TREQUANDA E’ IN VAL D’ORCIA O IN VAL DI CHIANA?

TREQUANDA E’ IN VAL D’ORCIA O IN VAL DI CHIANA?

TREQUANDA E SAN GIOVANNI D’ASSO (MUNICIPIO DI MONTALCINO) DEVONO STARE NELL’AMBITO CULTURALE E PAESAGGISTICO A CUI APPARTENGONO CIOE’ LA VAL D’ORCIA

vasi di terracotta Petroio

Petroio Trequanda vasi di terracotta

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Sotto il profilo paesaggistico, economico, culturale e persino geomorfologico Trequanda fa parte della Val d’Orcia. Persino nel PIT il Piano del paesaggio redatto dalla Regione Toscana nel 2015, metteva Trequanda nell’interno dell’ambito 17 “Val d’Orcia e Val d’Asso” cioè diviso dall’ambito 15 “Piana di Arezzo e Val di Chiana” che ha infatti una storia, una geologia, un carattere produttivo diverso.

PAESAGGI E ECONOMIA DELLA VAL D’ORCIA E DELLA VAL DI CHIANA

La Val d’Orcia è caratterizzata da dolci colline coltivate in piccoli appezzamenti che fanno capo a poderi unifamiliari formando quello che viene chiamato “scacchiera”. E’ la zona traversata della Via Francigena e dai suoi rami collaterali con insediamenti medioevali pieni di opere d’arte.
La Val di Chiana è il bacino originario dei fiumi Arno e Tevere che in epoca romana era traversato dalla Via Cassia. Il progressivo impaludamento della valle portò allo spostamento sulle colline del percorso verso Roma. La bonifica della Val di Chiana ebbe vari tentativi, nel corso dei secoli e fu realizzata fra la fine del Settecento per volontà di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana per esser completato alla metà del secolo successivo. La Valdichiana tornò ad essere una pianura fertile con agricoltura ricca e venne costellata di case coloniche in mattoni dette leopoldine in onore del sovrano che aveva finalmente prosciugato la palude.
La Val di Chiana ha una vocazione economica industriale e di agricoltura intensiva. La Val d’Orcia ha una vocazione turistica e di agricoltura qualitativa.
L’adesione a questi modelli di sviluppo è evidente nelle agevolazioni per le imprese che, ad esempio, a Sinalunga vanno a vantaggio della piccola industria e a Trequanda dell’agricoltura.

SANT’ANNA IN CAMPRENA E PIENZA FRA VAL D’ORCIA E VAL DI CHIANA

A riprova della labilità degli attuali confini amministrativi, desidero ricordare che il Monastero di Sant’Anna in Camprena, reso celebre dal film “Il paziente inglese” originariamente faceva parte del comune di Pienza (Val d’Orcia) e ora è all’interno di quello di Trequanda (Val di Chiana).
Come Trequanda, anche Pienza è a cavallo di questi due territori e infatti la Regione Toscana l’ha inserita nell’ambito turistico Val di Chiana benchè Pienza sia fra i 5 comuni del Parco della Val ‘Orcia che dal 2004 sono riconosciuti dall’Unesco come parte del patrimonio dell’Umanità. Un progetto a cui Trequanda era stata chiamata a partecipare ma a cui non aderì per mancanza di risorse e non per scelta culturale.

L’AMBITO TURISTICO E LA STRADA DEL VINO NOBILE

A tutto questo va ad aggiungersi la confusione innescata dall’utilizzo della “Strada del Vino Nobile” nella gestione dell’ambito turistico della Val di Chiana. Anche in questo caso una scelta legata a motivi pratici ha creato problemi. Quello principale riguarda la percezione dei confini produttivi del vino Nobile di Montepulciano. A Trequanda come a Pienza viene prodotta la DOC Orcia e invece i turisti pensano siano zone iscritte nel Nobile di Montepulciano. Si tratta di una DOCG flagellata da problemi sul nome. Infatti la parola Montepulciano identifica sia la bellissima cittadina “Perla del Cinquecento” che il principale vitigno abruzzese, il Montepulciano d’Abruzzo. E’ un problema che dura da anni anche perché su grandi mercati come quello USA diventa difficile far capire la differenza di stile, origine e prezzo fra vini con nomi simili. I produttori del Vino Nobile hanno aggiunto la parola Toscana in etichetta ma non so se basta a chiarir le cose e quest’altra confusione, innescata dalla Strada del Vino, era meglio evitarla.

VAL D’ORCIA E VAL D’ASSO SONO DA CONSIDERARE COME UN SOLO TERRITORIO

In conclusione il mio sogno è vedere Trequanda e San Giovanni d’Asso, municipio di Montalcino, essere assimilati al Parco della Val d’Orcia secondo il principio dell’extension border che l’Unesco applica per tutelare i beni iscritti nel patrimonio dell’umanità dall’eventuale degrado delle zone contermini. Proprio sulla base di questo principio, nel 2021, fu costruito il documento di rifiuto di un impianto di smaltimento di materiali nucleari previsto nel Comune di Trequanda in un luogo vicinissimo a Pienza.
Per Trequanda e le sue due deliziose frazioni di Castelmuzio e Petroio un avvicinamento alla Val d’Orcia significherebbe una bella spinta verso il successo turistico e la preservazione dell’integrità del territorio a cui, nel 2018, è stato riconosciuto un valore speciale iscrivendolo, primo in Toscana, nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici.