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I DONI DELL’ENOTURISMO AL VINO ITALIANO (2)

15 milioni di visitatori delle cantine italiane da trasformare in destinatari delle offerte. I winery Hotel come vetrina dell’enologia italiana. Vediamo come

 

WINERY-HOTEL-STOCCOLMA-SOFIA-RUHNE

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di Donatella Cinelli Colombini

Durante il covid, l’obbligo di prenotare l’esperienza in cantina, ha creato l’abitudine a fissare in anticipo la visita con degustazione. Un tempo lo facevano solo i gruppi ma ora si tratta di un comportamento diffuso anche fra i turisti privati. Spesso il contatto è online mediante il cellulare o il PC e questo permette di registrare messaggi e e-mail del cliente con una procedura abbastanza veloce. Altro strumento per ottenere i contatti del visitatore è l’offerta del WiFi gratuito in cantina in cambio di una liberatoria alla registrazione.
Con gli stranieri che si fanno spedire il vino a casa ottenere i contatti è ancora più facile. Ovviamente bisogna ottemperare alle norme sulla privacy e possibilmente profilare il cliente in base a ciò che compra. Due elementi che, fin ora, frenavano la raccolta dei contatti a causa della reazione negativa dei clienti in fila davanti alla cassa. Forse bisogna aggirare l’ostacolo, usare i sistemi descritti sopra, ma anche usare meglio gli strumenti di pagamento: collegare la cassa al lettore del codice a barre delle bottiglie e digitare gli indirizzi mail dei clienti. Il CRM profilerà il visitatore e svilupperà i contatti successivi.

 

I DONI DELL’ENOTURISMO AL VINO ITALIANO (1)

Donne, follower e alberghi a tema. Questi sono i doni che l’enoturismo può dare alle cantine italiane e che possono incrementare di molto il business

 

Doni-de-turismo-del-vino-al-vino-_CasatoPrimeDonne-maggiore-ruolo-delle-donne

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Donatella Cinelli Colombini

Per la seconda volta sono stata invitata al Wine Tech Symposium di Divinea quest’anno a Milano alla metà di novembre. Il mio contributo si è concentrato sull’apporto che l’enoturismo può dare al vino italiano e qui vi presento i 3 “doni” della wine hospitality al wine business.

 

I DONI DEL TURISMO DEL VINO AL VINO: LE PROFESSIONISTE E LE CONSUMATRICI DONNE

L’incoming del vino ha contribuito alla crescita di interesse verso il vino del gentil sesso. In realtà non è una cosa nuova, l’80% del vino mondiale è comprato da donne ma si tratta soprattutto di bottiglie per consumo quotidiano. Il 55% dei consumatori abituali di vino italiani sono donne. Ma la novità recente è il ruolo protagonista che le signore stanno assumendo anche nel segmento premium e superpremium, circostanza questa che deriva anche dalla crescita della percentuale femminile fra i visitatori delle cantine.

LA FRANCIA DEL VINO

La Francia è sicuramente il Paese del vino più prestigioso e più ricco. 5° produttore mondiale d’uva, 2° produttore di vino e 1° nei fatturati e nell’export

 

Turismo-del-vino-in-Francia-Alsazia-Hugel & Fils

Turismo-del-vino-in-Francia-Alsazia-Hugel & Fils

di Donatella Cinelli Colombini

L’Italia non è mai riuscita ad avvicinarsi alla montagna di Euro prodotti dal vino d’oltralpe. Il valore mondiale della produzione enologica è francese per il 35%, l’Italia ha il 18% del totale seguita da Stati Uniti con l’11% e Spagna e Australia rispettivamente con il 6 ed il 4%.

 

UVA, VINO E WINE BUSINESS NEL MONDO

Se invece guardiamo il vino prodotto la torta mondiale mette al primo posto l’Italia (19%) e poi la Francia (18%), Spagna (15%) e Usa (9%). Confrontando le due statistiche è facile capire che la Francia raddoppia il valore della sua produzione mentre questo non avviene in nessuno degli altri Paesi.
La terza immagine riguarda la ripartizione mondiale dei produttori d’uva da tavola e da vino. Al primo posto la Cina con 14 milioni di tonnellate seguita dall’Italia con 7,9 e dagli Stati Uniti 6,2. Seguono Spagna 5,7 e Francia 5,4 e poi sorprendentemente Turchia e India. 

Ambrogio Vallo avvocato wine blogger

Un avvocato che si batte per la terra dei fuochi e gli ultimi trova nell’enogastronomia uno strumento di riscatto della sua terra e di riscoperta di sé

 

Ambrogio-Vallo-avvocato-wine-blogger

Ambrogio-Vallo-avvocato-wine-blogger

intervista di Donatella Cinelli Colombini

La parola che ripete più spesso è “naturale” quasi un mantra che ha guidato le sue scelte umane e professionali di giovane avvocato impegnato nella denuncia del disastro ambientale e sociale della terra dei fuochi. La sua passione per l’enogastronomia nasce proprio da lì, dalla costatazione del danno prodotto dal degrado all’immagine della Campania e dalla voglia di riscattarlo.

 

DA AVVOCATO PALADINO DEGLI ULTIMI AD APPASSIONATO DI ENOGASTRONOMIA

Questa in sintesi la storia di Ambrogio Vallo, nato a Caserta nel 1980, laureato in legge a Napoli, padre di due figli ai quali ha già iniziato a insegnare il gusto del cibo autentico e tradizionale.

ESSERE SOMMELIER E’ DIFFICILE SE NASCI LONTANO DALLE VIGNE

Chi nasce nei territori del vino assorbe la cultura enologica fino dalla giovinezza ed è avvantaggiato nel diventare Sommelier e nel lavorare come Sommelier

 

Paolo-Basso-campione-del-mondo-sommelier-al-Casato-Prime-Donne

Paolo-Basso-campione-del-mondo-sommelier-ASI-al-Casato-Prime-Donne

di Donatella Cinelli Colombini

C’è un diverso punto di partenza fra chi impara a distinguere vitigni e denominazioni perché ci vive in mezzo rispetto a chi inizia a interessarsi al vino in un Paese dove non esiste una cultura enologica. Ovviamente c’è un altro aspetto da considerare: diventare Sommelier in Italia o in Francia offre maggiori prospettive di lavoro rispetto a chi lo diventa in zone dove il vino non è protagonista.

 

DIVENTARE SOMMELIER E’ PIU’ FACILE NEI PAESI PRODUTTORI DI VINO

Per esempio in Sud Africa, Paese produttore di vino dove il turismo è il secondo comprato per occupati, essere Sommelier accresce enormemente le prospettive di trovare un lavoro. I Sommelier sono anche critici, formatori, consulenti per importatori, oppure commercianti di vino.

 

Cocktails e hard seltzer piacciono più del vino?

Hard seltzer e altre bevande poco alcoliche frizzanti e fruttate, così come le lattine energizzanti piacciono ai giovani USA più del vino

 

Tendenze-USA-nei-consumi-di-Vino-e-altre-bevande

Tendenze-USA-nei-consumi-di-Vino-e-altre-bevande

di Donatella Cinelli Colombini

I primi segnali di un cambiamento nello stile di consumo arrivano dagli USA e aggiungono incertezza ad un quadro già pieno di incognite: clima impazzito, costo energia e trasporti alle stelle, manodopera introvabile, inflazione …. I nuovi competitori del vino sono i così detti “better for you” cioè le bevande sane come quelle Low-Alcohol, con poche calorie e poco zucchero.
Il “Beverage Alcohol Defies CPG Trends” fatto per Iri ci mostra una serie di dinamiche su cui vale la pena porre attenzione.

 

Benvenuto Brunello e AgrieTour con grandi emozioni

Benvenuto Brunello diventa il Brunello Day con eventi a Montalcino, Londra, Toronto, New York e Los Angeles e AgrieTour ad Arezzo premia Donatella

 

Benvenuto-Brunello-2022-con-assaggio-del-Brunello-Prime-Donne-2018-BIO

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Un autunno intenso per il vino toscano con Benvenuto Brunello che si allunga dall’11 al 21 novembre ed ha il suo giorno clou il 17 quando il brindisi in anteprima della nuova annata 2018 avverrà contemporaneamente in cinque città del mondo cioè Londra, Toronto, New York, Los Angeles e Montalcino. Non vi stupite se dico che Montalcino è città. Ha questo titolo dalla metà del Quattrocento (1462) e ne ha avuto la conferma proprio pochi mesi fa con un decreto del Presidente della Repubblica.

 

BENVENUTO BRUNELLO 2022 DIVENTA INTERNAZIONALE CON IL BRUNELLO DAY

Il calendario di Benvenuto Brunello scandisce la degustazione della nuova annata 2018 dividendo i giorni per operatori, stampa, wine lover e persino per i produttori di Montalcino che potranno degustare i vini dei colleghi traendone spunti di riflessione. La cena di gala è stata preparata dalla chef Valeria Piccini del ristorante Da Caino a Montemerano due stelle Michelin che ha studiato il menù in base ai prodotti del territorio e soprattutto al tartufo bianco.

GRANDI INCENDI E ODORE DI FUMO NEL VINO

I grandi incendi in California, Australia e Bordeaux e l’ “odore di posacenere” smoke taint nel vino. Probabilmente Bordeaux ha salvato la sua vendemmia 2022

 

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Di Donatella Cinelli Colombini

L’odore di fumo, che spesso viene chiamato “di posacenere” è diventato un serio problema per i produttori di California, Australia del Sud e, da questa estate, di Bordeaux. L’enorme dimensione degli incendi ha allarmato moltissimo anche per i suoi effetti sulla qualità del vino.

