SVEZIA NUOVA FRONTIERA DEL VINO

SVEZIA NUOVA FRONTIERA DEL VINO

IL FREDDO E’ANCORA UN NEMICO MA IL VIGNETO SVEDESE PUNTA SUI VITIGNI RESISTENTI ALLE BASSE TEMPERATURE E CRESCE ANNO DOPO ANNO FINO AGLI ATTUAI 40 APPEZZAMENTI

Thora Vingård vigneto in Svezia

Thora Vingård vigneto in Svezia

Di Donatella Cinelli Colombini, Winedestination

Se le temperature continueranno a salire in Toscana coltiveremo banane, mango, papaya mentre in Svezia faranno vino. E in effetti, così come è successo in Inghilterra, le vigne in Svezia aumentano.

DAL WINERY HOEL AI VIGNETI CON CANTINA 

La prima esperienza in questa direzione è il Winery Hotel a Stoccolma <<sweden’s first combined urban winery and boutique hotel>> la prima combinazione fra una cantina urbana e un albergo boutique esistente in Svezia. Per la verità la famiglia Ruhne possiede, oltre all’albergo svedese, anche l’azienda Terreno nel Chianti Classico da cui provengono le uve vinificate a Stoccolma. Ma l’intenzione è quella, nel futuro, di piantare una vigna e creare vini totalmente svedesi. Del resto la giovane Sofia Ruhne è ormai una produttrice esperta e ha attrezzato la cantina del Winery Hotel con pompe, tini, barrique di ottima qualità… manca solo la vigna.
Attualmente i vigneti svedesi sono soprattutto al Sud, vicino alla Danimarca, ma c’è anche chi come la ex commentatrice politica Lena

Westervin vino svedese

Westervin vino svedese

Magnergard, nel 2019, ha piantato insieme al marito agricoltore, un vigneto di 1.000 viti a Selaön, un’isola a un’ora a ovest di Stoccolma e nel 2021 ha prodotto il suo primo vino.

SOLARIS E ALTRI VITIGNI RESISTENTI PIANTATI IN SVEZIA

Ovviamente bisogna puntare su viti resistenti a climi freddi. La Magnegard, ad esempio, ha scelto solaris, una varietà d’uva selezionata in Germania negli anni Settanta per sopportare le basse temperature.
Negli ultimi dieci anni i vigneti del maggiore Paese scandinavo sono passati a quattro a 40 e negli ultimi cinque la superficie vitata si è raddoppiata.
Ancora si tratta di pochi ettari ma è comunque un inizio.
Un delizioso articolo del Gamberorosso, che vi invito a leggere, ci presenta i pionieri della viticultura svedese. Va considerato che la Svezia ha ricevuto l’autorizzazione a produrre uva e vino dall’Unione Europea sono nel 1999 e quindi è ancora in una fase molto sperimentale.
Westervin è fra i capostipiti della viticultura scandinava, l’azienda agricola nata per la coltivazione di lattuga in serra e passata nel 2003 all’uva per la produzione di vino. Il progetto nasce grazie a Agne Johansson, che con lungimiranza visionaria realizzò, nella Svezia Meridionale, vicino a Linköping, un vigneto di uva da tavola biologica. Una cantina innovativa che oggi può vantare 4,5 ettari in serre e oltre 1000 viti in campi aperti nel suolo svedese.

I VIGNETI SVEDESI CRESCONO DI NUMERO E DI DIENSIONE

Altro pioniere del vino svedese è Murre Sofrakis che nel 2001 piantò il suo primo mezzo ettaro mel giardino di suo padre a Malmö nella Svezia meridionale.
Una coppia svedese-americana, ha piantato nella penisola di Bjare, nel 2015 sia Solaris che Pinot nero. Gli enologi Emma Berto e Romain Chichery hanno puntato sugli ibridi nel loro vigneto Thora Vingård che anno scorso ha prodotto 10.000 bottiglie e nell’annata 2024 punta a raddoppiare la produzione.
Come è facile capire si tratta di piccolissime quantità ma la voglia di eccellere c’è e questo porterà avanti le bottiglie svedesi