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News dal Casato Prime Donne e dalla Fattoria del Colle, territorio, commenti sul mondo del vino, eventi e personaggi del vino

Esclusiva Anteprima: Brunello 2020 e Riserva 2019

Volete ricevere direttamente a casa vostra in anteprima 3 bottiglie di Brunello 2020 e 3 bottiglie di Riserva 2019 a €324,00?

Un’occasione irripetibile per veri intenditori. Siamo lieti di presentarvi in anteprima due nuove straordinarie annate.

In anteprima le nuove annate del Brunello di Montalcino del casato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini

Esclusiva anteprima delle nuove annate del Brunello di Montalcino

Questi due vini escono sul mercato il 1 gennaio per cui chi partecipa a questa offerta sarà fra i primi, nel mondo, ad assaggiarlo e a offrirlo agli amici. Un privilegio esclusivo per i membri del nostro Club.

Quest’offerta è per coloro che vogliono iniziare il nuovo anno con i vini giusti per celebrare ogni occasione speciale!

In omaggio, riceverete una pompetta per togliere l’aria dalle bottiglie e una wine skin per portare il vostro vino preferito ovunque andiate.

La vendemmia 2019 è da considerare una delle migliori vendemmie di Montalcino  con uva perfetta per la produzione di un grande Brunello da invecchiamento. L’ annata 2020 invece ricorda la splendida 2015. Sono due annate che fanno parte del progetto “Vineyard first” dove facciamo ogni sforzo per cogliere l’uva appena è pronta e mettiamo a punto un sistema per scegliere il giorno della raccolta basandoci sull’assaggio dell’uva e sul giorno in cui la quantità di polifenoli totali comincia a scendere.

OFFERTA PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA

  • 3 bottiglie Brunello 2020 in anteprima
  • 3 bottiglie Brunello Riserva 2019 in anteprima
  • 1 pompetta salva vino
  • 1 Wine Skin per trasportare il tuo vino con stile

BRUNELLO DOCG PRIME DONNE 2020 BIO

GLI APPASSIONATI POTRANNO DIVERTIRSI A CONFRONTARE IL BRUNELLO 2019 E IL 2020 COME È SUCCESSO CON ALTRE DUE SUPER VENDEMMIE: IL 2015 E IL 2016 TUTTE 5 STELLE

Sono millesimi diversi ma straordinariamente buoni ed eleganti.
L’annata 2020 è stata più calda di quella precedente e potrà entusiasmare chi ama il Brunello che richiama il velluto di seta compatto e morbido.
La selezione Prime Donne è un’espressione molto alta del Brunello 2020 e si esprime con caratteri di particolare finezza e eleganza.

AUGURI DI BUON NATALE E DI UN FELICE ANNO NUOVO

L’AUGURIO DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI E DEGLI AMICI DELLA FATTORIA DEL COLLE A TREQUANDA E DEL CASATO PRIME DONNE A MONTALCINO

Auguri dal Casato Prime Donne di Montalcino e dalla Fattoria del Colle di Trequanda

Auguri dal Casato Prime Donne di Montalcino e dalla Fattoria del Colle di Trequanda

Oggi, nel giorno di Natale, vorrei riflettere con voi su una frase di Nelson Mandela.
Mandela è stato e primo Presidente nero del Sud Africa dopo aver trascorso 27 anni in carcere per la sua lotta al segregazionismo razziale.
Nel 1993 gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace. Il suo coraggio e la sua grandezza d’animo hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo.
Fra le sue eredità c’è questa frase <<un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso>>.
In questo Santo giorno, mentre ricordiamo il figlio di Dio che diventa uomo per aprire all’umanità la porta della salvezza, la frase di Mandela ci aiuta a capire il significato profondo del Natale.

LA VITTORIA DEL NATALE

E’ una frase che rovescia i luoghi comuni. Infatti, tutti identifichiamo il vincitore con chi diventa più ricco, o più potente, oppure più bravo e più famoso degli altri.

