Alessandro Grazi da Siena pittore sublime
Alessandro Grazi pittore locale con sensibilità globale. Un poeta che vola alto sulle contraddizioni del nostro tempo e le urla con uno stile tutto suo
Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello, Casato Prime Donne
La mostra “Delizia istintiva” organizzata dal Comune di Siena con le opere di Alessandro Grazi mostra l’ultima stagione stilistica di questo grandissimo artista. Alessandro Grazi pittore locale di sensibilità globale. Si perché Alessandro è autoctono senese cioè è radicato nella terra di Siena ma vola alto sulle pene, la rabbia, le paure, le contraddizioni e le speranze del terzo millennio. E’ un poeta col pennello, un interprete del mondo contemporaneo con stile originale e un messaggio che graffia.
Ecco V(U)OTA che parte dalla scheda elettorale per riassume il sentimento generale verso una politica che tira fuori dall’urna solo una costosissima ma inutile messa in scena. Ecco il “distrattatore” che richiama l’attenzione su cose futili mentre i veri problemi vengano serrati in una specie di tenaglia nera. Poi c’è l’attrazione fatale verso il Black Hole il buco nero verso cui spinge la civiltà industriale; una corsa verso il niente che distrugge la sessualità degli esseri umani e li mette in un labirinto in cui è difficile orizzontarsi.
In queste opere c’è la nostra società liquida, instabile, mutante. Insieme c’è il timbro senese di colori intensi come smalti che richiamano il rosso di Sassetta, l’azzurro di Duccio di Buoninsegna, le linee taglienti di Pietro Lorenzetti. Insomma sotto le tele ti aspetteresti di leggere <<Alessandro Grazi de Senis Pinxit AD. MMXVII>> come facevano i pittori locali sette secoli fa. L’attuale fase stilistica di Grazi è meno colorata e più concettuale rispetto a quelle precedenti anche se la sua eccellente capacità di disegnatore viene fuori ogni volta che le necessità espressive lo richiedono.