Vino, studi, news, gossip

ROSSO DI MONTALCINO DOC 2023 BIO

LA PIÙ PICCOLA VENDEMMIA CHE SI RICORDI, HA AVUTO UNA MATURAZIONE LENTA E GRADUALE CHE METTE NEL BICCHIERE UN ROSSO DI MONTALCINO CON CARATTERI MOLTO CLASSICI

Casato Prime Donne Montalcino vendemmia 2023 Violante CinelliColombini mostra il lettore ottico

Casato Prime Donne Montalcino vendemmia 2023 Violante CinelliColombini mostra il lettore ottico

Per Donatella Cinelli Colombini quella del 2023 è stata <<la vendemmia più difficile della mia vita, con mio marito Carlo in ospedale a Malta e mia figlia Violante che dirigeva la raccolta da sola volando avanti e indietro da Valletta>>.
A questo si aggiungono le piogge in primavera e in estate, gli attacchi di peronospora e 3 piccole grandinate.
Alla fine è arrivata in cantina poca uva, la metà dell’anno precedente, ma di qualità ottima. L’uva di sangiovese mostrava valori analitici perfetti. Il nuovo selezionatore con lettore ottico ha completato il lavoro di selezione dell’uva scegliendo acino per acino solo quelli migliori con la massima attenzione.

L’ANNATA 2023

Dopo un 2022 aridissimo è arrivato un 2023 piovosissimo. E’ piovuto in inverno e soprattutto in primavera con un giugno da diluvio universale. Anche in estate le giornate molto calde si alternarono ai temporali. L’uva ha cambiato colore alla fine di agosto e poi la maturazione ha avuto un carattere lento e regolare. Un clima vecchio stile che da origine a vini molto classici.

IL CASATO PRIME DONNE A MONTALCINO

Il Casato Prime Donne è tutto coltivato in modo biologico. Si trova nel versante Nord di Montalcino sulle pendici della collina di Montosoli. I vigneti circondano l’antico casolare che da il suo nome alla proprietà ed era degli antenati di Donatella Cinelli Colombini almeno dalla fine del Cinquecento.

OTA E METASEARCH

CON L’AIUTO DI VIVERE DI TURISMO BUSINESS SCHOOL ESAMINIAMO I PRINCIPALI PORTALI DI PRENOTAZIONE TURISTICA CERCANDO DI CAPIRE COME USARLI PER L’ENOTURISMO

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL TURISMO DEL VINO FAVORISCE LE DESTINAZIONI FAMOSE

OTA e metasearch i portali che commercializzano turismo del vino online

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

La prima cosa da capire è cosa sono:
OTA è la sigla di Online Travel Agent cioè tour operator che operano via web proponendo alberghi, voli aerei …. o le esperienze con cui hanno una convenzione. In base a questi accordi ricevono un abbonamento e/o una commissione per ogni prenotazione o click. Tra le più note ci sono Expedia, Booking e Venere.

METASEARCH

Metamotori o metasearch sono invece aggregatori di informazioni che permettono al turista di confrontare i prezzi e comprare il volo, il pernottamento …. Offerto al prezzo più conveniente. Pescano le loro informazioni dalle OTA ma anche dai siti ufficiali. Sono Metasearch Trivago, Tripadvisor e Kayak.
Per capire l’importanza di questi portali nella commercializzazione della nostra proposta turistica, è giusto ricordare che Google stima che i turisti guardino in media 20 siti diversi prima di prenotare un viaggio usando anche social, recensioni e altre fonti online.

VINITALY 2025 DALLA PAURA ALL’OTTIMISMO

IL VINITALY È RIUSCITO A RIDARE SPERANZA AL VINO ITALIANO NEL MOMENTO PIÙ DIFFICILE DEGLI ULTIMI 30 ANNI.ISTITUZIONI, PRODUTTORI E BUYER UNITI NEL VOLERLO DIFENDERE

Vinitaly tourism Antonello Maruotti LUMSA Donatella Cinelli Colombini CESEO Viplante Gardini Cinelli Colombini Movimento turismo del Vino Roberta Garibaldi Chiara Racasi Vinitaly Tourism

Vinitaly tourism Antonello Maruotti LUMSA Donatella Cinelli Colombini CESEO Violante Gardini Cinelli Colombini Movimento turismo del Vino Roberta Garibaldi Chiara Racasi Vinitaly Tourism

Di Donatella Cinelli Colombini, winedestination, Casato Prime Donne, Fattoria del Colle 

Il Vinitaly 2025 è iniziato in una sorta di tempesta perfetta che, giorno dopo giorno, si è trasformata in speranza.
Le preoccupazioni del comparto caratterizzano lo scenario iniziale: calo dei consumi mondiali collegato a uno stile di vita salutista e agli attacchi da parte delle autorità sanitarie, il global warming che mette a rischio i vigneti con eccessi sempre più frequenti (Cristiana Grati espone le foto della recente alluvione che ha travolto 8 ettari dei suoi vigneti), l’inflazione che si mangia i guadagni e poi i dazi di Trump (la riduzione al 10% per 90 giorni arriva subito dopo la chiusura della fiera).

Pian piano i toni si smorzano. Tanti importatori fiduciosi sulle prospettive future e soprattutto quelli USA decisamente ottimisti <<speriamo che duri poco, anche noi del trade abbiamo la nostra associazione che dialoga con il governo>>. In effetti il prezzo del vino italiano si quadruplica prima di arrivare al consumatore finale per effetto dei trasporti e soprattutto del passaggio, obbligatorio per legge, da importatore, distributore e dettagliante. I ministri arrivati in massa a Vinitaly sono uniti a dire no alla trattativa solitaria con Trump e no ai “controdazi” chiesti da altri Paesi Europei. Il Ministro Urso spiega <<le autorità monetarie prevedono un calo del PIL europeo dello 0,3%, per effetto dei dazi di Trump, ma facendo una guerra e aumentando reciprocamente le tariffe doganali su entrambi i fronti, potremmo arrivare a perdere l’1% del PIL>>. La parola su cui tutti sperano è “negoziare” puntando a far scendere i dazi. Le azioni in agenda sono tante: Vinitaly, con le fiere all’estero, e il Governo con la commissione UE, puntano a potenziare altri mercati, in Asia e in Sud America, dove è attesa la firma del trattato col Mercosul. Speriamo che le attuali criticità producano un’accelerata in un lavoro diplomatico che va avanti da tempo alla velocità della lumaca.

Offerta TOP con il Supertuscan Il Drago e le 8 Colombe

Volete ricevere direttamente a casa vostra questa verticale de Il Drago e le 8 Colombe a €159,00?

Cari amici, abbiamo preparato per voi un’occasione imperdibile! Tre annate di Il Drago e le 8 Colombe, tutte a 5 stelle: 2012, 2015, e 2020.

Questa è una opportunità speciale per confrontare tre vendemmie del Super Tuscan il Drago e le 8 Colombe prodotto alla Fattoria del Colle di Trequanda. Questo vino vi porta i profumi di frutti rossi maturi e il sapore potente e armonioso tipico di un territorio di alta collina dove l’aria è pulita e la maturazione dell’uva è lenta.

L’OFFERTA DEL MESE: TRE ANNATE A CINQUE STELLE

La classificazione delle annate del vino italiano va dall’eccellenza massima di cinque stelle, attribuite esclusivamente alle migliori annate, fino a un minimo di una stella per le annate peggiori. Consultandosi con le annate è possibile scegliere quali acquistare per un vino da tenere o da bersi subito.

🎁 insieme alle bottiglie troverete un piccolo regalo: una pompetta salva vino personalizzata della cantina di Donatella Cinelli Colombini. Ideale per abbellire la vostra cantina o la vostra cucina ma anche da regalare..

LA CANTINA TURISTICA FUORI E DENTRO (2)

L’ASPETTO ESTERNO DELLA CANTINA E’ PIU’ IMPORTANTE DI QUANTO SEMBRI PERCHE’ CREA ASPETTATIVA E DEVE DARE UNA PRIMA IMPRESSIONE POSITIVA E DUREVOLE

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

Château Margaux-

l’ingresso delle grandi cantine francesi Château Margaux-

Le grandi cantine francesi creano un’atmosfera di attesa fino dalle cancellate d’ingresso, quelle sudafricane si fanno precedere da giardini fioriti … invece in Italia spesso l’esterno delle cantine è trascurato e in completo contrasto con la cura dell’interno. Io sono fra i detrattori dei pratini all’inglese che sottraggono acqua alla nostra terra sempre più assetata. Così come sono contraria all’eccesso di illuminazione esterna che, di notte, fa sembrare le aziende agricole come alberi di Natale. Un effetto che rovina il paesaggio.

ILLUMINAZIONE E INQUINAMENTO LUMINOSO

Consiglio di puntare sugli alberi e cespugli tipici della zona e limitare l’illuminazione a quella necessaria, ma abbondare in fiori e sedili in modo da far sentire benvenuto il visitatore. Soprattutto bisogna porre tanta attenzione all’ordine, i cestini per le cartacce non sono mai abbastanza. L’illuminazione esterna va fatta con discrezione ma va fatta. Serve a valorizzare la bellezza del luogo ed a evitare che qualcuno cada facendosi male. Incidenti che comunque avvengono per cui è indispensabile un’assicurazione.
Chi abita in città non è abituato al terremo sconnesso della campagna e inciampa con facilità, inoltre teme i luoghi bui. Per questo è importante illuminare i percorsi e soprattutto le scale.

LA CANTINA TURISTICA FUORI E DENTRO

IL PERCORSO VERSO LA CANTINA È INSIEME UN PROBLEMA E UN’OPPORTUNITÀ, MA SONO AVVANTAGGIATE LE IMPRESE LUNGO UNA STRADA DI TRANSITO TURISTICO E ENOTURISTICO

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

segnali delle cantine

segnali delle cantine

Dall’indagine 2023 di Nomisma -WineMonitor sull’enoturismo in Italia, risultava che il 44% delle cantine aperte al pubblico sono lontane dalle aree interessate al turismo e solo il 32% hanno flussi enoturistici in prossimità.
Ma chi vuole ricevere visitatori deve comunque riuscire a farsi vedere almeno dalla più vicina strada di grande passaggio. E’ difficile, perché le frecce direzionali possono essere installate solo nei due incroci più vicini all’azienda, ma vale la pena acquistare delle insegne e cercare di indirizzare i flussi nella propria direzione.

FRECCE STRADALI VERSO LA CANTINA TURISTICA

Non è importante come in passato, perché quasi tutti i turisti cercano le cantine da visitare, usando il telefono o il navigatore dell’auto, ma comunque un’insegna ben fatta può essere molto utile.
La procedura autorizzativa per le frecce segnaletiche è lunga e vale la pena iniziarla con grande anticipo. La concessione viene rilasciata dall’ente titolare della strada cioè da Comune, oppure Provincia o ANAS. Il cartello deve riportare sul retro il numero dell’autorizzazione. A seconda del tipo di strada le frecce hanno dimensioni diverse. La posizione del cartello va concordata con l’ente gestore della strada. Quindi, per non sbagliare, è meglio rivolgersi a ditte esperte.
Purtroppo non esiste un simbolo stradale per le cantine turistiche mentre le aziende ne avrebbero bisogno per attrarre i visitatori. Infratti la maggior parte degli enoturisti arriva in zona con un solo appuntamento e poi fissa le altre esperienze last minute. Sarebbe importante spingerli a una visita anche usando la segnaletica stradale.

VINITALY 2025

UNA LUCE DI SPERANZA NEL MOMENTO PIU’ CRITICO DEL VINO ITALIANO FRA PROIBIZIONISMO, DAZI ED ECCESSI CLIMATICI. VINITALY LANCIA IL VINO ITALIANO ALLA RISCOSSA

di Donatella Cinelli Colombini, winedestination, Casato Prime Donne, Fattoria del Colle 

Ricordo altri Vinitaly turbolenti: quello dopo il metanolo, quello dopo brunellopoli …ma in quei casi il problema riguardava solo il vino e solo l’Italia. Adesso invece la turbolenza è mondiale con un rovesciamento dei rapporti fra gli stati che vede gli USA vicini alla Russia e ostili ai partners storici di Europa e Canada. Uno sconvolgimento che si riflette nelle guerre e nei nuovi regimi fiscali colpendo pesantemente il vino. A questo si aggiungono le campagne proibizioniste basate sul concetto che non esista una dose salutare per il consumo di bevande alcoliche. Campagne che curiosamente non hanno toccato la birra ma hanno pesantemente depresso i consumi di vino, soprattutto fra i giovani.

