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Sara Gama, facci sognare!!!!

Sara Gama, capitana della squadra italiana ai mondiali di calcio femminile e esempio di una nuova femminilità aperta sul mondo, anticonformista e vincente

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L’ho conosciuta nel settembre scorso quando è venuta per ricevere il Premio Casato Prime Donne 2018 e da quel momento ho iniziato a seguire le sue imprese sportive. Ha vinto il campionato italiano con la Juventus e, fra lo sbalordimento generale, l’incontro fra la sua squadra e la Fiorentina ha riempito lo stadio. Mai vista tanta gente per il calcio femminile!

#RAGAZZEMONDIALI

Poi i mondiali a Parigi ed eccola al centro della foto che presenta la squadra nazionale e contiene la scritta “ Siamo quello che sognavamo #RAGAZZEMONDIALI”. Come dire viviamo il sogno che diventa realtà. Sara Gama mostra un viso serio diverso dal sorriso che la caratterizza di solito e forse rispecchia quanto è stato duro concretizzare il suo sogno.

Figlia di padre congolese e madre italiana, laureata in lingue. Ha un passato a Parigi come giocatrice del Paris Saint Jermain e un probabile futuro fra i manager del suo club e della federazione, perché la ragazza oltre che forza fisica e visione di gioco, ha anche un’intelligenza non comune e una notevole dialettica. E’ smart nella vita come nel campo di gioco.

Parigi-mondiali-calcio-femminile

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SARA GAMA FONTE DI ISPIRAZIONE PER LE GIOVANI GENERAZIONI

Un esempio di integrazione riuscita: nel 2018, in occasione della giornata internazionale della Donna, Sara Gama è stata scelta da Mattel, unica italiana, fra le 17 personalità femminili internazionali <<che hanno saputo diventare fonte di ispirazione per le generazioni di ragazze del futuro>> per lo stesso motivo esiste una bambola Barbie a sua immagine.

SARA GAMA CAPITANA DELLA NAZIONALE DI CALCIO FEMMINILE

Nel nostro incontro le ho chiesto <<come mai voi donne siete riuscite a selezionarvi per i mondiali e i maschi no?>> ma lei si smarca subito con il suo dolce accento triestino <<non mi piace fare paragoni, la situazione è molto diversa, ma andare ai mondiali sarà un’avventura bellissima>>.

Cantine aperte nel segno di Leonardo da Vinci

Cantine aperte 2019, al Casato Prime Donne, propone un percorso a lume di candela con musiche, cibi dell’epoca di Leonardo e grandi Brunello e Chianti

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Cantine-aperte-2019-Casato-Prime-Donne

Nella cantina del Casato Prime Donne illuminata dai candelieri ascoltando le musiche del tardo Quattrocento con un calice di Brunello in mano e qualche cibo rinascimentale. Donatella Cinelli Colombini ha voluto dedicare Cantine aperte 2019, nella sua azienda di Montalcino, al genio toscano Leonardo da Vinci di cui ricorrono i cinquecento anni dalla morte.
Leonardo possedeva una vigna a Milano poco lontano da Santa Maria delle Grazie dove dipinse il Cenacolo. Nel 1515 scrisse le regole per la corretta produzione enologica e attribuiva al vino un ruolo quasi spirituale “Il vino, il divino licore dell’uva” . A Leonardo si attribuiscono l’ideazione del decanter e del ricolmatore per impedire il contatto fra l’aria e il vino delle botti.

PROGRAMMA DI CANTINE APERTE

<<L’itinerario in cantina, a lume di candela gustando grandi vini, musiche e semplici cibi di ispirazione rinascimentale sarà divertente anche se

Cantine-aperte-2019-CasatoPrimeDonne-Montalcino

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è costruito su solide basi culturali >> dice Violante Gardini, la Cinellicolombini Jr che guida il Movimento del turismo del vino della Toscana e organizza la giornata dell’enoturismo in tutta la regione.
Visite guidate alle 11, 13, 15 e 17 da prenotare in anticipo  al numero 0577 849421 (18€ a persona per le 4 visite guidate e visite informali con piccolo assaggio dalle 11 alle 18).  All’ingresso i visitatori riceveranno un calice di cristallo e la richiesta di silenziare i telefoni per godersi le sensazioni auditive, visive, olfattive e gustative che rimandano a un passato lontano. Prima sosta nella tinaia per immergersi nell’atmosfera medioevale di Montalcino con immagini suoni e musiche assaggiando Chianti Superiore accompagnato da pane fatto in casa condito con olio 2018.

Il mio “vicino” miliardario Alejandro Bulgheroni

E’ uno dei mille uomini più ricchi del mondo, petroliere, possiede vigne in Argentina, Uruguay, a Bordeaux e in Toscana davanti alle mie a Poggio Landi

Alejandro-Bulgheroni-Poggio-Landi-Montalcino-cantina-Belvedere

Alejandro-Bulgheroni-Poggio-Landi-Montalcino-cantina-Belvedere

Di Donatella Cinelli Colombini

E’ il secondo uomo più ricco dell’Argentina e il 715° più ricco del mondo nelle classifiche Forbes. Un patrimonio personale di 3,1 miliardi di Dollari che supera il PIL di molti piccoli stati. Ha 75 anni ma non li dimostra. E’ piccolo, magro, un bel volto con un sorriso aperto e gli occhi sempre vigili, padre bergamasco, una laurea in ingegneria industrale, sette figli e una giovane moglie deliziosa Bettina che, tuttavia, dopo il matrimonio, gli ha fatto smettere di bere vino.
E’ pieno di energia, ha iniziato a lavorare a 22 anni, affiancando il padre, e poi non ha mai smesso.

Alejandro Bulgheroni miliardario produttore di vino

Alejandro Bulgheroni ha una parte delle sue vigne di Montalcino davanti alle mie del Casato Prime Donne ma io non l’ho mai incontrato fra i filari, benchè lui sia venuto li almeno una volta. L’ho conosciuto all’inaugurazione della sua cantina che è stata battezzata Belvedere per lo spettacolare

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Poggio-Landi-Montalcino-cantina-Belvedere

panorama intorno. Una vista mozzafiato nel vero senso della parola con dolci colline di un verde primaverile che danno un’impressione quasi subacquea.

Alejandro Bulgheroni appariva rilassato e felice per l’inaugurazione anche se, a causa della vita frenetica che conduce, la sua familiarità con il luogo era evidentemente molto diversa da quella di un normale produttore con la sua cantina. Per lui il vino è un amore recente, come ha detto ad Alessandro Regoli di Wine News << un percorso iniziato in Uruguay nel 2006-2007, quando ho conosciuto l’enologo toscano Alberto Antonini, che ha fatto crescere in me prima l’interesse e poi la passione>>. Adesso Bulgheroni ha vigneti in Argentina, Uruguay e in Francia a Bordeaux. In Toscana possiede 330 ettari di vigna a Dievole nel Chianti Classico, Poggio Landi a Montalcino e nelle Tenuta le Colonne e Tenuta Meraviglia a Bolgheri per le quali sta costruendo una spettacolare cantina in un’antica cava di pietra abbandonata. 15 milioni di Euro di investimento, in quest’ultima impresa, che si aggiungono ai 120 già spesi nelle tenute esistenti e la promessa di nuove acquisizioni nei prossimi 5 anni <<poi vedremo>> ha detto Bulgheroni.

Dal 25 aprile al I° maggio nella campagna toscana

Nel ponte di primavera 25 aprile – I° maggio la Fattoria del Colle diventa una wine destination e offre soggiorni “di vini” con pranzi, viste e assaggi

25 aprile-I° maggio alla Fattoria del Colle - Agriturismo in toscana

25 aprile-I° maggio alla Fattoria del Colle – Agriturismo in Toscana

Nel più lungo ponte di primavera la Fattoria del Colle aspetta gli amanti della natura e dei grandi vini per offrire loro delle esperienze emozionanti con il Brunello e nelle cantine.

25 aprile -I° maggio alla Fattoria del Colle

Nell’angolo più intatto e panoramico della Toscana, la Fattoria del Colle costituisce un “unicum”, un luogo sospeso nel tempo che Donatella Cinelli Colombini ha consacrato alla memoria: appartamenti arredati con veri mobili di antiquariato locale, orto con 80 varietà di essenze, ricette delle nonne nel ristorante, vigneti coltivati a mano e in modo biologico, parchi e giardini piantati dagli antenati … Ogni cosa – dai grandi vini al semplicissimo formaggio fresco – viene raccontato, toccato, annusato, assaggiato nel corso di esperienze in cui i turisti giocando, entrano in una storia millenaria.

