Buon convento e cattivi frati
I turisti che soggiornano alla Fattoria del Colle oppure quelli che vengono a visitare la cantina di Brunello del Casato Prime Donne a Montalcino hanno la possibilità di una sosta piacevole e molto interessante in questo paese che permette quasi di rivivere il medioevo
Tra La Fattoria del Colle e il Casato Prime Donne c’è Buonconvento
di Donatella Cinelli Colombini
<<Buon convento e cattivi frati>> questo il detto popolare su Buonconvento. Il paese era lungo la via romana Cassia poi divenuta via Francigena, per cui era un florido punto di transito, di sosta e di mercati. Nel 1313 fu al centro di un giallo internazionale. Alla fine di agosto arrivò in zona Arrigo VII Imperatore del Sacro Romano Impero; il sovrano stava male e temeva che di venire avvelenato. Sospettando di tutti rifiutava il cibo ma, dicono i pettegoli medioevali, i frati riuscirono comunque a ucciderlo mettendo il veleno nell’ostia consacrata. Il corpo dell’Imperatore fu poi sepolto a Pisa ma Buonconvento ha mantenuto una fama inquietante.
Il paese medioevale è intatto, con gli orticelli urbani, i pozzi, le piccolissime strade lastricate e tutto intorno le grandi mura a mattoni. Proprio questa cinta muraria è il carattere distintivo di Buonconvento e la cosa che spinge i turisti a fermarsi. La strada principale si chiama Via Soccini ed è dedicata ai miei antenati Lelio e Fausto Sozzini o Soccin
i come poi furono chiamati. La famiglia era originaria di Percenna poco distante da Buonconvento, ma lasciò il paese natio per girare l’Europa a stretta contatto con i maggiori esponenti della Riforma Protestante.
A chi visita Buonconvento consiglio di assaggiare i ricciarelli appena fatti nei forni e nelle pasticcerie. Hanno un profumo soave.