ENOTURISMO +13% L’ANNO, VARRÀ 332 MILIARDI NEL 2034

L’AI, LA CRESCITA VELOCISSIMA DEL BUSINESS ENOTURISTICO NEL MONDO E LA SUA GEOGRAFIA ITALIANA A MACCHIA DI LEOPARDO CON I PRIMI FENOMENI DI OVERTOURISM

business mondiale dell'enoturismo cresce del 13% all'anno

business mondiale dell’enoturismo cresce del 13% all’anno

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

Ho diviso il lungo articolo sulle novità del turismo del vino in tre parti che pubblico una per giorno. Il testo è stato scritto per OICCE TIMES a seguito della mia relazione nel convegno in occasione dei 75 anni dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino.

C’è una premessa a tutti gli argomenti successivi: il turismo ha un business mondiale di 1.700 miliardi (sale a 3,300 considerando quello interno). Un giro d’affari molto superiore a quello del vino e, a differenza del vino, il turismo vede crescere costantemente i suoi “consumatori” cioè i viaggiatori.

IL TURISMO CRESCE DEL 4% ALL’ANNO E L’ENOTURISMO DEL 13%

Attualmente ci sono 1,4 miliardi di “arrivi” cioè di turisti internazionali. Dopo il grosso stop della pandemia sta ritornando ai livelli pre covid e ha prospettive di crescita del 4-5% l’anno su scala mondiale pari a circa il 3% del pil planetario.

MESSAGGIO DI ANGELO GAJA

COME SEMPRE DIRETTO E CHIARO,  ANGELO GAJA SPIEGA PERCHE’ E’ SCORRETTO CONSIDERARE LE BEVANDE ALCOLICHE COME FOSSERO TUTTE UGUALI PERCHE’ IL VINO E’ DIVERSO

 

Maurizio-Zanella-Angelo-Gaja

Maurizio-Zanella-Angelo-Gaja

Donatella Cinelli Colombini pubblica qui sotto la lettera aperta che ha ricevuto da Angelo Gaja su “Alcol e vino

È ormai consuetudine equiparare il vino a superalcolici ed aperitivi unicamente a causa della componente alcolica che hanno in comune. Si tratta di un abuso che dura da troppo tempo. Esistono infatti tre tipologie di alcol.

ALCOL DI FERMENTAZIONE

Alcol di fermentazione, immutato da 10.000 anni, da quando il vino è nato, prodotto dai lieviti che si depositano sugli acini d’uva, agenti della fermentazione alcolica, ed è frutto di un processo che è il più naturale, il più bio in assoluto. L’alcol così prodotto è il costituente principale nonché primordiale del vino e si accompagna ad un 3% di altri componenti, il resto è acqua.

ALCOL DI DISTILLAZIONE

Alcol di distillazione, prodotto dall’arricchimento di alcol a mezzo dell’impianto di distillazione. È frutto della volontà del produttore di realizzare una gradazione alcolica più elevata e far così rientrare la bevanda nella categoria dei superalcolici: durante la distillazione viene persa buona parte degli altri componenti del vino.

CHIUDONO LE OSTERIE E APRONO LE FARMACIE

UNA RIFLESSIONE E QUALCHE RICERCA SCIENTIFICA, SUI BENEFICI SOCIALI, ECONOMICI E SALUTISTICI DELLA CONVIVIALITÀ INFORMALE E SUL CALICE DI VINO BEVUTO IN COMPAGNIA

Le osterie e il consumo di vino moderato contro la depressione e la solitudine

Le osterie e il consumo di vino moderato contro la depressione e la solitudine

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, Casato Prime Donne, Fattoria del Colle

Ho usato il titolo di un vecchio articolo de “La Revue du Vin de France” <<Mentre chiudono le osterie aprono sempre più farmacie>> per introdurre il commento a due articoli pubblicati sul quotidiano online del “GamberoRosso”. Il male oscuro del nostro tempo è la solitudine che riguarda soprattutto giovani e persone anziane.
Apparentemente la questione non riguarda il vino ma invece vediamo come sia intimamente legata a uno stile di vita di cui il calice di vino fa parte e come demonizzare il vino e sdoganare le droghe leggere “per i loro benefici sociali” sia un atteggiamento sbagliato e forse persino sospetto. Chi si avvantaggia da una strategia che appare contraddittoria? Gli antichi romani dicevano <<cui prodest?>> a chi conviene? E nel gergo dei libri gialli potremo tradurre <<chi ha un movente?>>.
I sospettati sono due: chi fa business con le droghe leggere e chi produce psicofarmaci. Due lobby potentissime e piene di soldi.
Quello che scrivo sotto traendolo dal GamberoRossoToday vi aiuta a riflettere.

CANTINE TURISTICHE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

LA TERZA NOVITA’ NELL’ENOTURISMO E’ L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE STA DIVENTANDO IL PRINCIPALE CONSIGLIERE NELLA CANTINA DA VISITARE E SCEGLIE SEMPRE LE STESSE

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL TURISMO DEL VINO FAVORISCE LE DESTINAZIONI FAMOSE

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL TURISMO DEL VINO FAVORISCE LE DESTINAZIONI FAMOSE

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Il terzo e ultimo elemento di novità nel settore enoturistico riguarda il digitale e l’intelligenza artificiale. Il testo nella sua versione integrale è stato scritto per OICCE TIMES nel febbraio 2025.

Attualmente il turismo intermediato online vale, nel mondo circa 700 miliardi di Dollari ma continua ad accrescere la sua quota nel business dei viaggi. Un processo inarrestabile grazie alla facilità d’uso del mezzo elettronico. Anche le esperienze enogastronomiche si cercano ormai sui canali digitali che hanno sostituito il passaparola. Nei grandi portali il posizionamento delle cantine turistiche in base alle recensioni pesa sulla sua loro attrattività.

ENOTURISMO E’ TROPPO O TROPPO POCO

L’ARGOMENTO NUOVO SUL TEMA ENOTURISMO È L’OVERTOURISM DEL VINO: UNA CRESCITA DEI FLUSSI A MACCHIA DI LEOPARDO CHE NON CONVIENE A NESSUNO NEANCHE A CHI NE HA TANTI

enoturismo a macchia di leopardo con wine destination sovraffollate e altre zone del vino senza turisti

enoturismo a macchia di leopardo con wine destination sovraffollate e altre zone del vino senza turisti

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

Seconda parte del mio articolo per OICCE TIMES sulle novità dell’enoturismo

I 15 milioni di ingressi nelle cantine italiane non sono uniformemente distribuiti in tutto il territorio nazionale ma hanno una geografia a macchia di leopardo con zone molto frequentate e altre che non decollano.

L’ENOTURISMO A MACCHIA DI LEOPARDO: IL CASO BARBARESCO

Una dimostrazione indiretta dell’effetto dei flussi enoturistici arriva dalla dichiarazione IRPEF 2023. Partendo proprio dalla denuncia dei redditi Tg24 ha redatto una sorta di mappa nazionale dei comuni dove il reddito medio dei residenti è più alto. La notizia che ha fatto clamore è la presenza, in cima alla classifica, di alcuni municipi del vino. Al 17° posto troviamo Barbaresco, con il reddito medio è di 33.459€. Dieci posizioni più in basso, c’è il confinante municipio di Treiso. Il motivo della sorpresa nasce dal calcolo del reddito degli agricoltori che, dal punto di vista fiscale, è determinano su base catastale per cui non può far salire così tanto la denuncia IRPEF. Come ha giustamente spiegato il sindaco di Treiso, Andrea Pionzo, a Cronache di gusto <<Il mondo del vino nel nostro territorio è fondamentale e questi dati riflettono quelli del settore turistico. Oltre le cantine vanno molto bene i ristoranti, gli affittacamere, i b&b, gli alloggi vacanze. In quasi in tutti i cortili di Treiso, c’è una di queste attività>>.

LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (4)

LE TANTE TIPOLOGIE DI DEGUSTAZIONE ORGANIZZATE DALLE CANTINE TURISTICHE, LA CRESCITA DEI PREZZI, LA DIFFUSIONE DELLE PRENOTAZIONI, L’USO DELL’ELETTRONICA

Trekking nei vigneti con degustazione Fattoria del Colle Toscana

Trekking nei vigneti con degustazione Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

DEGUSTAZIONI ITINERANTI E BRINDISI NELLE VIGNE

Recentemente le esperienze in cantina si sono diversificate. Molte comprendono alimenti tipici o veri e propri brunch. Sono sempre più richiesti i picnic o i brindisi nelle vigne. Altre cantine, e io sono una di esse, propongono degustazioni itineranti e hanno proposte premium che ambientano l’assaggio in sale storiche con la presenza del produttore in persona. Ci sono proposte con forte contenuto didattico e altre più sportive con itinerari in biciletta o a piedi che prevedono soste con assaggio di vini e cibi. Bellissime le cene in vigna che io stessa ho vissuto a L’Albereta Relais & Chateaux in Franciacorta e da Maria Paola Sorrentino poco sopra gli scavi di Pompei.
La crescita del numero di chi arriva in cantina mosso prevalentemente dal bisogno di rigenerarsi a contatto con la natura, ha fatto aumentare il numero di degustazioni all’aperto. Esse sfruttano l’effetto tonico dei bei panorami, la così detta “terapia del paesaggio”, che influenza positivamente anche sulla percezione del vino.

LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (3)

LA SCHEDA DESCRITTIVA CHE PERMETTE DI GUIDARE LA DEGUSTAZIONE VARIANDOLA IN BASE ALLA TIPOLOGIA DI TURISTI PRESENTI. ISTRUZIONI PRATICHE

la scheda descrittiva del vino per la degustazione turistica

la scheda descrittiva del vino per la degustazione turistica

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

La scheda descrittiva del vino serve invece alla persona che guida la degustazione perché, a seconda del tipo di visitatori presenti, ha bisogno di argomenti di vario tipo: storytelling sul vino o sull’azienda, aneddoti sull’annata, argomenti più tecnici di carattere agronomico ed enologico.
Per preparare la scheda descrittiva bisogna preparare una documentazione in anticipo. Subito dopo ogni vendemmia, è necessario appuntarsi le notizie salienti in modo da avere un ventaglio di aneddoti e di dati da scrivere nella scheda che accompagna l’entrata del vino nel mercato.

PERCHE’ DIRE POCHE COSE E’ MEGLIO

Generalmente viene scritta una sola scheda per ogni annata di ogni etichetta. Serve per importatori, giornalisti, eventi, degustazioni professionali e turistiche…. Per questo il numero dei dati presenti sulla scheda è abbondante e supera di molto quelli che vengono usati nelle diverse circostanze. Tuttavia scrivendo in neretto i titoli ogni argomento chi guida l’assaggio, può trovare facilmente le informazioni che gli servono.

LA DEGUSTAZIONE TURISTICA IN CANTINA (2)

LA DEGUSTAZIONE GUIDATA PER I TURISTI: DIMENSIONI DELLA SALA, BAGNI E CUCINE, ILLUMINAZIONE E ALLESTIMENTO. MA NON ESISTONO REGOLE ASSOLUTE

degustazione guidata in cantina Fattoria del Colle Toscana

degustazione guidata in cantina Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc 

A seconda dei tipo di turisti accolti dalla cantina, la sala da degustazione è più o meno grande. Ci sono aziende che non accolgono gruppi superiori alle 15 persone, come Sassicaia, e quindi hanno uno spazio volutamente piccolo con un tavolo intorno al quale i visitatori assaggiano in piedi. In altre cantine ci sono invece sale predisposte con tavolo per il relatore e banchi per i partecipanti come al Castello Banfi. Ho visto anche situazioni simili a wine bar dove la degustazione avviene per singoli gruppi seduti in eleganti salottini intorno a un bancone sfavillante come da Louis Roederer.
Quindi non esiste una soluzione giusta e una sbagliata bensì tante soluzioni giuste a seconda del tipo di clientela e del numero dei visitatori.

COME CALCOLARE LA DIMENSIONE DELLA SALA DA DEGUSTAZIONE

In linea di massima la dimensione di una sala da degustazione va calcolata considerando un m2 a persona. E’ possibile ridurre lo spazio per ogni ospite ma questo riduce anche la facilità di servizio e allunga i tempi da destinare a ogni vino. Altro elemento da ricordare è che un bus turistico da 12m contiene 55 passeggeri e quindi, se possibile la sala da degustazione della cantina dovrebbe essere almeno 60m2 ed avere accesso ai bagni e alla cucina.