Il tour de force di-vino di Donatella
Alois Lageder a Vitis Vinifera, i 40 anni di Luca Brunelli, la degustazione dell’acqua in enoteca e la domenica in Chianti Classico con i Gourmet
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Della serie “non facciamoci mancare niente” o forse sarebbe meglio dire “il troppo stroppia”. Il mio fine settimana di-vino comincia con la visita di Vittoria Cisonno del Movimento del Turismo del vino Puglia alla Fattoria del Colle. Il piacere di rivedere un’amica di vecchia data ma anche un incontro di lavoro. Poi da Vitis Vinifera l’enoteca di Maurizio Castelli e Antonella Piredda che sta trasformando il delizioso borgo di
Montisi in un cenacolo di cultura enologica. Vado a salutare i miei dinamici amici e ci trovo un produttore di vino neozelandese che ha una casa a Radda <<qui è più bello>> gli dico per
scherzo ma lui mi prende sul serio <<sicuramente qui è tutto autentico>>. Rimango basita perché non mi aspettavo una simile reazione vista la fama internazionale del Chianti Classico mentre Montisi è sconosciuto a tutti. Arriva Lageder e io mi sbraccio nei ringraziamenti <<la sua presenza qui ci riempie di gioia>>. Gli regalo i nostri minuscoli ricettari e via in macchina al compleanno di Luca Brunelli. 40 anni sono un traguardo da festeggiare per uno che vive a tutta velocità: ha creato un’azienda che produce Brunello è stato presidente nazionale di Agia e ora Presiede la Cia della Toscana, insomma è giovanissimo ma ricopre incarichi importanti e gode della stima generale. Una persona dal coraggio e dal talento contagiosi che però ci lascia più di un’ora ad aspettarlo in piscina.Il tempo per abbracciarlo, tirargli le orecchie e via di corsa verso la Fortezza di
Montalcino. Nell’Enoteca dove sono allineati tutti i Brunello c’è la degustazione di acqua minerale guidata dal Professor Alessandro Zanasi e organizzata dal Lions Club Montalcino la Fortezza. <<L’acqua è un cocktail di sali e va abbinata nel modo giusto>> dice lui fornendoci una carta delle acque da usare a casa. Impariamo che l’acqua piatta va bevuta nel bicchiere e quella effervescente nel calice. Dopo l’ottima cena tutti ci buttiamo su quella con grosse bolle e un bel contenuto di anidride carbonica con l’obiettivo di digerire meglio. Si perché l’indomani c’è un altro tour de force. Escursione in Chianti Classico con pranzo a Il Celliere – Rocca di Castagnoli dal bravissimo Massimiliano Adorno. Luogo
stupendo e menù attentamente studiato da Alessandro Bonelli console dell’Union Européenne des Gourmet. Finale in bellezza al Castello di Brolio che è tutt’ora la più grande azienda del Chianti Classico con i suoi 1.200
ettari . Visitiamo l’appartamento realizzato da Bettino Ricasoli – il Barone di ferro – nel 1862 per ospitare il Re Vittorio Emanuele II e ora trasformata in museo delle armi d’antiquariato, delle onorificenze e delle attrezzature usate, dal creatore della “ricetta” del vino Chianti, per le sue ricerche agronomiche. Colpisce l’eclettismo e la creatività di questo personaggio che la fantasia popolare vuole invece spaventoso fantasma del castello.
Infine la cantina di Brolio con la tinaia costruita per produrre due milioni di bottiglie con la stessa cura di una piccola produzione artigianale e poi il nuovo auditorium e la barricaia. Strepitoso il nuovo Chianti Classico Riserva 2010 che da solo vale il viaggio. Sono talmente euforica per questa scoperta entusiasmante che mi faccio fotografare accanto a un’armatura tipo diva, è il finale giusto per un fine settimana di vino.