Oscar Giannino critico sul Governo: troppe tasse e poco sviluppo
Ospiti di Confesercenti Siena Oscar Giannino, Andrea Cabrini, Ennio Doris e Marco Venturi scuotono la “città banca” Siena parlando di politica e economia
Di Chiara Nesi
Sembrava “Porta a porta” ma era il Teatro dei Rozzi di Siena e il padrone di casa non era Bruno Vespa la ma Confesercenti . Il dibattito però era degno del più seguito programma di attualità politica. Un talk show di altissimo livello con il direttore di “Class” CNBC Andrea Cabrini in veste di moderatore e fra gli ospiti Marco Venturi, Presidente Confesercenti, Ennio Doris Presidente della Banca Mediolanum, Alessandro Mugnaioli Assessore al Comune di Siena e Oscar Giannino, il più eccentrico e brillante fra i giornalisti economici italiani. Giannino è noto per il suo abbigliamento trasgressivo e vistoso, pare anzi che si disegni personalmente gli abiti. A Siena aveva un abito color prugna decisamente più sobrio rispetto al suo standard, ma diversissimo dal completo grigio “stile manager” degli altri intervenuti.
Sue le prime battute – Il trimestre in corso si sta concludendo con nervosismo e lo spread torna a salire perché la zona Euro è
in difficoltà. C’è il deficit spagnolo , la Cina che ha rallentato la sua crescita. Il petrolio e le altre materia prime con prezzi in rialzo. Infine il governo Monti sta avendo qualche battuta di arresto. Cose ben note che Doris conferma – il problema sono gli stati europei e la mancanza di un governo centrale Tocca a marco Venturi che come previsto mette l’accento sull’importanza delle piccole imprese- Bisogna rilanciare l’economia ma con l’IVA al 21% e poi 23% non si aumentano i consumi anzi si contraggono. In questo quadro poco allegro anche Siena è in difficoltà come dice Alessandro Mugnaioli .
Riprende Giannino – Il costo dello spread che risale verrà inglobato dal credito che a sua volta lo riverserà sui clienti finali ( per l e piccole aziende). E qui arriva una stoccata al governo – Va abbassato il debito pubblico dismettendo il patrimonio; le tasse possono far fronte alla spesa corrente ma non il debito che ci portiamo dietro da sempre.
Anche su questi punti c’è un coro di consensi ma è Ennio Doris a dare le cifre su cui lavorare – il patrimonio dello stato è 500 miliardi di € contro un debito accumulato di 1900 miliardi. Bisogna vendere beni per diminuire le tasse e far ripartire l’economia. Se mancherà un intervento di questo tipo anche il 2013 sarà un anno di recessione. Ma cosa può fare un cittadino qualunque in una situazione come questa? Oscar Giannino consiglia di affidarsi a professionisti e differenziare gli investimenti in diverse parti del mondo. Secondo lui in USA anche le equity stanno ritornando a fare utili e negli ultimi trimestri sono sempre state in crescita.
Ecco che Ennio Doris comincia a parlare di banche. Un argomento che a Siena è particolarmente sentito e con la crisi del Monte dei Paschi prende la forma della crisi di un sistema territoriale. Ennio Doris – nell’ultimo anno i crediti in sofferenza delle banche italiane sono passate da 41 miliardi a 107 miliardi di ? Le banche sono sempre più virtuali e le filiali sono obsolete. In Italia ci sono 55 sportelli ogni 100.000 abitanti contro la media europea di 37 (18 in Olanda). Nel 2020 il 95% dell’attività bancaria verrà fatta fuori dalle filiali. Ciò comporterà grossi esuberi di personale. Per Siena – la città banca – si tratta di notizie attese ma sconvolgenti.
Alla dichiarazione di Doris – che all’inizio di quest’anno la richiesta di mutui è diminuita del 30% – Venturi risponde dicendo che – le aziende strette dalla morsa della crisi molto spesso si rivolgono agli usurai.
Oscar Giannino conferma – Non basta aver riaperto la moratoria sui mutui, bisogna mettere denaro in circolo e in questo senso lo stato deve diminuire i tempi di pagamento dei suoi fornitori. Bisogna utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti per aiutare le imprese come hanno fatto altri Paesi. Va attivato un numero verde a cui la povera gente disperata possa rivolgersi. Non è tollerabile che ci sia chi si da fuoco a causa dei debiti. Senza fare demagogia dobbiamo farci forza tutti insieme e aiutare chi si trova in serie difficoltà.
Parole condivisibili ma non certo rassicuranti. Anzi!
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini