Estate 2014 con bollicine e rosati. Lo dice una pugliese DOC

Maci con figlie e anto e moni

Estate 2014 con bollicine e rosati. Lo dice una pugliese DOC

Monica Caradonna, giornalista e blogger pugliese, ci racconta cosa aspettarci dall’estate 2014, dal regno delle feste sotto il sole, la Puglia.

Letto per voi da Bonella Ciacci

Maci con figlie e anto e moni

Maci con figlie e anto e moni

Se Milano è la capitale italiana delle nuove tendenze e delle mode in inverno, d’estate da alcuni anni, chi detta legge in termini di feste e tendenze è sicuramente la Puglia, e soprattutto il Salento. Ecco perché, per avere alcune dritte su come organizzare una festa d’estate all’ultimo grido, ho pensato di intervistare Monica Caradonna. Già ospite nel blog di Donatella Cinelli Colombini per il suo blog www.annichilitamafiga.com, Monica non è solo una giornalista, blogger e press manager per una grande azienda vinicola pugliese (Cantine Due Palme), ma anche una ragazza instancabile, che prende la vita con un’energia fuori dal comune, e partecipa a tutti i più grandi eventi e feste che si svolgono nella sua regione, la Puglia. Chi meglio di lei ce le può raccontare, dandoci così tanti spunti e consigli per un’estate 2014 memorabile all’insegna del divertimento?

Bonella Ciacci – Monica, chi ti segue sul tuo blog, sa che sei una che non si ferma mai…Ma quante ne fai?!
Monica Caradonna – Sorrido cara Bonella, perché ne faccio anche troppe. Ho un approccio molto ironico alla vita e ai suoi tanti problemi quindi il mio è un costante esercizio, un continuo voler esorcizzare i problemi e trarne un vantaggio che può essere anche un sorriso. Pensa che la mia filosofia di vita si fonda su un principio fondamentale che Mago Merlino dice al giovane Artù nel bellissimo cartoon della Disney La spada nella roccia, ovvero quando si è troppo in basso si può solo risalire. Ecco, questo è il mio mood, sempre positiva e di conseguenza la mia quotidianità riflette solo cose belle, quelle meno belle sono solo uno strumento per crescere. Ed ecco allora che vivo, lavoro tanto, viaggio tantissimo, mi diverto, abbraccio e sorrido. Pare poco?

BC – Il “ma quante ne fai” è anche un modo ironico per un altro punto preliminare di questa chiacchierata, ovvero introdurti e dire chi sei.
MC – Sono una persona fortunata perché faccio il lavoro più bello del mondo: la giornalista. Mi sono occupata per 11 anni di comunicazione politico-istituzionale, lavorando con il sindaco della mia città ma anche in Regione Puglia e per parlamentari divari schieramenti; ho diretto un settimanale molto figo, faccio televisione e curo la comunicazione di una grossa azienda di vini del Sud.  Nella mia pagina di facebook mi presento usando le parole di un film, Un’ottima annata, con Russel Crowe: “C’è qualcosa che dovresti sapere di me Max: sono tanto tanto esigente e in più sono tanto tanto sospettosa, tanto tanto irrazionale, e perdo la pazienza tanto tanto facilmente, in più sono pazzamente gelosa e lenta a perdonare”;  ecco davanti a questa descrizione mi sono assolutamente ritrovata. 

BC – Tra le tante tue attività, ho letto della partecipazione agli Oscar del Vino di Bibenda e ad un salone dedicato ai vini rosati che si è tenuto nella tua terra natìa, la Puglia. Entrambi eventi interessanti, ma soprattutto quella sui rosati…che pare una moda inarrestabile in crescita. Non è così?
MC – All’Oscar del Vino, al quale ho partecipato per il quarto anno consecutivo,

Monica Caradonna a Rosexpo

Monica Caradonna a Rosexpo

ho vissuto un’emozione grande perché il mio presidente, Angelo Maci, ha ricevuto un riconoscimento alla carriera. Per i rosati poi, la Puglia sta vivendo un momento molto positivo. Come Maci ha ridato negli anni 90 nuova dignità ai viticoltori salentini, l’ex assessore regionale alle Politiche Agroalimentari, Dario Stefàno, oggi senatore della Repubblica, ha iniziato un percorso che ha ridato dignità ai nostri rosati e non solo. Ma io ho partecipato ad un evento unico nel suo genere, nel senso che è stata la prima edizione di Rosèxpo, il Salone Internazionale dei vini Rosati promosso da De Gusto Salento un’associazione che mette insieme le aziende che producono rosati. Un evento riuscitissimo che per alcuni giorni ha fatto diventare Lecce la capitale del vino di qualità.