Fattoria del Colle Wine Destination con animazioni permanenti

Fattoria del Colle cantina

Fattoria del Colle cantina

Ogni giorno c’è il programma della “Wine Destination” che comprende una lezione di cucina tipica che insegna a preparare la panzanella e il raviggiolo (ore 11) due degustazioni itineranti lungo itinerari che tocca le sale storiche della villa, la cantina, l’orto e la cappella cinquecentesca (ore 12), i vigneti e la cantina (ore 15). Il pranzo diventa un’esperienza del territorio con 8 salumi oppure 8 formaggi tipici che associano i sapori con le loro storie. Nel pomeriggio la degustazione verticale di 3 Brunello (ore 17) seguita qualche ora dopo dall’aperitivo.

Diventare enologi per un giorno

Un programma intenso e stimolante che domenica 28 e martedì 30 aprile ha un’eccellente alternativa: nel pomeriggio alle 17, nella cantina storica della fattoria del Colle, i turisti diventeranno “piccoli enologi” e produrranno il loro vino Supertuscan imparando a tagliare Sangiovese, Merlot e Sagrantino in purezza per ottenere quello del loro cuore, da tappare e etichettare per portarlo a casa come ricordo di un’esperienza che insegna molto sulla ricerca delle armonie gustative nei grandi vini rossi toscani. Sembra un gioco divertente ma in realtà è un modo per conoscere sé stessi, i propri gusti e i caratteri del vino.

Decreto Ministeriale sull’enoturismo: regole e commenti

Simbolo delle cantine turistiche, apertura obbligatoria, sistema di prenotazione, formazione per gli addetti, ecco il Decreto Ministeriale dell’enoturismo del Ministro Centinaio

standard minimi dell'accoglienza in cantina Donatella Cinelli Colombini - cantina storica - Fattoria del Colle

standard minimi dell’accoglienza in cantina Donatella Cinelli Colombini – cantina storica – Fattoria del Colle

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne 

Il Decreto del Ministero dell’Agricoltura sugli standard minimi dell’accoglienza turistica in cantina è stato discusso per mesi anche nella scorsa legislatura. Non contiene agevolazioni ma solo qualche regola poco stringente. La sola grande novità introdotta da Gianmarco Centinaio è il simbolo nazionale “cantine turistiche” che, i ben informati, dicono essere stato oggetto di uno scontro con le Regioni. Bravo Ministro! Questo il logo uguale in tutta Italia è il primo passo verso l’introduzione di un simbolo nella segnaletica stradale, qualcosa che le cantine chiedono con forza e che può dare un’aiuto enorme alle wine destination rendendole visibili .

Nell’insieme tuttavia il decreto delude le attese delle 20.000 cantine turistiche che volevano un innalzamento degli standard di accoglienza anche per alzare la soglia rispetto a chi si improvvisa.  C’è chi sta sul pezzo e cercherà di ottenere di più nel futuro: il Movimento Turismo del Vino e l’Unione Italiana Vini che hanno seguito lo sviluppo normativo dell’enoturismo con tenacia  e continueranno a farlo.

Quattro articoli di cui il primo serve a precisare il collegamento con la Legge Finanziaria 2018 (27 dicembre 2017, n° 205 art.1 com 504) che, nel dare un inquadramento amministrativo e fiscale alle attività enoturistiche delle cantine prevedeva appunto la pubblicazione di un decreto sui requisiti dell’accoglienza, la formazione degli addetti, la cartellonistica e la creazione di una cabina di regia nazionale.

standard minimi dell'accoglienza in cantina- Casato Prime Donne- Montalcino

standard minimi dell’accoglienza in cantina- Casato Prime Donne- Montalcino

Il periodo elettorale  in cui è avvenuta la gestazione del decreto e forse il tentativo di arrivare sulla Gazzetta Ufficiale prima del cambio di Governo hanno fortemente condizionato il testo, limitandolo alle norme “senza spese”, cioè a quelle che non configurano la necessità di investimenti. Cancellati dunque la creazione di un osservatorio e di un portale web che avrebbero dato spessore all’azione pubblica sul turismo del vino. Cancellate anche le norme sulla cartellonistica, altro grande problema delle cantine aperte al pubblico. Defiscalizzare i cartelli o aumentarne il numero oltre i due incroci attualmente autorizzati, è apparso troppo complicato e troppo oneroso.

