Una storia lunga sei secoli, dove si intrecciano le vite di eretici, giuristi, uomini di chiesa e vignaioli. Grandi personaggi, grandi passioni e grandi vini nella campagna a Sud di Siena, uno dei territori più belli del mondo che mantiene vive le sue più antiche tradizioni.
Nel 2001 e 2002 vengono inaugurate le cantine di Donatella Cinelli Colombini alla Fattoria del Colle e al Casato Prime Donne.
I 34 ettari di vigna dell’azienda vengono quasi interamente ripiantati e nasce una rete vendita che esporta il vino in 38 Paesi del mondo.
Alla Fattoria del Colle l’agriturismo (106 posti letto in appartamenti, camere e ville), viene attrezzato con ristorante, scuola di cucina, tre parchi e zona benessere.
Nel 2003 Oscar Bibenda, nel 2012 Premio Internazionale Vinitaly.
La Fattoria del Colle fu riacquistata, da Livio Socini nel 1919 che la riportò in famiglia dopo trecento anni.
All’inizio del Novecento il Casato a Montalcino, veniva usato dagli antenati materni di Donatella per la caccia e per portarvi le spose in viaggio di nozze.
Nel 1998 Donatella Cinelli Colombini crea una nuova azienda, di 376 ettari, chiamandola con il suo nome e riunendo, sotto un unico brand, il Casato a Montalcino e la Fattoria del Colle a Trequanda.
Dal 1998 il Casato ha un nuovo nome: Casato Prime Donne e include la cantina che produce Brunello con uno staff interamente femminile.
Nel 1999 viene istituito il Premio Casato Prime Donne.
Nel corso dei secoli la villa del Colle fu ampliata e arricchita per adattarla al soggiorno dei nobili cacciatori e per accogliere il Granduca di Toscana.
Pietro Leopoldo d’Asburgo (1747-1792), Granduca, usava questo luogo per incontrare segretamente la Contessina Isabella dai lunghi capelli neri e dai grandi occhi romantici. La loro camera, con il soffitto dipinto, è oggi usata per la luna di miele delle coppie che celebrano il loro matrimonio alla Fattoria del Colle.
La cappella e parte della villa del Colle furono costruite nel 1592 da Claudio Socini membro di una importante famiglia senese di giuristi e eretici.
Lelio (1525-1562) e Fausto (1539-1604) furono fra i maggiori esponenti della Riforma protestante. La Chiesa li scomunicò e questo causò la confisca di tutti i beni della famiglia compresa la Fattoria del Colle.
Nel 1592 anche il Casato a Montalcino era già di proprietà degli antenati materni di Donatella Cinelli Colombini. Dalla fine del Cinquecento ad oggi la proprietà non è mai stata venduta, è sempre passata di padre in figlio o meglio di madre in figlia perché era della nonna e poi della madre di Donatella che in futuro la consegnerà alla figlia Violante.
La parte più antica della Fattoria del Colle è una grotta sotterranea descritta nei “Decimari” del XII e XIV secolo come “Ermitorium S.Egidii de Querciola”.
Oggi contiene una collezione molto preziosa: le bottiglie antiquarie di Brunello di Montalcino di Donatella Cinelli Colombini.
Gli antenati paterni di Donatella che costruirono la Fattoria del Colle appartenevano a una importante famiglia di Siena, i Sozzini o Socini. Il personaggio di maggior spicco fu Mariano Sozzino (1397-1467). Egli ebbe come segretario il giovane Enea Silvio Piccolomini, poi divenuto Papa con il nome di Pio II, che gli dedicò il suo libro intitolato “Storia dei due amanti”. Un libro che fa supporre una relazione amorosa fra il giovane segretario e la moglie del piccolo e brutto Mariano.