
Quello che dovreste sapere su Robert Mondavi
Il coraggio delle grandi sfide e la difficoltà di gestire il successo in famiglia. L’ascesa e il declino della cantina che ha segnato il Novecento
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La maggior parte delle note di seguito provengono da un bellissimo articolo di WineSearcher che vi invito a leggere con attenzione perché vi commuoverà e vi farà riflettere.
E’ il ritratto di uno dei più grandi produttori di vino di tutti i tempi, una persona che ha cambiato il destino enologico di un’nazione intera: Robert Mondavi.
Non l’ho mai conosciuto ma ho incontrato il figlio Michael che mi è stato presentato da Ferdinando Frescobaldi. Ricordo una persona garbatissima che mi stupì per la sua piccola statura.
Forse anche Robert Mondavi, era di costituzione minuta, ma come produttore era un gigante. Un esempio per tutti specialmente per chi dice: non ho i soldi per….. non ho più l’età per …..
C’era una volta una famiglia marchigiana emigrata in Minnesota dove, nel 1908 nasce un bambino a cui viene imposto il nome di Robert Gerald. Il padre Cesare va poi a vivere in California dove compra la Charles Krug Winery dove lavorano i figli Robert e il più piccolo Peter.
Nel 1966 i due fratelli litigano al punto di prendersi a cazzotti e Robert se ne va sbattendo la porta. Robert Mondavi ha 53 anni, è senza un soldo e senza lavoro. Da questa crisi comincia la sua fortuna. “The up side of down” come sostiene Megan Mc Ardle, editorialista di Bloomberg View, secondo la quale lo sviluppo e l’innovazione nascono dalle sconfitte.
Da questo punto partono le 10 cose di Robert Mondavi che, secondo WineSearcher, tutti i produttori dovrebbero sapere
1) AMBIZIONE prima di lui il vino californiano era basato sui grandi volumi. E’ bastato che lui dichiarasse la sua intenzione di fare grandi vini che anche altri lo seguissero.
2) INCUBATORE DI TALENTI i suoi primi enologi Warren Winiarski, Mike Grgich, Zelma Long sono diventati tutti famosi.
3) SCEGLIERE IL MEGLIO i vigneti di Robert Mondavi sono in un punto meraviglioso sia dal punto di vista enologico che da quello turistico
4) PROVARE COSE DIVERSE nei vigneti Mondavi ci sono vitigni diversi, densità di impianto diverse, porta innesti diversi … e alcune vigne sono state piantate più volte cercando la giusta soluzione
5) OPUS ONE a soli 500 metri dall’azienda principale, nel 1979, Robert Mondavi creò con il Barone Philippe de Rothschild un’altra cantina per vini di altissima qualità. Ancora oggi le preziose bottiglie di Opus One portano in etichetta il profilo dei due creatori.
6) SINDROME DI RE LEAR benché Robert desiderasse la nascita di una dinastia del vino, il contrasto con il fratello che aveva caratterizzato la sua giovinezza, si manifestò poi fra i suoi figli Michael e Tim e fu all’origine dei guai. Nel 2004 la Mondavi Winery fu venduta alla Costellation Brands
7) IL FANTASMA DI ROBERT MONDAVI metà degli attuali dipendenti dell’azienda, dirigenti compresi, conoscevano Robert Mondavi personalmente e continuano a lavorare come se lui fosse ancora li. Robert è morto nel 2008.
8 ) NON E’ COME LA COCA COLA Sotto lo stesso brand Mondavi ci sono vini da 7 e da 100$. Dopo la vendita il brand ha tenuto ma la qualità no.
9) IL CAB E’ IL RE Mentre Robert Mondavi sperimentava vitigni diversi, oggi la produzione si è concentrata sul Cabernet con il chiaro sostegno di Robert Parker Jr
10) GRANDI BIANCHI attualmente i vini più interessanti della cantina sono bianchi. Il Fumé Blanc, ad esempio, a cui Robert Mondavi dette questo nome perché credeva che gli americani non avrebbero mai imparato a dire Sauvignon Blanc.