BC – Perché è stata scelta la Puglia come location?
MC – La Puglia vive un buon momento. Credo che il lavoro iniziato da Stefàno quando era assessore stia portando i suoi importanti risultati. E poi questa è una Regione che sta iniziando finalmente ad avere consapevolezza delle sue peculiarità, delle sue forze, delle sue ambizioni e sta lavorando per emergere. Negli ultimi anni fare vacanza in Puglia è quasi uno status symbol, ora quella cultura dell’accoglienza che ci caratterizza quasi per un’evidenza antropologica e genetica, deve essere associata ad uno sviluppo di altri settori, primo tra tutti quello delle infrastrutture, in una logica e in una crescita che metta insieme sviluppo e tradizione.

BC – La Puglia, la tua casa e terra che si capisce ami visceralmente, è una meta ambitissima da alcune estati, e il suo successo sembra non conoscere confini. Se si cerca il top delle feste e della movida estiva, la capitale italiana si sposta da Milano al Salento e dintorni. Per stare al passo coi tempi che feste bisogna organizzare?

festa in puglia

festa in puglia

MC – Non ti sbagli. A noi piacciono le cose belle e di cose belle in Puglia ce ne sono tante e per tutti i gusti. Io sono un’appassionata di bollicine e non perderei mai la serata promossa dall’Ais di Lecce con Alberto Lupetti sullo Champagne Perrier Jouët o il classico appuntamento con Charme in Rosa (info 331-3698835), che c’è stata da poco. Sempre per le bollicine, imperdibili gli aperitivi al White Ostuni beach… un posto davvero fighissimo. Impossibile non passare da Borgo Egnazia dove Giuseppe Cupertino promuove il Food meet Wine, un programma di abbinamenti vino-cibo che saranno un viaggio sensoriale che lascerà il segno. O ancora, la domenica ci sono gli unconventional pool party, le feste super trendy dell’Hotel Costes a Gallipoli. Due gli eventi nei quali sarò coinvolta in prima persona. Torna anche quest’estate la Vendemmia notturna a Tenuta La Mea della famiglia Maci. A fine agosto per il secondo anno si ripete questo incontro con la terra e con le tradizioni in uno stile che predilige il dress code total white, una sorta di viaggio tra vestali che incontrano una terra che la notte non brucia. Poi, invece, a fine settembre ci sarà il mio super mega exclusive party. Il 27 settembre presenterò il mio nuovo straordinario progetto e lo farò in una location molto figa, club storico della litoranea salentina, il Canneto Beach club . Una festa in grande stile per presentare la mia linea di prodotti cosmetici nichel tested, un’evoluzione positiva della mia condizione di annichelita.

BC – Visto che entrambe lavoriamo nel mondo del vino…quali vini vanno per la maggiore per l’estate 2014?
MC – Per me la parola d’ordine è una soltanto: bollicine. E non perché da allergica cronica e da portatrice insana di Snas (sindrome da allergia sistemica al nichel) posso bere solo Metodo Classico, ma perché le amo da quando ero una convinta sostenitrice di Suellen…l’ubriacona di Dallas eheheeh. Pensa che c’è un locale a Taranto, il Braciere, dove il sabato propongono l’abbinamento bollicine-pizza. Roba da matti? Assolutamente no, cose per appassionati e noi la passione ce la mettiamo sempre.

BC – Per una come te, che vive in una terra meta ideale per chi vuole passare un’estate ricca di arte, cultura, enogastromia di alto livello e un mare unico, cosa potrebbe invogliare per esempio a spostarsi nell’entroterra toscano, dove mi trovo io tra Chianti e Val d’Orcia? Insomma, ti proponessi uno scambio casa per qualche giorno ci staresti? (scherzo ovviamente)
MC – La risposta è semplice semplice e facile facile. Trovami un bel fidanzato toscano, magari che produca anche delle buone bollicine. Digli che io costo poco quando si va a cena fuori perché con un paio di finocchi e 200 grammi di carote mi accontento subito, non posso mangiare molto di più. Ah, e se è capace di suonare il pianoforte o la chitarra ha un bonus di 25 punti. Ecco, solo così potrei lasciare la mia amata Puglia. È chiaro o fatto?

A conclusione di questa intervista, o meglio, di questa chiacchierata informale e divertente con la simpaticissima Monica, abbiamo chiaro come riuscire a portarla in Toscana ed abbandonare la sua Puglia. Nel mentre che ci diamo da fare a trovarle ciò che cerca, spero comunque che anche le bellezze e i prodotti delle Crete Senesi e della Val d’Orcia possano essere altrettanto attraenti per lei, o almeno, sufficientemente interessanti da farla venire almeno una volta in “perlustrazione”, magari per provare il rosato che produciamo qua, il Rosa di Tetto IGT Toscana Rosato.