Produttori, puntate sulla formazione per vendere il vino
I corsi sul vino servono a spostare l’argomento principale dal prezzo all’ apprezzamento, insegnano il consumo responsabile soprattutto a ridurre la confusione
E’ infatti l’enorme numero di etichette, brand e denominazioni che confonde il consumatore e danneggia il commercio del vino. Un caos dove anche i wine lovers, a volte, si smarriscono.
Ecco che Richard Sagala MBA e presidente della scuola “In vino veritas” ha condotto un’indagine nel 2010 in Quebec fra chi aveva frequentato corsi sul vino per capire se tale formazione aveva lasciato effetti duraturi sul bagaglio informativo, il coinvolgimento e la percezione del vino. L’indagine è pubblicata su “Wine economics” (february 2013)e da esiti davvero incoraggianti
Sono stati somministrati questionari durante e dopo un corso di 15 ore diviso in cinque lezioni serali organizzate dal SAQ monopolio del Quebec che, oltra ad vere una funzione di regolatore del mercato, si impegna nella diffusione della cultura del vino.
E’ emerso che i risultati ci sono e sono duraturi. Il coinvolgimento sul vino cresce in tutti i partecipanti alla formazione,
sia nelle persone che avevano già una cultura enologica precedente che negli esordienti che hanno ricevuto le prime nozioni nel corso in questione. Dopo aver seguito le lezioni il vino è diventato una parte dello stile di vita dei soggetti intervistati che spendono di più e si dedicano all’assaggio con maggiore consapevolezza.
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini