NOTIZIE ED EVENTI

Blog

News dal Casato Prime Donne e dalla Fattoria del Colle, territorio, commenti sul mondo del vino, eventi e personaggi del vino

ESTIRPAZIONE VIGNETI: FAVOREVOLI E CONTRARI

MEGLIO SPIANTARE VIGNETI COME IN FRANCIA OPPURE RIDURRE LE RESE DEI VIGNETI DI PIANURA SOTTO I 300 QUINTALI ETTARO COME VUOLE FRESCOBALDI? CREDO ABBIA RAGIONE LUI

Vinitaly2017-Donatella-Cinellicolombini -RiccardoCotarella-Presidente-Assoenologi

Riccardo Cotarella-Presidente-assoenologi- contrario alle sovraproduzioni dei vigneti di pianura di vini comuni

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #Orciadoc

A Bordeaux inizia la seconda tranche di espianti come risposta alle cantine troppo piene e al calo dei consumi. Circostanze che hanno prodotto un lago di eccedenze sempre più grande a livello mondiale. Gli attacchi delle autorità sanitarie hanno allontanato i consumatori dal vino mentre aumentano i vigneti in Paesi, come Cina e Regno Unito che prima importavano tutto o quasi tutto quello che bevevano.
Regolare il mercato comprimendo la produzione è contrario ai principi economici e appare tanto più inutile se consideriamo che c’è chi pianta di nuovi vigneti in altre parti dl mondo.

LA QUESTIONE ESPIANTO DEI VIGNETI ARRIVA SUI TAVOLI EUROPEI

Tuttavia la questione “espianti” è arrivata sui tavoli europei partendo da quello Copa-Cogeca, organizzazione europea delle associazioni di agricoltori e delle cooperative agricole.
Intanto la Francia ha varato il suo piano: pagamento di 2.500 euro per ettaro di vigneto espiantato e utilizzo della superficie per altra coltura per almeno quattro anni, oppure 4 mila Euro per ettaro espiantato e destinato a altro utilizzo per sempre.

OLIO EXTRAVERGINE 2024 DELLA FATTORIA DEL COLLE

TANTE OLIVE MA POCO OLIO, QUESTA POTREBBE ESSERE LA DESCRIZIONE DELL’OLIO EVO 2024. LA QUALITÀ E SOPRATTUTTO I PROFUMI SONO OTTIMI MA LA RESA AL FRANTOIO È BASSA

Bruschetta con l'olio nuovo

Toscana Fattoria del Colle Bruschetta con l’olio nuovo

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

E’ il profumo l’elemento caratterizzante dell’olio extravergine di olive 2024, intenso, affascinante, ricco di suggestioni che rimandano al carciofo, all’erba tagliata, alla corteccia degli alberi, alle mandorle e agli agrumi. Una vera esplosione aromatica capace di trasformare un semplice piatto di verdura cotta in qualcosa di sensuale e inebriante.

TREQUANDA DOVE NASCE UNO DEI MIGLIORI EXTRAVERGINE DEL MONDO

La Fattoria del Colle si trova a Trequanda, in una delle zone migliori della Toscana e del mondo per la produzione di olio extravergine di oliva grazie ai suoi terreni sabbiosi, alla sua posizione lontana dal mare e all’altitudine di oltre 400 metri che la proteggono dalla mosca olearia.
La fattoria ha 6 ettari di oliveti Biologici e commercializza esclusivamente l’olio dei suoi olivi.

TURISTA GOLOSO: AUTENTICO, GOURMET, AUTENTICO, GREEN E ESPLORATORE

IDENTIKIT DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI TURISTI ENOGASTRONOMICI TRATTI DA THEFORK E WEROAD PRINCIPALI PIATTAFORME DEI VIAGGIATORI EUROPEI AMANTI DELLA BUONA TAVOLA

 

i 5 profili del turista enogastronomico

i 5 profili del turista enogastronomico

di Donatella  Cinelli Colombini, #winedestination 

TheFork e WeRoad  sono le più grandi comunità di viaggiatori europei e hanno lavorato insieme per identificare la personalità e le attese del turista enogastronomico.
Si tratta dei viaggiatori che reputano importante (52%) o determinante ( 44%) l’esperienza golosa per il successo della propria gita.

Per la verità la quota di chi collega la propria soddisfazione al godimento del palato è ancora più alta e anzi è quasi plebiscitaria (96%)

Dall’analisi di un campione di 2.200 buongustai e dai dati della piattaforma leader europea nella prenotazione online dei ristoranti e WeRoad, la community di viaggiatori on the road più grande d’Europa hanno profilato i 5 tipologie di viaggiatori del gusto.

