNews viene descritta da FeedSpot << Il punto di riferimento per l’informazione sul mondo del vino: interviste, video, recensioni, approfondimenti e sempre le ultime novità. Winenews è un’agenzia di comunicazione>>. Seguono Vinoway e WineBlogRoll di Francesco Saverio Russo. Solo 6° la versione italiana di Wine Spectator.

I 5 VINI PIÙ COSTOSI AL MONDO

LA BOTTIGLIA PIÙ CARA È UN ROMANÉE CONTI DEL 1945 VENDUTO ALL’ASTA A NEW YORK PER 558.000$. FRA I VINI PIÙ CARI 4 FRANCESI E UNO STATUNITENSE, LO SCREAMING EAGLE

vini più costosi del mondo CHÂTEAU CHEVAL BLANC 1947

vini più costosi del mondo CHÂTEAU CHEVAL BLANC 1947

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

Ecco a voi i 5 vini più cari del mondo. Una sbirciatina nelle cantine dei miliardari che somigliano a cassaforte con dentro bottiglie che non verranno mai aperte.  Troviamo vini acquistati all’asta perché solo gli specialisti anticontraffazione di Sotheby’s, Christie’s e simili offrono abbastanza garanzie per compiere investimenti a cinque zeri. Queste bottiglie costosissime riflettono la rarità e la qualità eccezionale che contengono ma anche l’importanza storica e culturale che rappresentano nel mondo del vino.

DOMAINE DE LA ROMANEE CONTI 1945

Eccezionalità: L’annata 1945 è particolarmente pregiata poiché segna l’ultimo anno prima che le vigne fossero reimpiantate a causa della fillossera. Solo 600 bottiglie furono prodotte, rendendola estremamente rara. Considerato uno dei vini più pregiati al mondo, è sempre prodotto in quantità molto limitate. La sua complessità, eleganza e capacità di invecchiamento lo rendono altamente ricercato dai collezionisti.
Vendita all’asta nel 2018 da Sotheby’s a New York per 558.000 dollari.