Nonostante questa partenza veloce, il Decreto non fu approvato nella scorsa legislatura e arrivò sul tavolo del nuovo Ministro Gianmarco Centinaio che l’ha migliorato nei limiti in cui poteva operare su qualcosa di già confezionato.

Ecco che, nel decreto, l’unico accenno ad azioni di marketing è proprio in fondo e appare piccolissimo in rapporto a quello che fanno in Francia, Germania o Spagna.  << Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in collaborazione con i Comuni che ricevono la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, possono altresì istituire, provvedendo con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, elenchi regionali degli operatori che svolgono attività enoturistiche>>.

Brunello e Orcia alle Anteprime di Toscana 2019

Alex Zanardi, eroe moderno dello sport e testimonial del Brunello. Una percentuale del  44% di donne fra i consumatori di Brunello. Orcia Doc e foglia tonda sono il nuovo che interessa.

Alex-Zanardi-Barbara-Latini-Donatella-CinelliColombini-Benvenuto-Brunello-2019

Alex-Zanardi-Barbara-Latini-Donatella-CinelliColombini-Benvenuto-Brunello-2019

Di Donatella Cinelli Colombini

La cosa più bella è stato il messaggio che Alex Zanardi ha scritto sul bordo di una delle 4 stelle assegnate all’annata 2018. Stelle che, sono certa, si riveleranno troppo poche per una vendemmia che ha sfidato le previsioni metereologiche avverse e ha premiato i più coraggiosi vignaioli di Montalcino con un vino sorprendente. Una vendemmia che tuttavia corrisponde alla frase di Zanardi: <<Forse il segreto della vita è tutto qui: ancor più che di risultati occorre riempirla di grandi tentativi per fare le cose che amiamo al meglio delle nostre capacità>>. Ecco il segreto del Brunello: il coraggio di chi accetta le sfide.

DOC ORCIA +241% SENTIMENT ON LINE

Un coraggio che adesso sta premiando anche la DOC Orcia. Per la giovane rampantissima denominazione Orcia la manifestazione 2019 è iniziata a Firenze nella Fortezza da Basso, dove la Regione Toscana organizza PrimAnteprima, riservata alle piccole DOC. In concomitanza si stava svolgendo Buy Wine, un borsino con buyer provenienti da 44 Paesi esteri in cui si incrociano

Anteprime-di-Toscana-i-Consorzi-Doc-Orcia-Donatella-CinelliColombini

Anteprime-di-Toscana-i-Consorzi-Doc-Orcia-Donatella-CinelliColombini

domanda e offerta con 6-8 incontri prefissati. Negli anni Buy Wine ha dato sbocchi commerciali a tante piccole cantine e per questo ha più richieste che posti disponibili, ma <<anche quest’anno 80 cantine sono rimaste fuori>> ha detto l’Assessore Marco Remaschi promettendo un allargamento per l’edizione futura.
Per noi dell’Orcia PrimAnteprima è stata un successo: un grande interesse dei giornalisti che hanno passato ore intere ad assaggiare le 30 etichette presenti concludendo con un giudizio decisamente positivo. Non c’è dubbio, il nuovo attrae. E anche i dati sui navigatori internet mostrano interesse verso l’Orcia con un brillantissimo 82% nel sentiment e un + 241% come tasso di crescita fra il 2017 e il 2018. La cosa più spettacolare sono i contenuti digitali che sono il 2% del totale come il grande Chianti Classico. Crescono anche gli articoli nei canali tradizionali e, quasi all’improvviso, arrivano due giornalisti esteri in visita: la giapponese Mayumi Nakagawara e lo statunitense Michael Apstein.

Weekend dedicati al benessere e ai grandi vini in Toscana

Nella fattoria del Colle, nella Toscana nobile e antica, weekend dedicati al Brunello e ai grandi vini rossi, oppure al benessere di-vino e ai peccati di gola

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

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Di Donatella Cinelli Colombini

Weekend great wines e Wellness weekend. Questo è il nome di due proposte che arrivano dalla Toscana famosa per i grandi vini rossi, i panorami, le tradizioni conservate con amore.

