La gentilezza come strumento di marketing

il mio carattere

La gentilezza come strumento di marketing

Il sindaco di NY la impone per legge, Harvard organizza corsi di gentilezza e noi in Italia, nazione turistica, possiamo farne a meno?

il mio carattere

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La cosa è più importante di come sembra a prima vista, infatti ogni anno viene organizzata una Giornata mondiale della gentilezza. Essere coccolati, ricevere delle parole gentili e un comportamento premuroso migliora l’umore e rende le persone più felici. Per questo l’ex ministro Brunetta voleva obbligare i dipendenti pubblici a essere gentili con i cittadini.

C’è chi prende la cosa talmente sul serio da studiare gli effetti economici della cortesia come paradigma relazionale capace di innescare business, aumentare le vendite e la fidelizzazione. Kevin Roberts, il guru dell’ agenzia Saatchi & Saatchi la spiegava con la frase << posso contare i battiti del tuo cuore?>> come dire riesco a farmi amare?  Altri la buttano più sul ridere come Fiorucci che propone i 4 nanetti della gentilezza per la “love therapy”.

Comunque si guardi la questione è importante e per capirlo consideriamo la reazione dei turisti dopo un ruvido contatto con

love therapy

love therapy

qualche commessa o qualche cameriere. Succede spessissimo soprattutto nelle grandi mete di viaggio italiane. Nella migliore delle ipotesi il visitatore rinuncia a comprare ma più spesso non torna più perché quella brutta esperienza lascia una traccia spiacevole nel loro inconscio e lo fa sentire ospite indesiderato. Domanda, noi in Italia, con l’attuale situazione economica, ce lo possiamo permettere o ci conviene imparare a sorridere?

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini – tratto da L’opinione di Annamaria Milesi su “Mark up” di settembre 2012