DONATELLA CINELLI COLOMBNI AL MERANO WINE FESTIVAL

DEGUSTAZIONE DI 3 BRUNELLO INSIEME AI CHIANTI CLASSICO DI FRANCESCO RICASOLI CONVERSANDO CON OSCAR FARINETTI  MERANO WINE FESTIVAL ORGANIZZATA DA LIBER

Merano Castello Principesco Donatella Cinelli Colombini entra dalla porta medioevale usata dall'Imperatrice Sissi

Merano Castello Principesco Donatella Cinelli Colombini entra dalla porta medioevale usata dall’Imperatrice Sissi

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

E’ sempre un piacere venire invitati a presentare i propri vini ad un evento ma quando la richiesta arriva da Liber  società si distribuzione e consulenza fra le più reputate in Italia e dal Wine Hunter patron del Merano WineFestival, il mitico Helmuth Köcher, allora diventa un onore e una grande opportunità.
L’invito riguardava uno degli eventi collaterali al famoso salone del vino che quest’anno si è svolto dall’8 al 12 novembre al Kurhaus di Merano. La mia degustazione faceva parte del progetto “Intrecci di Vite” ed è avvenuta al Castello Principesco di Merano dove risiedeva l’Imperatrice Sissi durante i suoi soggiorni a Merano. C’erano 20 persone selezionatissime fra cui il mio amico Avvocato Natale Callipari che mi ha accompagnato da Verona a Milano come fossi una principessa.

FRANCESCO RICASOLI E IL CHIANTI CLASSICO A CONFRONTO CON DONATELLA CINELLI COLOMBINI E IL BRUNELLO

I VINI PIU’ CARI D’ITALIA

IL BARBARESCO ROAGNA CRICKET PAJE E’ IL VINO PIU’ CARO D’ITALIA SEGUITO DAL SUPERTUSCAN MASSETO SEGUITO DAL BAROLO BRUNATE RISERVA DI GIUSEPPE RINALDI

Frescobaldi Masseto IGT Toscana

Frescobaldi Masseto IGT Toscana

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination 

I vini italiani non hanno ancora raggiunto le vette di Napa o Borgogna ma cominciano a costare cifre ragguardevoli. Anche i vini più esclusivi del nostro Paese raramente si avvicinano alle mille sterline, anche se quasi tutti hanno visto i loro prezzi aumentare gradualmente negli ultimi dieci anni.

COME NASCE L’ELENCO DEI VINI ITALIANI PIU’ COSTOSI DI WINE SEARCHER

L’elenco proviene dagli sterminati data base di WineSearcher che raccoglie 6 milioni di offerte provenienti da negozi e rivendite di tutto il mondo. E’ costantemente aggiornata. Ogni giorno vengono attivate procedure manuali e automatiche con lo scopo di rimuovere listini prezzi non aggiornati, prezzi sbagliati, o ingannevoli.
Accanto a ogni vino è indicato il suo prezzo medio (escluso le tasse) calcolato sui cartellini di tutte le enoteche e i commercianti che lo propongono.
La lista dei vini più cari è dunque basata su un rilevamento accurato del mercato enologico e quindi assolutamente attendibile.
Tuttavia, almeno in parte, è sorprendente.
Non c’è il Sassicaia che è indubbiamente un simbolo del lusso enoico italiano.

BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG 2020 BIO

PER LA PRIMA VOLTA, I VIGNETI DI MONTALCINO METTONO IN FILA TRE VENDEMMIE 5 STELLE UNA DIETRO L’ALTRA. IL 2020 È FORSE QUELLA CON MAGGIORE ARMONIA E INTENSITÀ

Una circostanza mai avvenuta in precedenza che conferma la straordinaria vocazione del territorio del Brunello per la coltivazione del Sangiovese, il suo unico vitigno. Confermato anche l’effetto favorevole del nuovo clima che ha moltiplicato le vendemmie eccellenti.
Il 2019 e il 2020 hanno comunque caratteristiche diverse che gli appassionati potranno divertirsi a confrontare.

2020 UN ANNO E UN BRUNELLO DA RICORDARE

Nel 2020, l’anno del Covid, ci fu una gelata primaverile (18-23 marzo) che ridusse drasticamente l’uva dei vigneti.
Dopo un inverno mite e arido, giugno fu piovosissimo mentre dalla metà di luglio alla fine di agosto il caldo non fu mai interrotto dai temporali. Il bel tempo è continuato a settembre fino alla vendemmia quando invece le perturbazioni hanno iniziato ad arrivare. La pioggia ha girato intorno lasciando asciutto il Casato Prime Donne fino al 25 settembre a raccolta quasi ultimata. Quel giorno c’è stato un vero diluvio ma, per fortuna, quasi tutta l’uva era già in cantina.
L’uva di Sangiovese 2020 era perfettamente matura, sana, con vinaccioli ben lignificati, acini piccoli e la tipica croccantezza delle grandi annate.

PUNTEGGI SUI VINI – PRO E CONTRO

RIFLESSIONE SULL’UTILITA’ DEI GIUDIZI DEI VINI ESPRESSI IN CENTESIMI O IN BICCHIERI, GRAPPOLI … PERCHE’ NON SORPRENDONO PIU’ E MANCANO LE DISCUSSIONI FRA GLI ESPERTI

Vinitaly-degustazione-Donne-del-Vino-vini-da-vitigni-autoctoni-raril

punteggi sui vini pro e contro

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

C’è una gran discussione sull’utilità dei giudizi numerici, i così detti “wine score” con cui i maggiori critici valutano la qualità del vino.
Sono iniziati nel 1979 con Robert Parker e il suo Wine Advocate che, per primo, creò un giornale mensile con la descrizione e la valutazione in centesimi dei vini che assaggiava. La novità della formula, la sua bravura di assaggiatore e la sua incorruttibilità portarono al successo mondiale il suo bollettino pubblicato con il formato di un opuscolo su una semplice carta giallina. Poi lo stesso sistema di valutazione fu adottato dalle altre grandi testate americane Wine Spectator, Wine Enthusiast, James Suckling, Vinous …. Mentre il britannico Decanter manteneva una valutazione su una scala di 20 punti e l’italiano Gambero Rosso aveva un giudizio basato su tre bicchieri.
Si trattava comunque di giudizi numerici che sono stati utilizzati anche da gran parte della stampa europea.

PSICOLOGIA DEL PREZZO AL RISTORANTE

PREZZO ESCA, DECIMALI, MENU’ DEGUSTAZIONE …. TANTE TATTICHE PER INDIRIZZARE IL CLIENTE DEL RISTORANTE E FARGLI VIVERE UN’ESPERIENZA GASTRONOMICA ENTUSIASMANTE

Psicologia del prezzo al ristorante

Psicologia del prezzo al ristorante

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Il menù del ristorante viene letto velocemente e porta a decisioni rapide e istintive. Per questo la psicologia può aiutare per indirizzare la scelta del cliente. Qui di seguito vi presento alcuni sistemi largamente usati a questo scopo tratti dall’articolo di Kairos Goodfriend pubblicato in “Italia a tavola”.

DECOY PRICING – PREZZO ESCA

Piatto dal prezzo molto alto chiamato “prezzo esca” che il cliente usa come metro di paragone per valutare le altre opzioni. Serve per far apparire più attraenti le proposte con prezzo medio.

LA VALUTAZIONE DELLE ANNATE DEL VINO SENZA STELLE

IL BRUNELLO INTENDE SOSTITUIRE LE STELLE DI OGNI VENDEMMIA CON DESCRIZIONI, FARINETTI RIUNISCE PRODUTTORI E STAMPA PER DESCRIVERE L’ANNATA, MA FUNZIONA?

Consorzio-Brunello-Benvenuto Brunello 2014 Oscar Farinetti

Oscar Farinetti mostra la sua mattonella con le stelle dell’annata del Brunello

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

La riflessione sull’opportunità di continuare a usare punteggi per esprimere i giudizi riguarda sia i vini che le annate.
L’adozione di un metodo di giudizio dei vini senza numeri è un argomento da addetti ai lavori, su cui i critici più autorevoli devono interrogarsi valutando i pro e i contro di una discontinuità con il passato.
Nella valutazione delle annate invece, la base produttiva e il comparto commerciale devono confrontarsi e capire se l’abbandono delle stelle in favore di un giudizio più articolato è un aiuto o un ostacolo alla comprensione del vino da parte dei consumatori.
Viene spontaneo il dubbio che si voglia appiattire il giudizio presentando tutte le vendemmie con lo stesso livello qualitativo. Nella realtà la qualità dell’uva non è alta ogni anno, anche se le buone e buonissime raccolte si sono moltiplicate per effetto del global warming. E non sarà certo la mancanza di una valutazione numerica a rendere uguali i vini di tutti i millesimi!
Resta da vedere chi e come esprimere il giudizio sull’annata.