WEEKEND GRANDI VINI

Tre giorni, due notti, due visite in cantina e una in vigna, 3 assaggi guidati con Brunello, Chianti Classico, Chianti e Vino Nobile, due cene degustazione, una master class e per scoprire il sangiovese e le maggiori DOCG della Toscana
Pernottamento in camera doppia con bagno e prima colazione

WEEKEND WELLNESS DI-VINO

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

Weekend di due notti, percorso benessere con trattamenti bionaturali, visita della villa cinquecentesca e della cantina, piccola lezione di cucina, due cene degustazione con abbinamenti.
Pernottamento in camera doppia con bagno e prima colazione

Per leggere il programma dettagliato e prenotare clicca qui.
Due proposte che fanno vivere dei fine settimana intensi per rigenerarsi e emozionarsi scoprendo i segreti dei grandi vini rossi e della meravigliosa campagna toscana. Un’esperienza da condividere con nuovi amici che hanno le stesse passioni e la stessa voglia di emozionarsi con sapori e tradizioni senza tempo, farsi coccolare e concedersi qualche strappo alla dieta.
Abiti casual e soprattutto scarpe da campagna. Qualche cosa di più elegante ma comodo per la sera. Non dimenticare il costume da bagno e la macchina fotografica.

Un grande Brunello 2013 riserva Casato Prime Donne

2013 annata partita in sordina ha poi convinto gli esperti e i consumatori di tutto il mondo e con il Brunello riserva punta ai vertici delle classifiche

Vendemmia 2013 cane Annibale

Vendemmia 2013 cane Annibale

Era già successo in passato con il 2009 che superò le aspettative diventando una delle annate cult del Brunello.
Il 2013 fu un’annata con inverno piovoso e estate fresca, un clima tipico dei Brunello più longevi e importanti. Poco dopo la vendemmia il vino non appariva così strepitoso ma dopo la maturazione in botte ha rivelato la sua straordinaria eleganza.

LE STELLE DEL BRUNELLO

Per capire ciò che è successo permettetemi di raccontarvi come nascono le stelle del Brunello. Nel lontano passato la valutazione delle vendemmie era fatta dai giornalisti specializzati ma nel 1992 il Consorzio del Brunello decise di effettuarla direttamente con criteri rigorosi e obiettivi. Da quel momento, ogni anno chiede, a tutte le cantine di Montalcino, il vino appena nato, lo fa analizzare e quindi lo sottopone al giudizio di un comitato tecnico composto dai migliori enologi. Il loro rating è espresso in stelle: 1 stella per le vendemmie cattive 5 stelle per quelle ottime. Durante l’anteprima del Brunello, alla metà di febbraio di ogni anno, il presidente del Consorzio rivela il numero delle stelle attribuite alla vendemmia appena avvenuta, un giudizio che compare anche sulla mattonella affissa, ogni anno all’esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino e sul muro della tinaia della nostra cantina del Casato Prime Donne.

 

Vendemmia-2013-Brunello-riserva-tavolo-di-cernita

Vendemmia-2013-Brunello-riserva-tavolo-di-cernita

La valutazione è stata oggetto di critiche negli anni recenti: le vendemmie che ottengono il giudizio massimo è aumentato enormemente con il cambiamento del clima ma soprattutto alcune annate, dopo la maturazione in botte, rivelano qualità nettamente superiori alle aspettative.
E’ il caso della 2013 che ha inizialmente ottenne solo 4 stelle ma dopo la maturazione in botte, è stata giudicata, dai migliori assaggiatori, superiore alla 2012 che aveva avuto un giudizio superiore.

 

I migliori Champagne, le tendenze e i prezzi

Giudizi, prezzi e stili dei migliori Champagne dal pannel del Master of Wine Patrick Schmitt. 200 assaggi alla cieca e tante sorprese

Migliori-Champagne-Perrier-Jouët-Blason-Rosé

Migliori-Champagne-Perrier-Jouët-Blason-Rosé

di Donatella Cinelli Colombini, Toscana, Montalcino, Casato Prime Donne

Assaggio di 200 campioni in un solo giorno, rigorosamente alla cieca perché << Or, to put it more bluntly, those who give in to label snobbery could be missing out on some of the best value sparkling wines in the world>> in parole povere, lo snobismo dell’etichetta, potrebbe far perdere alcune fra le migliori bollicine del mondo dice Patrick Schmitt MW.

