ESSERE SOMMELIER E’ DIFFICILE SE NASCI LONTANO DALLE VIGNE

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ESSERE SOMMELIER E’ DIFFICILE SE NASCI LONTANO DALLE VIGNE

Chi nasce nei territori del vino assorbe la cultura enologica fino dalla giovinezza ed è avvantaggiato nel diventare Sommelier e nel lavorare come Sommelier

 

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Paolo-Basso-campione-del-mondo-sommelier-ASI-al-Casato-Prime-Donne

di Donatella Cinelli Colombini

C’è un diverso punto di partenza fra chi impara a distinguere vitigni e denominazioni perché ci vive in mezzo rispetto a chi inizia a interessarsi al vino in un Paese dove non esiste una cultura enologica. Ovviamente c’è un altro aspetto da considerare: diventare Sommelier in Italia o in Francia offre maggiori prospettive di lavoro rispetto a chi lo diventa in zone dove il vino non è protagonista.

 

DIVENTARE SOMMELIER E’ PIU’ FACILE NEI PAESI PRODUTTORI DI VINO

Per esempio in Sud Africa, Paese produttore di vino dove il turismo è il secondo comprato per occupati, essere Sommelier accresce enormemente le prospettive di trovare un lavoro. I Sommelier sono anche critici, formatori, consulenti per importatori, oppure commercianti di vino.

 

ASI – MAGGIOR NETWORK MONDIALE DEI SOMMELIER

Si tratta di argomenti ovvi ma spesso non troppo considerati per questo WineSearcher ne ha discusso con Erica Taylor, della South African Sommeliers Association (SASA). Erica è anche assistente alle pubbliche relazioni e marketing presso l’Association de la Sommellerie Internationale (ASI).
ASI è il maggior network mondiale della sommellerie e riunisce solo associazioni composte da professionisti. Per questo le nostre AIS, FISAR, FIS …. non ne fanno parte. In Italia, infatti, possono diventare Sommelier anche gli amatori. Una decisione che ha favorito la diffusione della cultura del vino ma ha escluso le maggiori associazioni italiane della sommellerie dai concorsi mondiali.

 

LAVORARE COME SOMMELIER E’ PIU’ FACILE NEI TERRITORI DEL VINO

Aderiscono ad ASI anche associazioni emergenti come quella del Vietnam che opera in un territorio quasi vergine, dove prima del Duemila l’argomento vino era quasi sconosciuto e tutt’ora le retribuzioni per i sommelier, sono basse. Situazione simile in Ecuador dove il primo wine club è stato fondato vent’anni fa.

Nei nuovi Paesi consumatori gli abbinamenti con la cucina locale sono l’aspetto più entusiasmante, delle autentiche sfide, perché sono del tutto nuovi. Ma in zone come il Vietnam, dice Le Huy che lavora in quel Paese <<è passato molto tempo prima che i sommelier fossero considerati dei veri professionisti>>.

Un altro ostacolo alla professionalizzazione sul vino è il costo: in Vietnam un cameriere guadagna da 500 a 250$ e un corso Wset costa circa 1.000-1.400$ a cui si aggiungono gli altissimi prezzi dei vini da assaggiare.

 

PROBLEMI CULTURALI, ECONOMICI, RAZIALI E DI GENERE PER I SOMMELIER

In molte nazioni c’è anche una barriera contro le donne Sommelier e in altri Paesi, come il Sud Africa, c’è un problema è raziale.
Alla fine le criticità sono tante e diverse in ogni zona ma c’è una costante: nelle regioni del vino i primi passi dei futuri Sommelier sono più facili e le opportunità di lavoro più numerose e remunerative.