
Cinghiali, buoni solo in tegame
I boschi senesi sempre più popolati di cinghiali con grave rischio degli automobilisti e seri danni alle vigne.
La notizia dell’incidente stradale occorso al Presidente dell’ Unione Agricoltori di Siena Alessandro Cinughi dè Pazzi riporta d’attualità il problema cinghiali
Il Presidente percorreva il raccordo autostradale Siena Firenze con la sua famiglia quando un grosso cinghiale è letteralmente saltato nella strada. Auto distrutta e per fortuna passeggeri incolumi anche se molto traumatizzati. L’urto avrebbe potuto trasformarsi in tragedia con un’auto di minore cilindrata e robustezza. Il fatto è grave perché dimostra come neanche le reti di protezione ai lati delle strade 4 corsie arginano i cinghiali e ancora una volta spinge a dire basta al pericoloso aumento di questi animali un tempo presenti solo in Maremma.
Alla sera caprioli, cinghiali e istrici costituiscono un serio pericolo alla sicurezza stradale e anche i guidatori più esperti, non riescono a schivarli quando saltano improvvisamente davanti alle auto. Gli istrici sono enormemente aumentati di numero e sembrano scegliere le strade a sterro per i loro incontri amorosi.
Altri danni riguardano i vigneti. Nel Brunello, Chianti e Doc Orcia, specialmente nei vigneti vicino ai boschi la
situazione è davvero critica. I caprioli sono ghiotti di germogli e particolarmente i nuovi impianti sono per loro un’attrazione irresistibile. A settembre il numero delle orme intorno ai vigneti denuncia un gran traffico notturno di cinghiali e istrici. Riescono a mangiare quintali d’uva matura e persino la scossa elettrica delle recinzioni serve a poco.
Insomma il numero degli animali selvatici deve essere rapportato ai boschi e a un vequilibrio biologico, non può crescere a dismisura. Secondo la Confederazione Italiana Agricoltori ci sono in Toscana 300.000 cinghiali, 150.000 caprioli e 8.000 daini, specie, quest’ultime quasi inesistenti fino a trent’anni fa. I danni sull’agricoltura sono stimabili in circa 1.500 € al giorno. La provincia più colpita è Siena dove abitano circa 1/5 di questi animali selvatici.
Piantare vigneti per la produzione di grandi vini e vederli poi trasformati in pascolo per cighiali è qualcosa di incredibile!