Il ruggito del topolino Montisi comune di Montalcino
La nuova frazione di Montalcino, Montisi prende lo slancio e si racconta in un sito: arte, tartufo, clavicembali, giostre, canto lirico, olio e vino Orcia
Di Donatella Cinelli Colombini, agriturismo, Toscana, Fattoria del Colle
Alla faccia ci chi diceva che la fusione con Montalcino sarebbe servita solo agli abitanti di San Giovanni d’Asso e che questi ultimi sarebbero diventati una specie di “colonia” del territorio del Brunello. Invece adesso la nuova amministrazione comunale ha un affascinante e volenterosissimo vicesindaco di San Giovanni – Angelo Braconi-con una spiccata propensione per il marketing. E ora nasce un organo di informazione in italiano e inglese per dire a residenti e turisti quello che di bello e coinvolgente avviene in zona. Montisi è un topolino di 335 abitanti, ma ruggisce!!!
Per la verità la cosa più bella è lo spirito dei montisani, solidale, caloroso e pieno di voglia di fare … cioè di fare tutti insieme. Montisi è un autentico gioiello con il castellare percorso da stradine curve che salgono avvitandosi come una chiocciola fra i muri in pietra delle case. Era il castello dei Cacciaconti degli Scialenga, i feudatario contro i quali si ribellarono finchè furono attaccati e soggiogati da Simone Cacciaconti nel 1292 che entrò incendiando le case, uccidendo gli abitanti e depredando le fattorie. Un personaggio così odiato da venire ricordato ancora oggi nella Giostra di Simone (domenica più vicina al 5 agosto) istituita nel 1972 ispirandosi ai tornei cavallereschi del passato.