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CHEF’S TABLE OVVERO A TAVOLA CON LO CHEF

Il posto VIP al ristorante cambia location; non è più al centro della sala ma quasi in cucina sul banco davanti allo chef che lavora

 

chef's-table-Damì Maison-Ischia

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di Donatella Cinelli Colombini

Si tratta di una moda che prende nomi diversi a seconda del tipo di ristorante: sushi corner, table du chef, bancone, chef’s table … e c’è già chi cerca di fare un elenco dei migliori ristoranti dove è possibile mangiare assistendo al balletto di mani, cappelli e fuochi che conducono alla preparazione di piatti prelibati.

 

CHEF’S TABLE CHI PRENOTA LA PRIMA FILA DELLO SHOW COOKING

Si tratta di show cooking esclusivi perché il cliente è seduto in prima fila a tu per tu con il maestro cuciniere. Un’esperienza entusiasmante per chi ama l’alta cucina – i così detti foodies – oppure si è stufato di mangiare mentre tutti lo guardano e vuole recuperare l’intimità e la manualità del cibo. Le vere celebrities oppure i super ricchi, soffrono e non cercano la visibilità, e sono fra quelli che possono permettersi e forse apprezzare davvero l’esperienza del tavolo con lo chef.

 

Il vino di Bordeaux più cercato online?

Il dubbio è quale dei celeberrimi Premier Grand Cru Classé – First Growth è il più cercato al mondo e a sorpresa esce l’ultimo arrivato: Mouton

 

Chateau-Lafite-Rothschild

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di Donatella Cinelli Colombini

C’è da chiedersi come faccia una classifica vecchia di 166 anni ad essere così graniticamente credibile nella mente di chi fa business oppure è un semplice appassionato di vino. Sta di fatto che i 4 Premier Grand Cru Classé – First Growth individuati nel 1855 sono tutti schierati all’inizio della classifica dei vini di Bordeaux più cercati online. Le due sole eccezioni sono Château Mouton Rothschild, che si è aggiunto al gruppo di testa nel 1973 e Petrus il più prestigioso produttore di Merlot al mondo.

 

LA CLASSIFICA DEI BORDEAUX PIU’ CERCATI ON LINE RICAVATA DA WINE SEARCHER

Château Mouton Rothschild, Pauillac

Château Lafite Rothschild, Pauillac

Il Vino delle abbazie in Borgogna e in Champagne

Nei luoghi di Dom Pérignon a Hautvillers per scoprire la storia della più celebre abbazia del vino e del più celebre brand dello Champagne e il modo per visitarlo

 

Abbazia-di- Hautvillers-

Abbazia-di- Hautvillers

di Donatella Cinelli Colombini

La rivista “il Sommelier” dell’associazione Fisar, è sempre ricca di informazioni e, certe volte, stuzzica irresistibilmente la mia curiosità. Nell’ultimo numero del 2021 ha presentato il “vino abbaziale” cioè quello prodotto dalle vigne millenarie piantate dai monaci. Ce ne sono parecchie in Europa, una delle quali proprio vicino alla Fattoria del Colle nell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

 

LE ABBAZIE DELLA BORGONA CLUNY, ST.VIVANT, VERGY, CITEAUX, TOURNUS

Tuttavia quelle più celebri sono in Borgogna. La leggenda dice che i monaci della potentissima abbazia di Cluny costruita nel 910, assaggiassero la terra per capire la sua potenzialità nella produzione di vino e scegliere le zone migliori (cru) da dividere con muretti a secco (clos). Per capire la Borgogna e le sue Cote è necessario comprendere il suo passato religioso.

 

SARANNO FAMOSI NEL VINO CAMBIA LUOGO E DATA

Per motivi organizzativi, si sposterà a Firenze entro fine anno la passerella delle novità dell’enologia italiana che era in programma alla Fortezza Medicea di Siena in luglio

 

Saranno-famosi-nel-vino

Saranno-famosi-nel-vino

“Saranno Famosi nel Vino”, il primo e unico evento/format che mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni, si farà, ma non più a Siena e non più a luglio. Slitta la prima passerella delle novità dell’enologia italiana: cambieranno sia la città di svolgimento, che sarà Firenze, e soprattutto le date, non più in estate, ma in inverno (a breve date e luogo esatto saranno comunicate dall’organizzazione).

