I ciambellini di Pasqua, tradizione a cavallo tra Siena e Arezzo
A Trequanda, terra di confine tra due province, la tradizione di Pasqua vuole si mangi il ciambellino, dolce tipico tanto senese che aretino. Venite a provarlo!
Visto (e assaggiato) per voi da Bonella Ciacci
Condivido con il paese dove lavoro, Trequanda, dove a soli 3km si trova la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini, una doppia natura, in quanto sono nata nella provincia senese, e mi ritrovo sposata aretina. Infatti Trequanda, originariamente feudo della famiglia Cacciaconti, dipendeva da Arezzo, ma passò poi nel 1309 al Comune di Siena. Una “terra di mezzo”, una terra di confine, la cui ubicazione è però strategica, anche oggi. E’ infatti uno dei molti motivi validi per trascorrere le vicine vacanze di Pasqua all’agriturismo della Fattoria del Colle, dalla quale si raggiungono velocemente molti dei luoghi di interesse di entrambe le province, come Pienza e Montepulciano nel senese, oppure Cortona e Lucignano nell’aretino, oltre che il programma di attività colmo di possibilità che propone.
Un altro motivo per trascorrere la Pasqua con noi è una ricetta, che riunisce magicamente le due province, spesso state nemiche e di cui tuttora si conserva un certo campanilismo. E’ la ricetta del ciambellino che la tradizione vuole si mangi la mattina di Pasqua, con il caffellatte, oppure dopo il pranzo pasquale, grossolanamente spezzato con le mani, come si usava un tempo, e inzuppato nel VinSanto.
Per i giorni di Pasqua, alla Fattoria del Colle, è possibile godere di un programma ricco di molte attività, come visite guidate dove si racconta di come la storia della fattoria e della famiglia sia intrecciata con la storia del luogo, piccole interessanti lezioni di cucina e anche delle degustazioni di vino, dove magari potrete prendere uno degli ingredienti essenziali al rispetto della tradizione pasquale locale, il VinSanto del Chianti DOC.
Per quanto riguarda invece i ciambellini, ci sono due soluzioni. Una è venire a trovarci, e approfittare della vacanza per acquistarne in zona da esperti fornai
che li producono da generazioni.
L’altra, può essere provare a farli. Sebbene la zona di diffusione di questa ricetta sia limitata ad una vallata divisa tra due province, ne esistono molte varianti. Vi riporto qui di seguito la versione del Ciambellino di Rigomagno, paese della provincia di Arezzo, appena dopo il confine con la provincia senese, ad un quarto d’ora dalla Fattoria del Colle:
Ricetta classica del ciambellino di Rigomagno. Ingredienti: 10 uova, 1.000 g di farina, 700 g di zucchero, 100 g di vaniglia, 250 g di burro, 100 g di liquore, 50 g di semi di anice, 1/4 di bicchiere d’olio, 1 limone e un’arancia grattugiati, 3 bustine di lievito.
Esecuzione: montare gli albumi a neve, sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere la vaniglia, il limone grattugiato, il burro fuso, l’olio, il liquore e la farina (lentamente); amalgamare bene e infine aggiungere il lievito. Lavorare l’impasto sulla spianatoia, se risulta troppo morbido aggiungere altra farina fino a che questo non si attacca più alle mani. Fare delle palline (sopra alla spianatoia infarinata), intingere l’indice nell’olio e infilarlo al centro della pallina, girare velocemente a formare una ciambella (diametro 15-20 cm). Disporre nel vassoio di cottura imburrato e infornare a forno caldo (250 gradi), per 20-25 minuti.
Se ancora non avete deciso cosa fare per questi giorni di festa, perché non visitare la nostra “terra di mezzo”, e scoprire come le tradizioni uniscono Siena e Arezzo, approfittando di questo programma ricco di molte altre gustose e invitanti possibilità, come l’assaggio di Brunello e vini della Doc Orcia, o visitare la magnifica Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, dove potrete assistere alle funzioni con canto gregoriano?