Donatela Cinelli Colombini Tag

Chi è Lamberto Frescobaldi Presidente UIV

Eletto all’unanimità, guiderà l’Unione Italiana Vini per i prossimi 3 anni. Il Marchese fiorentino, capo di una delle più prestigiose griffe del vino italiano

 

LambertoFrescobaldi-GuidoFolonari,-SilvanaBallotta

LambertoFrescobaldi-GuidoFolonari,-SilvanaBallotta

di Donatella Cinelli Colombini

A prima vista sembra un lord inglese ma se parla viene fuori l’accento americano perché ha studiato a Davis in California, l’università più famosa del mondo per il wine business dove ha mandato anche suo figlio. L’aspetto anglofilo è abbastanza comune a tutta l’aristocrazia fiorentina che, anche nell’abbigliamento, sembra sempre reduce da un soggiorno al castello di Balmoral in Scozia. Ma pochi hanno l’orgoglio di dire, come i genitori di Lamberto, di essere stati invitati al matrimonio di William e Kate – e non sedendo in fondo all’abbazia di Abbazia di Westminster ma nelle prime file, fra quelli che hanno solo sangue blu nelle vene.

 

FRESCOBALDI NOBILI, BANCHIERI, VIGNAIOLI FIORENTINI

In effetti Lamberto ha 30 generazioni di Frescobaldi alle spalle con una storia familiare di banchieri e vignaioli. La produzione di vino fu iniziata nel Trecento da Berto Frescobaldi che lasciò ai figli terre e vigneti.

Accoglienza sicura dei turisti nelle aziende del vino

Istruzioni per organizzare l’accoglienza dei wine lovers nelle aziende del vino nel periodo covid. Tutto cambia per rimanere quasi come prima

Accoglienza-sicura-in-cantina-in-epoca-covid

Accoglienza-sicura-in-cantina-in-epoca-covid

Di Donatella Cinelli Colombini

Tanti problemi e costi nell’accoglienza sicura in cantina all’epoca del covid. Qui di seguito elenco alcuni elementi utili a produttori e futuri enoturisti
Il lockdown ha sicuramente costretto tutti a una maggiore familiarità con la comunicazione internet e gli acquisti on line, circostanze che rendono meno ostica la necessità di prenotare la visita nelle cantine. Un’operazione che può avvenire per telefono ma verosimilmente è destinata a passare soprattutto attraverso il mezzo elettronico.

L’USO DEL WEB PER LE PRENOTAZIONI E LE RACCOMANDAZIONI

Il maggior problema del distanziamento sociale riguarda infatti la gestione delle visite che, soprattutto gli italiani,

Accoglienza-sicura-in-cantina-in-epoca-covid

Accoglienza-sicura-in-cantina-in-epoca-covid

tendevano a decidere estemporaneamente una volta arrivati nei territori del vino. E’ proprio su questo elemento che l’alleanza pubblico-privato, con l’utilizzo dei portali regionali, potrebbe essere determinante al fine di aumentare la visibilità e l’accesso ai luoghi di produzione.
Contestualmente alla prenotazione il wine lover inizia a ricevere le raccomandazioni che ormai suonano come un ritornello ben noto: indossare la mascherina, mantenere le distanze dalle persone non appartenenti al proprio nucleo familiare, lavarsi e igienizzarsi le mani con frequenza …..
Raccomandazioni che il turista troverà anche all’arrivo nell’azienda di produzione enologica. E’ infatti necessario guidarlo secondo un percorso che esclude le parti produttive della cantina e lo indirizza verso il punto di accoglienza con cartelli e distanziatori. Prima di incontrare il personale aziendale troverà altre infografiche e gli igienizzanti per le mani come ormai è abituato a incontrare ovunque. E’ importante che la cantina registri i visitatori (con data e orario) in modo da poterli rintracciare nel caso sia necessario segnalare loro un episodio di contagio. Ovviamente, questa documentazione è soggetta alle stesse norme sulla privacy di qualunque archivio di nomi presente in azienda. 

Il turismo enogastronomico sorpassa l’arte

Nel 2017 il turismo enogastronomico in Italia raddoppia il business e segna 12 miliardi di Euro e 110 milioni di presenze. Ministro Centinaio vai avanti

turismo enogastronomico

turismo enogastronomico- Montalcino-Casanova-di-Neri

Di Donatella Cinelli Colombini

Il 57% dei turisti stranieri ha scelto di venire in Italia nel 2017 mosso dal desiderio di scoprire e gustare i sapori autentici del nostro Paese ma anche vedere i luoghi di produzione.
Dei numeri da capogiro per un segmento che, fino a pochi anni fa, veniva guardato dall’alto in basso dai direttori dei musei e gli organizzatori delle mostre. Invece è arrivato il sorpasso e la prosaica accoppiata cibo-vino ha superato la cultura e i monumenti come calamita turistica specialmente per i visitatori più danarosi.
Al Castello di Grinzane Cavour il primo Food & Wine Tourism Forum ha fatto il punto sulla capacità di attrazione di tutto quello che è buono e tipico: cucina, salumi formaggi … e naturalmente vini. Il risultato è il sorpasso: i piaceri della gola battono quelli della cultura. L’enogastronomia da sola muove 1 turista su 4 cioè il 22,3% degli italiani e il 29,9% degli stranieri.

Turismo-enogastronomico-Sasicaia-Mester-class

Turismo-enogastronomico-Sasicaia-Mester-class

Rispetto al 2010 è un salto in avanti enorme. In solo sette anni il giro d’affari enoturistico è passato da 2,5 miliardi di Euro a 12. Da 18 milioni di presenze (cioè di pernottamenti) siamo arrivati, nel 2017, a 110 milioni. Anche l’incidenza sulla spesa totale dei turisti è cambiata: era il 7,6% ed è arrivata al 15,1% dei consumi e dello shopping.
A questo punto i prodotti agricoli trasformati come vini, conserve, insaccati, formaggi …prodotti da forno e piatti di cucina tipica non potranno più essere tenuti nel sottoscala dell’offerta turistica .