Quando per fare il Sommelier ci vuole tanto coraggio
Storia di Benjamin Yannick, un sommelier in sedia a rotelle. Un grande talento che neanche la perdita dell’uso delle gambe ha fermato
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Benjamin viene da una famiglia di ristoratori. A 13 anni visita Chateau Giscours e decide di dedicarsi al vino. Parte dalla gavetta come cameriere ma fa carriera velocemente fino ad arrivare in posti da sogno come Le Cirque di Siro Maccioni, posti dove solo chi ha veramente talento riesce a lavorare.
Nel febbraio 2003 diventa il Sommelier di Felidia. Per chi non sa niente di questo mitico ristorante è bene precisare che Felidia cioè “fatto da Lidia” è di Lidia Bastianich la più famosa chef italiana d’America, madre di Joe Bastianich il cattivisssimo giudice TV di “MasterChef” e socio di Eataly. Insomma fare il sommelier da Felidia, per un amante del vino, è molto simile ad essere in paradiso perché in quel ristorante le bottiglie milionarie si stappano a raffica.
A Benjamin Yannick non basta fa anche l’assistente sommelier al Ritz Carlton e il corso avanzato per diventare Master Sommelier.
Ha 25 anni. E’ a questo punto che un incidente d’auto gli fa perdere l’uso delle gambe. Ma lui non si arrende e continua a
lavorare come Sommelier usando un tavolinetto in legno costruito apposta per lui. Partecipa alla maratona di New York, si butta con il paracadute, diventa padre di un bel bambino di 4 anni, insomma non ha paura dei suoi limiti ed è diventa un esempio vivente di coraggio e di passione per il vino. Si perché dopo l’incidente è l’assaggio di una bottiglia di Joseph Roty Gevrey-Chambertin del 2000 che <<gli salva la vita>> cioè gli fa capire che il suo amore per il vino è più forte della disabilità e che può farcela.
Nel 2007 vince il concorso per miglior giovane Sommelier del Nord Est degli Stati Uniti. Per cinque volte è finalista nel concorso di miglior sommelier d’America e per due volte sale sul podio. Che fenomeno! Ora lavora e insegna ma vuole andare ancora più su ed a maggio farà l’esame per diventare Master Sommelier cioè per entrare in un gruppo di pochissimi super esperti di vino.
Vi suggerisco di leggere il blog DiVini con l’articolo di Luciano Ferraro su Benjamin perché la storia di questo giovane vi darà coraggio. Qui riporto solo una sua frase << non bisogna mai rinunciare, gli ostacoli vanno superati>> Per concludere aggiungo un particolare che me lo rende ancora più simpatico: apprezza il Brunello. Bravo Benjamin facciamo il tifo per te!