GLI AGOSTINIANI A MONTALCINO

LA CITTÀ DI DIO E LA CITTÀ DEGLI UOMINI DESCRITTE DA SANT’AGOSTINO TROVANO A MONTALCINO UNA ESEMPLIFICAZIONE E FORSE PERSINO UNA SINTESI VIRTUOSA. VENITE A VEDERE

Sant'Agostino a Montalcino affreschi di Bartolo di Fredi

Sant’Agostino a Montalcino affreschi di Bartolo di Fredi

di Donatella Cinelli Colombini, #brunellodimontalcino, #winedestination 

Eccoci nella Montalcino che mi è più cara, quella che racconta la storia nobile della mia terra.
Uno dei monumenti più belli è il complesso monastico di Sant’Agostino con la chiesa e il convento. Attualmente ospita il Consorzio del Brunello, il Tempio del Brunello con sale da degustazione e percorso esperienziale, la Scuola permanente dell’Abitare diretta dall’Architetto Milesi, la società filarmonica, Puccini, il Museo di Arte Sacra e quello archeologico. Nell’insieme è qualcosa di spettacolare, vario e affascinante. Una civitas terrena e celeste come quella teorizzata da Sant’Agostino.

LA STORIA DEGLI AGOSTINIANI DA EREMITI A MONACI

Un convegno del 3 novembre scorso ha cercato di raccontare la storia di questo luogo e dell’ordine Agostiniano a Montalcino attraverso le parole di Bruno Bonucci, Giacomo Massoni e Gaudenz Freuler.
I seguaci del Santo erano originariamente eremiti oppure vivevano in piccole comunità in luoghi isolati. Si spostarono nei centri abitati assumendo uno schema monastico per volere del papato.
L’ordine Agostiniano arriva a Montalcino sulla scia di un eremita nella prima metà del Duecento e nello stesso secolo costruisce la sua chiesa. I chiostri dell’adiacente convento sono invece di impianto cinquecentesco

FESTA DEGLI AUGURI DELLE DONNE DEL VINO TOSCANE

LE DONNE DEL VINO CONCLUDONO L’ANNO DEDICATO ALLA CULTURA CON UNA SERATA NELLA FONDAZIONE SPADOLINI E UNA CENA NELL’OSTERIA PIU’ FIORENTINA “OMERO”

Donne del Vino Toscana alla Fondazione Spadolini Nuova antologia accolte dal professor Cosimo Ceccuti

Donne del Vino Toscana alla Fondazione Spadolini Nuova antologia accolte dal professor Cosimo Ceccuti

Le Donne del Vino toscane sempre più unite e con più voglia di stare insieme. 45 alla serata prenatalizia, quasi la metà della compagine sociale <<e con un programma decisamente impegnativo>> precisa la delegata regionale  Donatella Cinelli Colombini quasi incredula di fronte a un afflusso molto superiore alle aspettative. Un bel modo per farsi gli auguri unendo cultura e allegria, amicizia e costruttività. La delegazione delle Donne del Vino toscane forte di 118 socie sta diventando sempre più forte e solidale.
Proprio prima di Natale ha consegnato 64kg di olio evo alla Caritas diocesana di Montepulciano Chiusi e Pienza perché vengano consegnati alle persone povere più fragili. Un dono di 7 Donne del Vino: Sabrina Bertolini, Maria Giulia Frova, Silvia Ghezzi, Donatella Cinelli Colombini, Caterina Dei, Tatiana Kuznetsova e Albiera Antinori.

FESTA DEGLI AUGURI ALLA FONDAZIONE SPADOLINI

L’anno 2024 dedicato a “Donne vino e cultura” viene celebrato fino alla fine unendo la cena degli auguri alla visita alla Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia dove il professor Cosimo Ceccuti ha fatto una conferenza sul tema “L’emancipazione femminile e la politica” Storia e aneddoti del voto alle donne dall’Ottocento ad oggi.

COME OVER OCTOBER CONTRO LE CAMPAGNE ANTI ALCOL

COMINCIANO LE REAZIONI AL NEO PROIBIZIONISMO CHE SI ESPRIME IN NORME GOVERNATIVE O IL SOBER OCTOBER. PER ESEMPIO COME OVER OCTOBER CIOE’ BEVI IN COMPAGNIA

DI Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

La cosa che colpisce è l’apparente incapacità di imparare dai propri errori. Il proibizionismo, dal 1920 al 1933, aveva per scopo la moralizzazione della società e l’aumento della capacità produttiva. La teoria dei fondamentalisti era che, arrestando chi beveva, ci sarebbero state meno vittime dell’alcol e dei crimini correlati. Il risultato fu l’esatto opposto: il consumo di alcolici continuò ma i prezzi aumentarono di dieci volte. Al Capone, fu il più importante boss del traffico di alcolici e la criminalità arrivò a livelli mai visti prima con sparatorie per le strade. La polizia fu sistematicamente corrotta dai miliardi di dollari generati dal mercato nero degli alcolici. Nel 1920, a New York erano presenti 32 mila Speak-easy, contro i soli 15 mila bar legittimi di prima della proibizione.

DONATELLA CINELLI COLOMBINI E DOCTOR WINE DANIELE CERNILLI

92/100 AL BRUNELLO PRIME DONNE NELLA GUIDA ESSENZIALE AI VINI D’ITALIA DI DANIELE CERNILLI DOCTOR WINE CON ANCHE UNA STELLA ALLE CANTINE DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

DanieleCernilli DonatellaCinelliColombini ONAV Congresso 2013

Daniele Cernilli innovatori del vino italiano

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Conosco Daniele Cernilli da quasi quarant’anni, quando lui era un giovane professore di filosofia con la passione per l’assaggio del vino e la missione di innalzare la qualità delle cantine italiane costringendole a confrontarsi fra loro e con il resto del mondo.
Ci stimiamo a vicenda e ci vogliamo bene. Non posso dimenticare le sue parole di conforto dopo la morte di mio marito Carlo.

Tuttavia le nostre sensibilità per il vino divergono: Cernilli predilige i wine makers protagonisti come Carlo Ferrini io credo nella natura protagonista assoluta. Un distinguo che porta a esiti diversi soprattutto nello stile. Infatti chi, come me, coglie l’uva prima che la sua maturazione ammorbidisca la buccia, produce vini più eleganti ma meno potenti rispetto a chi aspetta. Ma io sono convinta che questa scelta mantenga nel vino una maggiore impronta del terroir e dell’annata per cui intendo andare avanti su questa strada: meno potenza e più territorialità perché il vino deve raccontare e sorprendere non essere sempre uguale.
Sono grata da Daniele Cernilli di aver inserito la mia cantina nella Guida Essenziale dei Vini d’Italia 2025 assegnandole anche una stella. E’ una gioia e un onore.

VECCHI VIGNETI E VINI DA MITO

OLD VINE CONFERENCE IL 10 OTTOBRE 2024 ALLA TENUTA SETTE PONTI DELLA FAMIGIA MORETTI CUSERI IN TOSCANA PER RENDERE OMAGGIO AI PATRIARCHI DEL VIGNETO ITALIA

Michéle Shah Ambasciatrice Regionale d’Italia della Old Vine Conference

Michéle Shah Ambasciatrice Regionale d’Italia della Old Vine Conference

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination 

Voglio fare una premessa: sono una grande sostenitrice dei vigneti storici e ho piantato le mie vigne perché diventino centenarie ma, per adesso, la mia vigna più vecchia, al Casato Prime Donne di Montalcino, ha solo 37 anni.
Peccato!

OLD VINE CONFERENCE UN’ASSOCIAZIONE FRA CHI HA VIGNETI CENTENARI

Michéle Shah Ambasciatrice Regionale d’Italia della Old Vine Conference ha aperto con queste parole la prima edizione di All of Italy <<Siamo oggi qui con tutti i produttori italiani che partecipano alla Old Vine Conference per parlare delle vecchie vigne, del loro valore storico, culturale e genetico. È importante capire cosa questi vigneti rappresentino oggi e come si siano conservati grazie alla resilienza, la sensibilità e il rispetto di chi li ha custoditi negli anni>>

TURISMO DEL VINO IN ITALIA PASSATO PRESENTE E FUTURO

DONATELLA CINELLI COLOMBINI FONDATRICE DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO NEL 1993 E VIOLANTE GARDINI CINELLI COLOMBINI NEOELETTA PRESIDENTE DELLA STESSA ASSOCIAZIONE

Andrea Cappelli Oinos con Lorenzo

Andrea Cappelli Oinos con Lorenzo

Intervista  sull’enoturismo a Donatella Cinelli Colombini e Violante Gardini Cinelli Colombini per la rivista Oinos di Andrea Cappelli. Madre e figlia giocano in doppio per portare al successo il turismo del vino italiano.

Com’era e com’è l’enoturismo in Italia?

Donatella – siamo partiti da 25 cantine accessibili al pubblico in tutta l’Italia, praticamente niente. Nelle prime edizioni di Cantine aperte mandavo per posta e per fax le istruzioni per organizzare il punto vendita e lo spazio per gli assaggi… solo verso il 1997 qualche cantina decise di rimanere accessibile dopo la giornata “Cantine aperte”. Pian piano l’enoturismo è diventato di moda e la visita delle cantine è entrato nel vissuto di tutti come alternativa alle solite gite nelle città d’arte o alle spiagge.
Violante – Ora in Italia ci sono circa 20-25.000 cantine turistiche ma solo una parte di esse offre un’accoglienza ben organizzata cioè ha personale formato, una serie di esperienze diversificate e dispone di un percorso negli impianti produttivi, un punto vendita, una sala da degustazione dove servire vino e cibi tipici oltre che, ultimi ma non meno importanti, parcheggi e bagni. Ho l’orgoglio di dire che le cantine associate al Movimento turismo del vino –  MTV sono fra quelle meglio organizzate.

BRUNELLO 32% DEI VINI ROSSI DI LUSSO IN USA

IL VINO ROSSO IN DIFFICOLTÀ IN USA MA VANNO BENE I VINI ROSSI LUXURY OLTRE I 50$ CHE CRESCONO DEL 3% MENTRE I FRANCESI PERDONO IL 7% E GLI STATUNITENSI IL 16%

Vinitaly-USA-a-Chicago

Vinitaly-USA-a-Chicago

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Le vendite USA delle bottiglie italiane di vino rosso luxury che costano oltre 50$ alla distribuzione crescono del 3% nei primi 8 mesi dell’anno. Rispetto al totale dei rossi del nostro Paese commercializzati in USA sono solo il 2% in volume ma il 14% in valore.
Lamberto Frescobaldi ha presentato i dati dell’Osservatorio OIV SipSource a Chicago, in occasione di Vinitaly USA.
Il successo delle migliori bottiglie italiane appare tanto più sorprendente vedendo che, nello stesso periodo del 2024, i vini rossi francesi di alto prezzo hanno avuto un calo di vendite del 7% e quelli americani del 16%. Si tratta di bottiglie che arrivano sugli scaffali di vendita al pubblico con cartellini di oltre 100 $ e nelle liste dei vini dei ristoranti a circa 150$. Sono destinate a una ristretta cerchia di clienti intenditori e ricchi che, tuttavia, trovano più appagante spendere i loro soldi nelle nostre bottiglie piuttosto che in quelle francesi e statunitensi molto più care o meglio forse troppo care rispetto al loro prestigio e livello qualitativo.

PREZZI DEI VIGNETI ITALIANI 2024

VIGNETI ITALIANI SEMPRE PIU’ CARI SPECIALMENTE NEL BAROLO: 2 MILIONI DI EURO ALL’ETTARO, UNO PER BRUNELLO E BOLGHERI E POCO MENO PER IL LAGO DI CALDARO

Casato Prime Donne vigneto Ardita

Montalcino, Brunello, Casato Prime Donne vigneto Ardita

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Sorprendentemente il prezzo dei vigneti italiani continua a crescere mentre la Francia inizia a spiantare 30.000 ettari di vigna come richiesto a gran voce dai vignaioli di Bordeaux.
Sorprendono anche le nuove acquisizioni di cantine che sono passate di mano in numero notevole e a cifre nettamente superiori al loro possibile reddito. Alla luce di consumi e mercato del vino in fase calante, nell’intero pianeta, c’è da chiedersi ma come mai? Forse la liquidità finanziaria è talmente enorme da spingere grandi investitori a fare speculazioni a lungo termine contando sulla dimensione ridotta delle denominazioni più blasonate e della loro volontà di non espandere la superficie dei vigneti.

FOLIAGE DEI VIGNETI E LA TERAPIA DEL PAESAGGIO

CAMMINARE IN UN LUOGO BELLO RIGENERA PSICOLOGICAMENTE E FISICAMENTE ECCO LA TERAPIA DEL PAESAGGIO CHE IN AUTUNNO IN TOSCANA È AL MASSIMO DELL’INTENSITÀ

cantina con vista Toscana Fattoria del Colle

cantina con vista Toscana Fattoria del Colle

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Il mio amico Angelo Gaja dice che il foliage nei vigneti toscani ha un colore solo e quindi è meno bello di quello dei distretti del vino dove ci sono molti vitigni e quindi molte tonalità.
Ma non è vero!
La mente umana ha bisogno di immagini semplici e armoniose per stare bene. Certi territori come la Val d’Orcia, patrimonio Unesco dal 2004 proprio per la bellezza del suo paesaggio agricolo, offre questo tipo di scenari. Quasi una medicina per l’anima.
Le foglie delle viti cominciano a ingiallire subito dopo la vendemmia e cadono alla fine di dicembre. Un periodo breve in cui la Toscana del vino, dove il Sangiovese è il sovrano incontrastato, si mostra coperta da un broccato giallo oro. Il paesaggio del Brunello, del Chianti Classico o del Vino Nobile è rimasto intatto per secoli. C’è qualche grande fabbrica, residuo del sogno di industrializzazione della metà del Novecento, ma sono pochissime, non come in Piemonte.
Il paesaggio ha un’armonia austera fatta di storia, natura e amore dell’uomo. Boschi, terreno arato per la semina, vigneti di Sangiovese che diventano un mantello dorato. Venite a vederlo!

IL BLOGGER WESTFALL, I GIOVANI E IL VINO

IL VINO È TROPPO CARO, TROPPO PALUDATO DAL LUSSO, CANTINE POCO ACCOGLIENTI, MARKETING ORIENTATO SU CONSUMATORI VECCHI E DIFFUSO CON CANALI VECCHI

i giovani si allontano dal vino perchè è caro , cantine mentre comunicazione non si rivolgono ai giovani

i giovani si allontano dal vino perchè è caro , cantine mentre comunicazione non si rivolgono ai giovani

di #donatellacinellicolombini, #winedestination

La frase che mi colpisce di più riguarda le cantine e il turismo del vino che respinge i giovani. <<Non ci sentiamo benvenuti>>. Secondo Nate Westfall, il mondo del vino è diventato <<È uno sfortunato sottoprodotto del posizionamento di mercato progettato per proiettare il lusso e attirare ricchezza>>.
Un ambito rivolto ai clienti ricchi che guardano dall’alto in basso chi non ha un conto in banca con almeno cinque zeri. Un modo in cui i giovani si sentono a disagio.

IL BLOGGER NATE WESTFALL BEVITORE PENTITO

Come dare torto a Nate Westfall  blogger statunitense millennial? Per anni il vino ha seguito la scia del leader massimo del lusso LVMH cercando l’apparenza lussuosa per nobiliare anche vini che, in realtà, venivano venduti soprattutto al supermercato….

LE LANGHE AL BIVIO E IL CORAGGIO DI OSARE

ANGELO GAJA SULLE RECENTI POLEMICHE: -I NOSTRI VINI NON SONO CAVALLI DA TIRO È UN ERRORE PRETENDERE CHE BAROLO E BARBARESCO TRAININO L’INTERA PRODUZIONE PIEMONTESE

Angelo Gaja commenti sulle Langhe e il loro futuro

Angelo Gaja sul futuro di Barolo e Barbaresco

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Vi propongo qui le giuste riflessioni di Angelo Gaja sulle recenti polemiche riguardanti il futuro dei vini di Langa. Le condivido ad esclusione dell’appello a non fare di Barolo e Barbaresco i locomotori di tutti i prodotti agroalimentari piemontesi. Se non lo fanno loro chi lo fa? La nutella?
Invece fra le minacce metterei l’overtourism. I piccoli comuni del vino non possono avere meno residenti che posti letto turistici e il turismo del vino non può crescere in modo illimitato. Lasciando aumentare senza controllo turisti ed escursionisti, questi flussi potrebbe danneggiare l’identità, l’integrità e le prospettive delle wine destination e dei loro vini.
Bisogna arginare il turismo limitando gli attracchi cioè i parcheggi turistici e le permanenze di una notte che vanno pesantemente caricata con la tassa di soggiorno. Queste sono le sole due misure che i comuni possono usare finché non viene approvata una legge sugli affitti turistici nelle civili abitazioni e un’altra legge che limiti i luoghi di somministrazione evitando che ogni macelleria diventi una paninoteca.

CHAMPAGNE VISITA DELLE GRANDI MAISON

CON L’ACADÉMIE INTERNATIONALE DU VIN IN CHAMPAGNE PER CAPIRE LA MAGIA E I SEGRETI DELLE MITICHE BOLLICINE FRANCESI: BOLLINGER, KRUG E LOUIS ROEDERER

Bollinger Champagne Academie Internationale du Vin Violante e Donatella Cinelli Colombini

Bollinger Champagne Academie Internationale du Vin Violante e Donatella Cinelli Colombini

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Il Symposium d’autunno dell’Academie internationale du Vin è una sorta di tour de force. Con i miei settant’anni faccio fatica a reggere il passo ma, visto che il mio amico Angelo Gaja, con qualche anno più di me, partecipa di slancio, io stringo i denti e sorrido.
Primo giorno molto traumatico dopo una notte quasi insonne  per il nipotino Lorenzo trasportato in ambulanza al Mayer causa di una caduta e poi dimesso quasi all’alba.  Io e Violante arriviamo  a Parigi alle nove dove ci aspettano Pietro Ratto, Rossana e Angelo Gaja.

BOLLINGER

Inizio in stile gita fra amici, in cinque in macchina, per arrivare puntuali a Reims dove riusciamo persino a vedere la Cattedrale. Siamo eccitati ma anche assonnati. Sorprendentemente gli accademici sono tanti e gli organizzatori ci dividono in due gruppi. Io e mia figlia Violante visitiamo Bollinger ricevuti da Etienne Bizot  e scopriamo il volto più tradizionalista dello Champagne.

Avevo già visito lo Champagne quarant’anni fa con mio marito Carlo, da semplici turisti, ma in questo caso tutti ci accolgono con il tappeto rosso e le bollicine francesi hanno ancora più fascino e mito.
Cena al Crayères, Le Parc due stelle Michelin in una residenza d’epoca in stile belle epoque dove ogni commensale vive una specie di estasi olfattiva.