 

COME SI FORMA L’ODORE DI FUMO NEL VINO

Infatti quando i vigneti sono in prossimità degli incendi, foglie e frutti assorbono il fumo. Questo sgradevole odore si lega alle molecole di zucchero attraverso la glicosiltransferasi, una proteina che agisce come un biocatalizzatore. Questo legame rende solubili le molecole di zucchero con odore di fumo.

Brunello Prime Donne 2018 BIO

Il primo Brunello BIO di Donatella. Otto anni di attesa: tre in conversione e poi la vendemmia e il lungo percorso del vino in cantina, fino alla bottiglia

 

vendemmia-2018-Montalcino-Casato-Prime-Donne

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Un grande Brunello nato in una vendemmia vecchio stile.

Le regole BIO non permettono uso di prodotti chimici sistemici e nel 2018, annata molto piovosa, i vignaioli del Casato Prime Donne hanno dovuto lavorare tanto e con grande tempestività per difendere le viti da oidio e peronospora, ma ci sono riusciti.

 

L’ANNATA 2018 NEI VIGNETI DI BRUNELLO

Un’annata “vecchio stile” con estete fredda e piovosa, maturazione lentissima e vendemmia nelle date normali di fine settembre.
Inverno e primavera piovosissimi (16 giorni di pioggia a gennaio, 16 a febbraio, 20 a marzo, 11 a aprile e 18 a maggio). L’estate ha alternato punte di caldo e temporali. A settembre le giornate assolate e le notti fredde hanno permesso una maturazione lenta e graduale dell’uva con un progressivo calo di dimensione degli acini e un’ottima sintesi dei profumi.

 

QUANTO COSTA ASSAGGIARE IL VINO IN CANTINA A SONOMA

Il prezzo delle degustazioni in cantina a Sonoma è aumentato del 44%. La proposta più cheap costava mediamente 25,75$ prima del covid ed ora è arrivata a 37$

 

prezzi-delle-degustazioni-nelle-cantine-di-Sonoma

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di Donatella Cinelli Colombini

 

DOVE E QUANTO E’ AUMENTATO IL PREZZO DEI WINE TASTING IN CANTINA

I maggior aumenti a Healdsburg (+74%), seguiti da Santa Rosa (+70%), la città di Sonoma (+33%), Glen Ellen (+14%) e Sebastopol (+20%).
A Sonoma, area più conosciuta di questo distretto enologico, il listino degli assaggi aveva una forbice da 5 a 125$ attualmente il punto di partenza è rimasto 5 Dollari ma è possibile salire fino a 175$ mentre la maggioranza delle cantine (32%) oscilla fra 25 e 30 Dollari.

 

EFFETTO COVID SULLE DEGUSTAZIONI CON PRENOTAZIONE

Altro effetto della pandemia è la diffusione delle degustazioni su prenotazione. Nata per evitare l’affollamento durante la pandemia, questa modalità di accoglienza enoturistica è diventata stabile nell’85% (261 azienda su 310) delle cantine che ormai non accettano walk-in.

 

I 10 migliori italian wine blogs

Vince il colosso WineSpectatorItaly, ma WineNews è al secondo posto seguito da Wine Blog Roll. La classifica dei migliori Wineblog del vino italiano

 

Intravino-15°-posto-fra-i-wine-blogs-del-mondo

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di Donatella Cinelli Colombini

La classifica è di Feed Spot << Internet’s Largest Human Curated Database of Bloggers and Podcasts>> il maggior archivio mondiale di blogger e Podcasts. I 250.000 siti censiti sono divisi in 1.500 categorie. Feed Spot è il punto di riferimento delle agenzie e delle imprese che vogliono investire in comunicazione digitale e quindi il posizionamento nelle sue classifiche determina il valore dei post e degli spazi pubblicitari.

 

CLASSIFICA DEI MIGLIORI WINE BLOGS DEL MONDO

Wine Spectator domina incontrastato ma nella categoria wineblogs di tutto il mondo troviamo anche l’italiano Intravino al 15° posto. Un bellissimo risultato per un organo di comunicazione che si è sempre distinto per la capacità di stare sulle notizie ma anche per lo stile graffiante e trasgressivo dei suoi post. Seconda gradita sorpresa WineNews al 24° posto nel mondo. Complimenti, bellissimo risultato e premio ad una formula originale sviluppata con altissima professionalità.