 

SARANNO FAMOSI NEL VINO LASCIA SIENA E VA A FIRENZE

Motivi tecnici e burocratici hanno determinato il cambio di programma «Saranno Famosi nel Vino si sposta a Firenze all’inizio di dicembre ma, accogliendo la richiesta dell’Assessore Fattorini, c’è la volontà di studiare l’ipotesi di un’edizione estiva a Siena l’anno prossimo all’interno di un progetto coordinato con gli altri eventi sul vino in calendario a Siena», dicono gli organizzatori.
«Rimandiamo l’appuntamento – commenta l’assessore al commercio e turismo Stefania Fattorini – ma non fermiamo il lavoro su un’eccellenza quale quella del vino … il Comune di Siena si vuole mettere a completa disposizione per creare le condizioni affinché vengano realizzati eventi e manifestazioni di portata nazionale … l’appuntamento è solo rimandato. Ringrazio gli organizzatori dell’impegno comunque profuso in questi mesi, ulteriore segnale delle comprovate professionalità e competenze: sono sicura che la collaborazione sarà ancora più proficua nei prossimi mesi, partendo proprio dall’esperienza comunque avuta. Eventi come quello che era in programma e che sarà riproposto sono una priorità per questa amministrazione».

OFFERTA: I VINI PER LE FESTE ESTIVE IN GIARDINO

In via eccezionale per i membri del Club di Donatella due vini freschi per l’estate: ideali per pranzi e cene in giardino, per gli aperitivi e per le feste accanto alla piscina con gli amici.

 

Ora che abbiamo molta voglia di partecipare a eventi conviviali, considerando anche che d’estate si preferisce stare all’aperto, questi sono due vini da tenere a portata di mano!

Sanchimento-IGT-Toscana-Bianco-2021-e-Chianti-Superiore-2019

Sanchimento-IGT-Toscana-Bianco-2021-e-Chianti-Superiore-2019

Il Sanchimento IGT Bianco Toscano, da sempre considerato molto versatile, accompagna magnificamente spuntini salati e pasti a base di pietanze delicate come minestre di verdure, pesce, crostacei, carni bianche, verdure e formaggi freschi.

Mentre per il Chianti Superiore DOCG, un vino rosso, cambia l’approccio al consumo. Anche il Consorzio del Chianti suggerisce di abbassare la temperatura per poterne godere appieno della sua gradevolezza, freschezza di profumi e aromi in estate.

 

6 bottiglie di Sanchimento IGT Toscana 2021

6 bottiglie Chianti Superiore DOCG 2019

1 cavatappi della nostra cantina

1 ricettario della Fattoria del Colle

 

10 più comuni difetti del vino

Difetti del vino: non fanno male e il consumatore inesperto non li nota ma la figuraccia è sicura per il produttore e per chi offre il vino. Dunque conviene saperli

 

i-10-principali-difetti-del-vino-conoscerli-per-consumare-più-consapevolmente

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Di Donatella Cinelli Colombini

Come sempre Wine Folly ci conduce con semplicità a imparare cose utili. Non pretendo di sostituirmi al re della comunicazione social sul vino e vi invito a leggere l’originale. Qui mi limito a dare qualche notizia sicuramente interessante, specie per chi non è espertissimo ma vuole diventare un wine lover. I difetti principali del vino sono facili da riconoscere basta fare attenzione.

 

1) OSSIDAZIONE

Molto frequente nei vini bianchi esposti alla luce, al caldo oppure al tempo che passa. Il vino perde di brillantezza e cambia di colore diventando più cupo. I rossi al naso richiamano vagamente l’aceto e in bocca hanno un sapore di mela caramellata. Per imparare il significato di ossidato basta lasciare del vino in un bicchiere e riassaggiarlo dopo un paio di giorni. Non c’è rimedio salvo l’uso del vino in cucina.

