
LA TACHE IL VIGNETO PIU’ FAMOSO DEL MONDO
6 ETTARI NEL VILLAGGIO DI VOSNE-ROMANÉE IN BORGOGNA È IL CUORE DI ROMANÉE CONTI E PRODUCE UN VINO PIÙ RICERCATO DAI COLLEZIONISTI E WINE LOVERS INTERNAZIONALI

La Tâche Domaine de la Romanée Conti
DI Donatella Cinelli Colombini, #winedestination
Il muretto sovrastato dalla croce che delimita il climat, di La Tâche è forse il più fotografato della Borgogna e quello dove tutti noi, amanti del vino, vogliamo farci un selfie.
LA TÂCHE UN MITO CHE DURA NEL TEMPO
Vi ricordate il film “Il pranzo di Babette”? Racconta la creazione di un banchetto leggendario, quasi un’apoteosi della cucina francese, che viene accompagnato dal vino più prestigioso al mondo: La Tâche Domaine de la Romanée Conti.
Se andiamo a vedere la lista dei vini più cari del mondo ci troviamo La Tâche da decenni.
E’ il mito più mito del grande vino. Quello che ogni wine lover vorrebbe assaggiare almeno una volta nella vita. Il pinot noir di questo vigneto produce vini di un colore intenso, che emanano uno straordinario bouquet di frutti neri, tartufo e spezie. Il suo aroma comprende un’infinità di sfumature, che si fondono armoniosamente in un risultato di estrema finezza. Un vino sempre eccezionale, anche nelle annate difficili.
IL SEGRETO DELLA QUALITA’ DI LA TÂCHE
Questa caratteristica che trasforma La Tâche in una specie di vigneto magico dipende dai terreni che variano leggermente: sono calcarei ciottolosi come in tutta la zona Vosne-Romanée, ma in alto sono sottili e ben drenanti e in basso presentano una maggiore percentuale di argilla.
La Tâche ha la forma di una striscia e si trova sul pendio centrale della Côte d’Or, all’estremità meridionale di Vosne-Romanée. Nessuno dei vigneti vicini eguaglia la sua qualità e il suo prestigio. Il suo unico vicino grand cru è il vigneto La Grande Rue. Il vigneto Aux Malconsorts Premier Cru separa La Tâche dal confine del comune con Nuits-Saint-Georges.
STORIA DI LA TÂCHE
Allo stato attuale, La Tâche è un monopolio, cioè ha un solo proprietario. Dall’epoca romana, quando le sue uve erano già considerate pregiate, è stato venduto più volte e anche questo accresce il suo mito.
I primi proprietari furono i monaci dell’abbazia di Saint-Vivant che nel 1630 lo venderono alla famiglia de Croonembourg. Fu venduto di nuovo nel 1760 poi ancora anche frazionandolo fra diversi proprietari, finché, nel 1933, divenne proprietà del Domaine de la Romanée-Conti nel 1933 che lo allargarono leggermente incorporando una parte del vigneto vicino, Les Gaudichots. Dal 1985 è coltivato in modo biologico.
IL NOME LA TÂCHE
Il nome La Tâche è ambiguo: tache significa macchia e tâche vuol dire compito. Probabilmente deriva dal pagamento dei vignaioli che lo curavano ed erano “payé à la tâche” cioè ricompensati sulla base del compito che svolgevano ogni giorno. Un altro vigneto poco lontano ha un nome con la stessa etimologia “Clos des Corvées” cioè coltivato in base alle giornate di lavoro obbligatorie previste dal diritto feudale.
La Tâche è dunque un groviglio di miti storici e enologici che ne fanno una rarità prestigiosissima.