LA SQUADRA DEI DEGUSTATORI ITALIANI E’ CAMPIONE DEL MONDO

LA SQUADRA ITALIANA VINCE A SORPRESA IL 12° TITOLO DI WORLD BLIND TASTING CHAMPION SUPERANDO I DEGUSTATORI DI 39 PAESI AL 2° POSTO SVIZZERA E TAIWAN

World Tasting Championship squadra italiana vincitrice

World Tasting Championship squadra italiana vincitrice

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

Qualche giorno fa ricevo questa mail << Gentile Dott.ssa Cinelli Colombini, a seguito dello svolgimento del campionato del mondo di degustazione alla cieca le scrivo per condividere che è stata la squadra italiana a vincere il titolo>> la firma è di Miguel Lopez uno dei membri della squadra italiana al quale vanno le nostre più entusiastiche congratulazioni.

LA VITTORIA ITALIANA CON IL PUNTEGGIO PIU’ ALTO MAI OTTENUTO

La rivincita italiana è un fatto storico e un autentico riscatto. Infatti il campionato di assaggio bendato fra squadre nazionali –  World Tasting Championship, ci aveva visto fra gli ultimi nelle edizioni degli anni scorsi.
Nel 2024 i francesi hanno avuto la stessa sorte, superfavoriti dopo aver vinto nel 2014, 2019, 2020, i sommelier francesi si sono trovati quest’anno al ventottesimo posto su 29 partecipanti.

IL MEDAGLIERE DEI VINI DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

IL FAMOSO CRITICO AMERICANO JAMES SUCKLING RIEMPIE IL PALMARES DEI NOSTRI VINI CON OTTIMI PUNTEGGI SU SUPERTUSCAN, ORCIA E PASSITO. NON SOLO BRUNELLO

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

 James Suckling Brunello Riserva 2018 Donatella Cinelli Colombini

James Suckling Brunello Riserva 2018 Donatella Cinelli Colombini

Quando mostriamo il nostro “medagliere” con i punteggi ottenuti dai nostri vini a produttori, giornalisti e buyer ….tutti sgranano gli occhi. Per un’azienda piccola come la nostra avere 9 e spesso 10 vini con punteggi sopra i 90 centesimi, da parte della più autorevole stampa enologica mondiale, è qualcosa di incredibile. Evidenzia un lavoro enorme di tutta l’azienda: nelle vigne, in cantina e persino negli uffici.
Se poi ci chiedono <<sono i migliori punteggi che avete ottenuto su ogni vino?>> e noi rispondiamo orgogliosi <<sono solo i punteggi dei vini attualmente in vendita>> vedo negli occhi dei colleghi produttori una luce omicida.
Questo perché abbiamo solo 33 ettari di vigna e per ottenere un palmares come il nostro bisogna trasformare ogni grappolo d’uva in un vino di alto livello. Una cosa molto, molto difficile.
Così come è difficile far assaggiare tutti i vini, cioè non solo il Brunello di Montalcino ai wine critics che contano. I grandi assaggiatori sono sommersi dalle bottiglie da degustare. A volte Monica Larner pubblica le cataste di bottiglie su cui deve dare un giudizio e sono davvero impressionanti.

29 ORO AL TRENTODOC E 24 ALLA FRANCIACORTA

IL TRENTODOC VINCE 73 MEDAGLIE D’ORO E D’ARGENTO AL CHAMPAGNE & SPARKLING WINE WORLD CHAMPIONSHIPS (CSWWC) E TRASCINA L’ITALIA AL SUCCESSO MONDIALE

Lunelli spumanti Ferrari

Lunelli spumanti Ferrari

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination

70 medaglie d’oro italiane e 123 d’argento (167 totali) assegnate dal “campionato mondiale degli spumanti”. Il nostro Paese ha stravinto. Staccata la Francia, che porta a casa 55 medaglie d’oro e 36 medaglie d’argento.
L’unico concorso internazionale dedicato alle bollicine con solo giudici specializzati in questo tipo di vini si svolge in UK ogni anno e si chiama Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC). Fondato da Thomas Stevenson, nell’edizione 2024 ha visto oltre 1.000 vini in gara da 20 Paesi del Mondo, giudicati in 11 giorni di degustazioni al Goodnestone Park nel Kent, in Inghilterra.
Come è facile immaginare è una competizione durissima che fino a qualche anno fa era monopolizzata dai francesi. Poi l’Italia, guidata dal compionissimo Ferrari, ha iniziato a fare breccia fino a travolgere i cugini d’oltralpe.

LE DONNE DEL VINO TOSCANE A MONTALCINO

UNA GIORNATA DI FINE VENDEMMIA ALL’INSEGNA DELL’AMICIZIA E DELLA VOGLIA DI SCOPRIRE UN TERRITORIO E UN VINO MERAVIGLIOSI

Elizabeth Koeng di Bangi, Silvia Ghezzi di Camigliano Donatella Cinelli Colombini cone le Donne del Vino della Toscana

Elizabeth Koeng di Banfi, Silvia Ghezzi di Camigliano Donatella Cinelli Colombini cone le Donne del Vino della Toscana

Mercoledì 23 ottobre, 30 Donne del vino toscane hanno trascorso una giornata insieme a Montalcino visitando due meravigliose cantine: castello Banfi e Camigliano

Continuano le convention delle Donne del Vino toscane che visitano, in gruppo, i distretti viticoli più importanti cercando di trarre insegnamento e ispirazione dall’esempio reciproco. Questa volta il  “Tuscany wine women tour”  fa tappa a Montalcino accolti da due super donne del vino: Elizabeth Koenig di Banfi e Silvia Ghezzi di Camigliano.

LE DONNE DEL VINO TOSCANE TANTE E ATTIVISSIME

La delegazione toscana delle Donne del Vino è la seconda più grande d’Italia dopo il Piemonte. Ne fanno pare 117 socie che corrispondono a circa il 10% dell’intera associazione nazionale. Si distinguono per il loro eccezionale attivismo con almeno un’iniziativa al mese di cui una parte sviluppate dalle socie in autonomia partendo dalle amicizie nate all’interno dell’associazione.

Le iniziative più recenti sono la convention alla Tenuta San Guido e Argentiera di Bolgheri e la giornata al Castello del Corno, il webinar sul tema “ La Compravendita di aziende Vitivinicole” tenuto dalla socia Daniela Gisti, la partecipazione al convegno UGIVI Unione Giuristi della Vite e del Vino, sul tema Il Paesaggio vitivinicolo tra cultura, storia, economia, diritto e sostenibilità. Ultima, in ordine cronologico, la consegna della borsa di studio che consentirà a Marisa Ponzecchi di diventare Sommelier AIS.

DONATELLA CINELLI COLOMBINI PREMIO MASI 2024 PER LA CIVILTÀ DEL VINO

A VERONA IL 25 OTTOBRE 2024 DONATELLA CINELLI COLOMBINI RICEVE IL PREMIO MASI INSIEME ALL’OPERA DON CALABRIA, RICCARDO ILLY, ARCANGELO SASSOLINO E SARA SEGANTIN

Premio Masi 2024 Donatella Cinelli Colombini con gli altri vincitori e Sandro Boscaini

Premio Masi 2024 Donatella Cinelli Colombini con gli altri vincitori e Sandro Boscaini

Il 43° Premio Internazionale Masi è dedicato quest’anno alla bellezza come strumento di rigenerazione dei territori e dei valori umani. Un fil rouge fra passato e futuro su cui la Fondazione Masi prova a dare un contributo di riflessione continuando un dialogo che nel 2021 si concentrava su “Coraggio e visione” nel 2023 su “Radici e prospettive” e ora alza il tiro su uno dei temi più forti della cultura umana: la bellezza. La cerimonia di premiazione 2024 si è svolta nell’ auditorium Monteleone 21 un complesso di grande bellezza architettonica che, una volta ultimato, diventerà il cuore culturale della Valpolicella.
Bellezza che i filosofi hanno spesso coniugato anche con bontà ed ecco che il Grosso d’Oro Veneziano è stato conferito all’Opera Don Calabria che lavora con attività pastorale, Case e comunità, ospedali e centri sanitari in 12 Paesi, sviluppando la pace e la solidarietà.
Nella sezione “Civiltà veneta” del Premio Masi i vincitori sono l’imprenditore Riccardo Illy, lo scultore Arcangelo Sassolino e la giovane ambientalista e scrittrice Sara Segantin. Donatella Cinelli Colombini è la destinataria del Premio Civiltà del Vino per il suo impegno nella diffusione del turismo del vino in Italia.
Negli anni lo stesso riconoscimento è stato assegnato a Emile Peynaud, Hugh Johnson, Philippine De Rothschild … e recentemente a Luigi Moio e Gerard Basset. <<Mi sento intimidita nel vedere il mio nome fra questi colossi della storia del vino mondiale>> ha commentato Donatella Cinelli Colombini << e ringrazio la giuria presieduta da Federico Castellucci e la famiglia Boscaini per avermi scelto per questo prestigioso riconoscimento>