 

La meravigliosa storia della pompa Rotho

La pompa peristaltica, che ogni produttore sogna di avere per il suo vino, è nata in Romagna portando in enologia un macchinario usato per il sangue umano

 

pompa-peristaltica-Rotho-Ragazzini

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di Donatella Cinelli Colombini

Fra tutte le attrezzature di cantina alcune hanno una storia davvero straordinaria come il colmatore la cui invenzione è attribuita a Leonardo da Vinci. Meno famosa ma molto affascinante la storia della pompa peristaltica che ho scoperto leggendo il libro che celebra il centenario della ditta Ragazzini di Faenza.

 

IL GIOVANE FABBRO INVENTORE POMPEO RAGAZZINI

Tutto inizia nel 1938 quando il giovane fabbro Pompeo Ragazzini va a Milano per registrare il brevetto del “comando ad albero a gomiti per pompa a due pistoni e doppio effetto”. Pompeo trasforma le sue idee in oggetti nella piccola fabbrica che porta il suo nome, ha una moglie Clotilde, che fa la maestra, e due figli. La “pompa elettrica compensata” da lui inventata è adatta al settore enologico ed è grazie a lei che la sua piccola impresa di 5 dipendenti comincia a farsi conoscere.

 

Poolwine vino da piscina

Una categoria inventata dal giovane sommelier Vincenzo Donatiello nel 2018 che comprende i vini per la piscina: freschi, immediati e piacevoli ma non banali

 

Poolwines-vini-da-piscina-Spumante-Rosè-Metodo-Classico-Donatella-Cinelli-Colombini

Poolwines-vini-da-piscina-Spumante-Rosè-Metodo-Classico-Donatella-Cinelli-Colombini

di Donatella Cinelli Colombini

Gli esperti di vino li snobbano bollandoli come dissetanti senza una vera qualità ma in realtà esistono in tutto il mondo. I francesi li chiamano vins de soif cioè vini della sete, in inglese prendono il nome di poolwine che corrisponde ai vini da piscina proposti dal sommelier lucano Vincenzo Donatiello.

 

VINCENZO DONATIELLO E I VINI DA PISCINA

E’ stato questo professionista trentenne a proporli per la prima volta in Italia nel 2018. Vincenzo era il maître del ristorante Piazza Duomo di Alba fino al febbraio 2022, con lo chef stellato Enrico Crippa.

PRANZI SENZA VINO IN SPAGNA?

Il Governo spagnolo sta studiando misure draconiane contro alcol e tabacco proibendo il vino a pranzo e il fumo in spiaggia nei dehor dei ristoranti e in macchina

 

Cantina-spagnola

Cantina-spagnola

Di Donatella Cinelli Colombini

Il Ministero della Salute di Madrid ha deciso di intraprendere una durissima lotta ad alcol e tabacco al fine di contrastare le malattie cardiovascolari che sono la principale causa di morte nel Paese.
Le sigarette sono le più colpite: il piano prevede infatti di far scendere del 30% l’uso del tabacco in soli 3 anni. Dopo che Barcellona ha proibito il fumo in spiaggia il governo centrale ha messo il divieto alle sigarette nelle terrazze dei ristoranti e persino in auto. Chi guida fumando viene multato.

 

NIENTE VINO A PRANZO IN SPAGNA

Sul vino le misure, allo studio, sono altrettanto draconiane e prevedono di proibire l’uso di vino o altri alcolici a pranzo sostituendolo con l’acqua del rubinetto offerta gratuitamente. Un divieto apparentemente non totale perché nel progetto, in fase di esame, è previsto di vietare il “menù vino incluso” e non l’ordine del vino. “Queste bevande sarebbero offerte à la carte, quindi ad un prezzo più alto” ha affermato Equinox, testata con sede a Barcellona ripresa da Wine Searcher.

