NFT certificato irriproducibile contro i falsari di vino

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NFT certificato irriproducibile contro i falsari di vino

La tecnologia propone i NFT- token non fungibili cioè immagini digitali uniche della bottiglia da investimento. Sono sicurissime ma danno lo stesso piacere?

NFT-arte-digitale-irriproducibile

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di Donatella Cinelli Colombini

La borsa di Louis Vuitton che costa 2.500€ e nella botteghina di Beijing ti viene offerta a 100€ è falsa, magari ben fatta, ma spudoratamente falsa. Ma come difendersi dai prodotti contraffatti e spacciati per veri che affollano gli scaffali dei supermercati così come le aste dei vini da collezione? Non si tratta di piccoli importi. Le bottiglie più care vendute all’asta sono un Romanee-Conti del 1945 costato 558.000$ nel 2018 e un Screaming Eagle Cabernet Sauvignon del 1992 venduto per 500.000$ nel 2000. L’autenticità è d’obbligo.

2,3 TRILIONI IL BUSINESS DEI FALSI

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E’ stato calcolato che il prossimo anno il mercato mondiale dei falsi varrà 2,3 miliardi di miliardi. Una cifra con un numero coì grande di zeri che è impossibile scriverla. I falsari fanno un danno enorme a chi vende prodotti autentici e lavora per creare la loro reputazione.
Ma come difendersi?

ALIMENTI ITALIAN SOUNDING

Per formaggi e salumi le nuove etichette con l’indicazione d’origine delle materie prime sono un enorme aiuto, ma spesso basta guardare le confezioni. Per esempio, nel caso del falso made in Italy, il tricolore, il Colosseo, il Vesuvio …. sono tipiche dell’italian sounding. Le confezioni che ostentano l’italianità spesso, soprattutto all’estro, contengono parmisan del New jersey oppure mozzarilla tedesca.

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BOTTIGLIE DI FINE WINES FALSE

La questione si complica con i falsi Château Mouton Rothschild ad esempio.
Melissa Smith, fondatrice di Enotrias società specializzata nella certificazione di autenticità delle bottiglie di lusso, ha rivelato in un’intervista a Wine-Searcher che <<si è parlato molto della creazione di un database e della ricerca di nuovi modi per tracciare e mantenere la linea di provenienza dalla fonte all’acquirente, ma finora non ho visto alcun progresso reale>>. Il collezionismo di vino a fini speculativi, quello che riempie di bottiglie sotterranei blindati simili a caveau delle banche è ormai un gioco ad alto rischio perché un quinto delle bottiglie sono false per un valore totale di 3 miliardi di Dollari.
Il falsario più famoso è Rudy Kurniawan che è tornato in libertà, nel novembre scorso, dopo aver trascorso sette anni in prigione per aver venduto vini contraffatti.
Ma non è l’unico creativo di bottiglie truffaldine!

NFT TOKEN NON FUNGIBILI CIOE’ IMMAGINI DIGITALI IRRIPRODUCIBILI

Un vero passo avanti nella protezione dei fine wines dalle contraffazioni arriva dalla tecnologia. Ovviamente il primo passo è la certezza dell’autenticità della bottiglia. Una certezza che esiste solo acquistando direttamente dalla cantina d’origine. Questo implica il superamento dei passaggi classici attraverso i négociant che comprano en primeur poi rivendono al distributore che a sua volta cede le bottiglie al dettagliante.

DALL’ARTE AL VINO GLI NFT SONO LA NUOVA FRONTIERA DELL’ESCLUSIVITA’

Yahyn società di Manchester in UK, che vende online vini cult di alta fascia, parte da bottiglie di origine certa, che vengono conservate in cassaforte nelle migliori condizioni e crea la loro immagine digitale unica e irriproducibile cioè il NFT “token non fungibile” che non può essere sostituito o scambiato. E’ l’NFT che viene venduto.
Detto così più sembrare una semplice applicazione della tecnologia anti contraffazione ma la partita è tutt’altra cosa perché fra i super ricchi esiste chi è fanatico della tecnologia. Per capirlo basta l’esempio di Mike Winkelmann – l’artista digitale noto come Beeple che fino a ottobre 2020 vendeva le sue opere per 100$ mentre, grazie alla tecnologia NFT è diventato uno dei tre artisti viventi più cari al mondo. Una delle sue opere è stata battuta all’asta da Christie’s per 69 milioni di Dollari.

L’IMMAGINE UNICA DIGITALE DELLA BOTTIGLIA E’ BELLA COME LA BOTTIGLIA VERA?

Attraverso la tecnologia NFT tutti i passaggi di proprietà della bottiglia saranno tracciabili e persino le condizioni di conservazione saranno migliori perché il vino non verrà mai spostato. Passerà da un collezionista all’altro solo la sua irriproducibile immagine virtuale NFT.
La trasformazione della bottiglia in un’immagine virtuale è una nuova frontiera, certamente sconcertante, Tuttavia gli NFT, o token non fungibili, file unici che vivono su una blockchain stanno rivoluzionando la storia dell’arte e soprattutto il mercato dell’arte, quindi come possiamo escludere che non rivoluzionino anche il mercato del vino di lusso?