Lo Champagne master ha fatto emergere la qualità delle cantine cooperative a fianco dei nomi più celebrati: 97 punti su 100 all’Egérie 2006 della cooperativa Pannier, che è stata applaudita per la sua meravigliosa combinazione di sapori complementari, dal limone e miele, al pane tostato e noci alla griglia, insieme ad un piacevole e lungo finale fresco. Costa il doppio del Dom Pérignon e quindi, anche se è caro, vale totalmente il suo prezzo.

Ottima valutazione anche per Piper-Heidsieck, dello stesso gruppo EPI che

Champagne-Piper-Heidsieck-Essentiel

Champagne-Piper-Heidsieck-Essentiel

possiede Biondi Santi nella zona del Brunello. I loro Champagne hanno brillato nelle categorie Brut, Extra Brut e soprattutto rosato con la cuvée 1998 Rare, disponibile oggi solo in magnum, con un prezzo al dettaglio di 422€, che ha letteralmente entusiasmato i giudici ed ha ottenuto 98 punti.

E’ proprio il rosato con il suo innalzamento qualitativo la tendenza più forte emersa dallo Champagne Master.

Di seguito gli Champagne Master, cioè i migliori e quelli giudicati con medaglia d’oro. Chi volesse l’intera classifica per fare gli shopping natalizi con il migliore rapporto qualità prezzo può trovarla in The Drinks Business

2018 finisce, inizia un 2019 pieno di promesse, auguri!

Decisamente un anno diverso dagli altri. Il 2018 sarà nei miei ricordi per le vertigini, i viaggi, i successi, gli anniversari e gli amici che sono morti

Bordeaux-Donatella-Cinelli-Colombini

2018-Bordeaux-Donatella-Cinelli-Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Auguri per un bellissimo 2019 pieno di affetto e di belle realizzazioni.

Qui vi racconto il mio 2018. Era iniziato alla grande con due eventi delle Donne del Vino a Roma, alla Camera dei Deputati e a Firenze in Palazzo Vecchio.

2018 DONNE DEL VINO

La celebrazione dei 30 anni dell’associazione sono proseguiti a Vinitaly e sono finiti a Matera con la prima convention internazionale del vino al femminile. Esperienza quest’ultima che ha reso consapevoli, noi Donne del Vino italiane, di essere l’organizzazione più grande e organizzata del mondo. Quella che realizza iniziative più importanti come le due degustazioni con Ian D’Agata a Verona e Barolo, che hanno acceso i riflettori sui vigneti storici italiani e la necessità di preservarli per produrre vini di complessità e personalità ineguagliabili. Il 2018 è stato anche l’anno della guida D-News – storie di donne e di vini da amare – realizzata da Repubblica e del periodico D-News supplemento del Corriere del Vino. Un anno vissuto alla grande, che è stato

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2018-VINITALY-2018-GUIDA-D-WINE-REPUBBLICA

funestato da un episodio tragico: l’assassinio di Donatella Briosi uccisa dall’ex marito il 13 giugno. Il suo femminicidio che ha segnato tutta l’attività associativa. Ecco che il Premio Personaggio dell’anno 2018 è andato a Matilde D’Errico giornalista RAI da sempre impegnata a contrastare la violenza sulle donne e sono stati raccolti 16.000€ poi donati a due associazioni del Friuli VG particolarmente attive nel contrasto ai femminicidi.