 

Il vino è ancora il locomotore del turismo enogastronomico

Roberta Garibaldi Amministratore Delegato di ENIT e il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2022 << Resiliente, attraente e sempre più bio>>

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Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano redatto da Roberta Garibaldi

di Donatella Cinelli Colombini

Roberta Garibaldi Professore all’Università di Bergamo, e massimo esperto italiano di enogastronomia è anche, dall’ottobre scorso, alla guida di ENIT Agenzia Nazionale del Turismo. Questo fa sperare in un cambio di strategia nella promozione della destinazione Italia con un maggior peso dell’attrattore agroalimentare. Il restyling del sito Italia.it con più immagini, più esperienzialità, più destinazioni enogastronomiche è un primo passo molto importante in questa direzione.

Il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano redatto da Roberta Garibaldi, è uno strumento prezioso di osservazione e fornisce ogni anno le novità e le evoluzioni dell’offerta. Leggerlo è utile per enti e imprese che vogliono usare l’enogastronomia anche per produrre reddito turistico <<puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienzialità>>.
Ecco i 10 trend del Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2022. Si tratta solo di qualche appunto ma vi suggerisco di andare a leggerlo tutto sul sito di Roberta Garibaldi

Tendenze: vino da investimento e stampa digitale

Le nuove frontiere del collezionismo del vino passano anche dal packaging per serie limitate e da un’app per comprare e conservare il vino da investimento

 

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Di Donatella Cinelli Colombini

Bottiglia croce e delizia dei produttori di vino. Gran parte dell’impronta carbonica del vino deriva dal vetro, è un imballaggio pesante da trasportare, ma ha anche dei grandi pregi: è riciclabile e assolutamente sicuro per il liquido all’interno.

 

NUOVE TEDENZE DEL VINO, LA STAMPA DIGITALE DELLE BOTTIGLIE DI VETRO

O-I Expressions-STAMPA-DIGITALE-NUOVA-TENDENZA

O-I Expressions-STAMPA-DIGITALE-NUOVA-TENDENZA

Per capire le nuove tendenze delle bottiglie da vino Trebicchieri, settimanale economico del Gambero Rosso, ha interpellato Ernesto Ghigna, European Wine Marketing Manager O-I.
O-I è la sigla che significa Owens-Illinois e indica il più grande produttore mondiale di contenitori di vetro. Nel 2020 ha avuto ricavi pari a 6,1 miliardi di dollari. Nel pianeta, un contenitore in vetro su due nasce negli stabilimenti O-I, dalle sue affiliate o dai suoi licenziatari. In Italia O-I produce 5 miliardi di contenitori in vetro l’anno.
Quando un colosso multinazionale di queste dimensioni si occupa di decorazione digitale significa che la nuova tendenza presto diventerà parte della civiltà globale, un must su cui tutta la filiera produttiva dovrà ragionare. Fin ora la stampa digitale del vetro era il look premium di edizioni limitate come quelle Bacardi. Ma scopriamo che può diventare un packaging adatto a molte piccole serie di fine wines.

 

QUANDO LA VIGNA NON FA UVA LE 3 REGOLE PER SALVARLA

Vigna vecchia fa buon vino dice il proverbio ma solo seguendo tre regole principali: sostituire le fallanze, mantenere la struttura, rinnovare il cordone

 

Vigne-vecchie-pregi-e-difetti

Vigne-vecchie-pregi-e-difetti

di Donatella Cinelli Colombini

“Le vigne vecchie non fanno uva” dicono molti produttori e la spiantano. Ma è un errore. Così facendo non produrranno mai dei vini di eccellenza e inoltre il modo per mantenerle c’è. Più gli anni passano più le fallanze aumentano e più vengono fuori i problemi legati alle virosi, ai danni causati dagli attrezzi di coltivazione o all’incuria nel mantenimento delle strutture, oppure dagli errori nella gestione del suolo. Questo è particolarmente vero per chi usa prodotti chimici che riducono la vitalità della terra oppure attrezzi pesanti che compattano il suolo e mandano in asfissia le radici. Hanno effetti simili anche pratiche che spingono l’apparato radicale delle viti verso l’alto rendendole vulnerabili agli stress idrici.

 

RED MONTALCINO 2022

Prima edizione di un evento smart e giovane, nell’idea e nella realizzazione. Red Montalcino mette in mostra una nuova generazione di produttori e consumatori

 

Red-Montalcino-2022

Red-Montalcino-2022

Di Donatella Cinelli Colombini

Ci vuole coraggio a dedicare un grande evento al vino minore di una denominazione ma a Montalcino siamo audaci, innovativi e capaci visto che anche la prima edizione di RED Montalcino è andata bene.
Soprattutto siamo una comunità coesa, guidata da leaders forti come il Presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci rieletto con 135 voti dall’assemblea dei produttori (quasi tutti) e dal sindaco Silvio Franceschelli che ha visto uscire dalle urne l’80,26% dei consensi.

 

RED MONTALCINO ACCENDE I RIFLETTORI SU UN NUOVO PROTAGONISTA DEL VINO

RED Montalcino segna un rinnovamento nel marketing e nella generazione dei produttori ilcinesi. Punta a dare una personalità distintiva a un vino che fino a qualche anno fa era considerato un Baby Brunello oppure una “seconda scelta”. In realtà le nuove tendenze del consumo privilegiano i vini con più impronta di territorio, vitigno e annata cioè elementi meno facili da trovare in denominazioni che hanno trascorso oltre due anni in botte e puntano ad una maestosa longevità. Quindi, con tutto il rispetto per sua maestà Brunello, la maggiore bevibilità del Rosso di Montalcino è ora una carta vincente. Lo dimostrano le vendite, in costante aumento dal 2021 e l’impennata dei prezzi dello sfuso che costa quasi quattro volte più del Chianti.

 

ENOTURISMO LA TOSCANA VINCE MA NON TROPPO

La ricerca “Gli italiani e il vino” 2022 di Vinitaly-Nomisma Wine Monitor mostra un enoturismo in crescita esponenziale, bene anche BIO, vitigni autoctoni e mixology

Turismo-del-vino-in-Italia-Toscana-regione-leader-Montalcino-e-il-calendario-del-Brunello

Turismo-del-vino-in-Italia-Toscana-regione-leader-Montalcino-e-il-calendario-del-Brunello

di Donatella Cinelli Colombini

L’89% degli italiani ha bevuto vino nell’ultimo anno. Bene e addirittura meglio del 2019 grazie a giovani maggiorenni molto interessati al vino (90% generazione Z e Millennials, Generazione Z 89% ) anche se in modo saltuario ma moderato e consapevole. Infatti i volumi totali del vino consumato in Italia sono aumentati rispetto al pre Covid mentre i valori sono scesi del 7% a causa di un maggior consumo domestico. Quasi nessuno conosce il famigerato Nutriscore. Piacciono  vini BIO e da vitigni autoctoni così come l’uso per la mixology e soprattutto per gli spritz. Questi i trend 2022 che emergono dalla ricerca di Vinitaly-Nomisma Wine Monitor “Gli italiani e il vino”

“EFFETTO FIGLIA” SE IL MANAGER E’ PADRE DI UNA BAMBINA

I manager con figlia sono più propensi ad assumere e valorizzare le donne sul lavoro. L’effetto figlia per colmare il confidence gap e contro il mansplaining

 

Dominga Cotarella

Dominga Cotarella-effetto-figlia-i-titolari-o-managers-con-figlie-femmine-sono-più-diposti-a-dare-credito-alle-donne

Di Donatella Cinelli Colombini

Penalizzare le donne costa agli italiani 89 miliardi l’anno, il 6% del PIL, e ormai anche molti uomini vedono questa enorme cifra come una palla al piede da cui liberarsi al più presto. Ma superare il gender gap è più una questione culturale che normativa. Infatti i più recenti studi sui comportamenti sociali mostrano come il ruolo delle donne sia collegato a fattori completamente diversi dalle leggi: per esempio dalla nascita di una figlia femmina. Un recente studio di Andrea Ichino, conferma che «gli atteggiamenti nei confronti del ruolo delle donne sul posto di lavoro e nella società in generale possono alimentare i divari di genere, influenzando le scelte di carriera e di matrimonio delle donne».