2018 TOSCANA LOVERS, FATTORIA DEL COLLE, CASATO PRIME DONNE

Anche in azienda è stato un anno importante con l’apertura del terzo negozio

Donne-del-vino-30-anni-festa-a-Firenze-Massimo Giletti

2018-Donne-del-vino-30-anni-festa-a-Firenze-Massimo Giletti

Toscana Lovers – boutique del miglior artigianato toscano – a Cortona e la ricostruzione dell’antico Fienile. Il primo, con un’autentica corsa con il tempo, è stato aperto a Pasqua. Il secondo nonostante un attentissimo coordinamento del cantiere era pronto solo il 22 ottobre a stagione turistica finita, perché l’Enel ha impiegato sei mesi a erogarci l’energia elettrica. Intanto nasceva l’orto antico con 80 varietà vegetali rare e il giardino delle tartarughe di terra. Ora la fattoria del Colle è diventata una wine destination, la prima in Italia con 5 attività di animazione permanenti per tutta la stagione turistica. Il Casato Prime Donne, a Montalcino, continua l’avvicendamento dei vigneti e, da quest’anno, può contare sui consigli degli agronomi per vigneto forse più famosi del mondo: Claude e Lydia Bourguignon, gli stessi che seguono i vigneti di Romanée Conti.
La vendemmia è stata qualitativamente eccellente anche se scarsetta e promette vini longevi e di grande finezza. Il settore commerciale ha toccato un nuovo obiettivo: esportiamo in 39 Paesi esteri. Questo ha significato una moltiplicazione dei viaggi miei e di Violante.

I° Rapporto sul Turismo Enogastronomico

Roberta Garibaldi classifica i turisti enogastronomici: autentico, eclettico, locale, social, innovativo, budget, avventuroso, gourmet … e tu come sei?

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Turismo-enogastronomico-Casato-Prime-Donne-Montalcino

Di Donatella Cinelli Colombini

Roberta Garibaldi, maggiore esperta italiana di turismo enogastronomico è venuta a trovarmi in agosto. Sorridente, abbronzata, indossava una grande gonna con strascico e manifestava un’enorme curiosità per la Toscana con le sue campagne brulicanti di turisti. Oltre a farle vedere le mie due cantine – Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle – l’ho portata a una cena con concerto lirico di Solobelcanto da Vitis Vinifera enoteca di Montisi. Una zingarata che credo le sia molto piaciuta.

Roberta Garibaldi, professoressa all’Università di Bergamo, ha recentemente pubblicato il “Primo rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2018” in cui raccoglie le sue ultime indagini. Va detto che questo segmento del turismo cresce come un fiume in piena ma, per trasformarsi in sviluppo e posti di lavoro, andrebbe gestito. Il primo passo in questa

Turismo-enogastronomico-Roberta-Garibald

Turismo-enogastronomico-Roberta-Garibaldi

direzione è un’analisi puntuale e diffusa come quella della Garibaldi. Qui di seguito i punti più nuovi e interessanti.
Il 30% degli italiani ha fatto un viaggio enogastronomico negli ultimi 3 anni ma è la Cina il Paese più attratto dagli itinerari golosi.

Equilibrio biologico nelle vigne anche fra gli insetti

Ricreare l’equilibrio naturale nei vigneti, distrutto da un Novecento fiducioso nei fitofarmaci, passa attraverso l’equilibrio fra gli insetti che vi abitano

Equilibrio-biologico-nei-vigneti-Andrea-Lucchi

Equilibrio-biologico-nei-vigneti-Andrea-Lucchi

Di Donatella Cinelli Colombini

La natura non riesce a fare tutto da sola, come chi ha preso moltissime medicine e per ritrovare la forma fisica deve aiutarsi con sole, mare, fermenti lattici, vitamine, esercizio fisico e massaggi.
La cosa importante è usare rimedi naturali e puntare a ricostituire un equilibrio biologico.
Un esempio è il “mal dell’esca” un complesso di funghi che seccano la vite in pochissimi giorni. Quest’anno il caldo e le piogge frequenti hanno creato le condizioni favorevoli perché decimasse le viti. Per anni abbiamo cercato una soluzione per poi capire che l’unico modo per mantenere l’integrità della vigna è quello più naturale e indolore: ripartire dalle radici cioè dalla parte sotto l’innesto non toccata dalla malattia.
Altri rimedi naturali sono la confusione sessuale contro la tignoletta e i predatori contro i ragnetti gialli. Questi insetti vengono venduti dalle biofabbriche e pian piano diventano stanziali nel vigneto dove trovano ragnetti da mangiare. Ma si può fare di più ….
La logica di reagire ai problemi

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Angelo-Gaja-CaMarcanda-insegna-l’equilibrio-biologico-nel-vigneto

sanitari della vite ricostruendo l’equilibrio biologico è qualcosa di nuovo nella gestione agronomica e, Università, come quella di Pisa, sono grandi alleate in questo percorso. In pratica l’uso dei fitofarmaci, rompendo l’equilibrio creato nei secoli, ha innescato una situazione di dipendenza dalla chimica perché la natura, soppressi gli antagonisti biologici, non riusciva più a difendersi da sola. Il portabandiera della nuova “alleanza biologica” fra ricerca e vignaioli è il Professore di entomologia Andrea Lucchi. L’ho ascoltato a un convegno promosso dall’Azienda Col d’Orcia presso Ocra a Montalcino e mi ha convinto. Il suo dipartimento ha creato un “extension service” che aiuta azienda del calibro di Gaja Ca Marcanda, Guado al Tasso di Antinori e Ornellaia di Frescobaldi.

Vigneti urbani: viti antiche per i wine lover moderni

I vigneti urbani: iniziano ad essere un’attrazione turistica e il luogo di esperienze emozionanti per i wine lovers specialmente in vendemmia

Vigneti-urbani-Siena-Senarum-Vinea

Vigneti-urbani-Siena-Senarum-Vinea

Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello, Casato Prime Donne

Firmata a Torino la carta di intenti che collega i vigneti urbani più belli. L’obiettivo è di mettere in comune le esperienze e puntare sulla trasformazione di queste reliquie del passato in luoghi di cultura enologica e di esperienze partecipate, dedicate ai wine lovers, ma anche agli studenti e a tutti coloro che vogliono riavvicinarsi alla natura e ai ritmi millenari della coltivazione agricola. Tutela e cultura come direttrici di marcia e la Vigna reale della Villa della regina di Torino come capofila. La firma è avvenuta durante

Vigneti-urbani-Vigna-della-Regina-Torino

Vigneti-urbani-Vigna-della-Regina-Torino

Torino-grapes (19-21 ottobre): la vendemmia della capitale piemontese che riscuote un crescente successo. Creare un network dei vigneti urbani è meno facile di quello che sembra perché gran parte di queste vigne, specialmente quelle legate alle case reali, hanno legami gestionali e commerciali con strutture private: Torino ha una sinergia con le Cantine Balbiano e l’associazione Amici di Villa della Regina, a Pompei esiste una partnership tra la Soprintendenza Speciale e l’Azienda Mastroberardino, Siena ha un progetto interdisciplinare che fa capo all’Università, la vigna di San Silvestro all’interno della Reggia di Caserta verrà gestita per 15 anni dalla Cantina Fontana di Benevento. Inoltre i vigneti urbani di Brescia e Napoli sono completamente privati, mentre quello di Venezia è gestito da un associazione di promozione sociale …

IOsonoDonatella Brunello di Montalcino DOCG 2013

IOsonoDonatella una selezione di 1.000 bottiglie creata da Donatella Cinelli Colombini per i wine lovers che, come lei, amano il Brunello di grande eleganza

IOsonoDonatella 2013 Brunello

IOsonoDonatella 2013 Brunello

2013 annata di Brunello partita in sordina con 4 stelle, che dopo la maturazione in botte si è rivelata strepitosa per complessità e finezza. Nella selezione IOsonoDonatella questi caratteri si manifestano con straordinaria eleganza. Si tratta infatti di un “fine wine” esclusivo adatto per regali e occasioni importanti che viene prodotto solo nelle migliori vendemmie e proviene interamente dal vigneto Ardita. Un appezzamento di viti di Sangiovese con un’estensione di circa due ettari dove il terreno è capace di donare una finezza superiore all’uva e al vino.

IOsonoDonatella-Brunello-2013

IOsonoDonatella-Brunello-2013

La selezione IOsonoDonatella è stata realizzata, per la prima volta con il Brunello 2010 quando Donatella Cinelli Colombini ha capito che il suo sogno di produrre un grandissimo Brunello era diventato realtà. Un progetto iniziato nel 1998 quando ricevette, dalla madre Francesca, il Casato Prime Donne sulla collina di Montalcino e iniziò a ristrutturare i vigneti e la cantina. Un sogno da vignaiola appassionata che anno dopo anno ha portato Donatella a ottenere riconoscimenti in tutto il mondo.