OFFERTA NOVEMBRE: VINI PER PRANZI E REGALI DI NATALE

Brunello 2017 e Spumante Rosè 2018 Metodo Classico, due “family wines” di alta qualità, in edizione limitata per aggiungere prestigio a regali e pranzi natalizi

 

Brunello-di-Montalcino-2017-Spumante-Brut-Rosé-2018-Metodo-Classico

Brunello-di-Montalcino-2017-Spumante-Brut-Rosé-2018-Metodo-Classico

Si tratta di “family wines” cioè bottiglie ottenute da uve, raccolte a mano, vinificate e maturate in cantina dallo stesso produttore. Vini rari, che i wine lover trovano solo in enoteche e ristoranti ma che hanno un successo internazionale.

 

Il Brunello con la sua vellutata regalità, trasforma un pranzo in un evento memorabile e va accompagnato a piatti di carne importante o a formaggi stagionati.

Lo Spumante Brut Rosè è un vino d’autore prodotto con cura artigianale in sole 1.433 bottiglie ed è adatto ad antipasti, minestre leggere, pesce e altre pietanze delicate. E’ il vino per i brindisi e mette fresca eleganza nei momenti felici.

 

Per le prossime festività vi proponiamo:

 

3 bottiglie di Brunello di Montalcino DOCG 2017

3 bottiglie di Spumante Brut Rosé Metodo Classico 2018

2 shopper singole con logo da usare per fare regali

 

COME VA IL TURISMO IN ITALIA?

Bene, e per i borghi meglio di prima. L’Italia turistica torna ai livelli pre Covid negli arrivi dall’estero e nella spesa degli stranieri, penalizzato il Sud

 

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Di Donatella Cinelli Colombini

Il turismo è un settore economico gigantesco, prima del Covid c’erano nel mondo circa un miliardo e mezzo di viaggiatori all’anno con un business stimato in 1.461 miliardi di Dollari. Cioè il 10% del PIL e l’8% degli occupati del pianeta. Numeri da capogiro se confrontati con quelli del vino che appare un comparto minuscolo.

 

NEL 2021 MENO 61% DI VIAGGIATORI MONDIALI. IL TURISMO VALE IL 10% DEL PIL DEL PIANETA

Il Covid ha colpito duramente il turismo che, ancora nel 2021, segnava un meno 61% di viaggiatori nel mondo.
Sempre lo scorso anno si sono profilate le nuove tendenze. La cosa più evidente è la trasformazione del “turista” personaggio quasi impacchettato in percorsi obbligati, grandi attrazioni, alberghi tutti uguali …. in viaggiatore a caccia di diversità, autenticità, esperienze vissute.

LE GRANDI VIGNE E LE VENDEMMIATRICI

Tanti produttori di grandi vini comprano vendemmiatrici nel tentativo di trovare un rimedio alla mancanza di mano d’opera per la raccolta e la selezione dell’uva

 

di Donatella Cinelli Colombini

vendemmia-manuale-alternativa-alla-vendemmiatrice

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La vendemmia manuale è fatta con maggiore attenzione, su questo non ci sono dubbi. La cura messa dagli esseri umani nel selezionare i grappoli è completamente diversa dall’energica scrollata della vendemmiatrice che fa cadere gli acini dalle viti.
Il problema è che i vendemmiatori non ci sono.

 

LA MANCANZA DI MANO D’OPERA DURANTE LA VENDEMMIA

Non dipende dagli “stipendi da fame” di cui parlano alcuni politici perché un operaio assunto per la raccolta dell’uva, da noi in Toscana, guadagna 10€ nette al giorno + contributi e tasse + il costo dell’agenzia che elabora le paghe + la visita medica e, in certi casi, anche il corso antinfortunistico. Con il risultato che le aziende agricole spendono circa 150 € al giorno per ogni dipendente.
Troppo per vini normali o per DOC non famosissime.

Le Donne del Vino sono 1002

Superata quota 1.000, l’Associazione dell’enologia femminile più grande del mondo fa il punto sull’impressionante crescita delle socie

 

Donne-de-Vino-delegazione-Puglia

Donne-de-Vino-delegazione-Puglia

Un risultato superiore alle attese che premia un grande lavoro di squadra e un orgoglio di appartenenza sempre più forte.

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino è quella che ha saputo reagire meglio alla crisi Covid mantenendo forti i legami all’interno e mettendo in campo nuovi progetti sempre più grandi. Un esempio per le 11 consorelle estere, che vedono in quella italiana come un punto di riferimento e varranno a Milano, in occasione di Simei – fiera delle attrezzature per l’enologia- il prossimo 16-17 novembre.

 

LE DONNE DEL VINO ITALIANE ESEMPIO PER LE ASSOCIAZIONI DELL’ENOLOGIA FEMMINILE DI TUTTO IL MONDO

Ma le Donne del Vino sono ormai un esempio anche per le altre associazioni enologiche nazionali per la capacità di fare squadra, trovare alleanze esterne e individuare obiettivi importanti ed intervenire efficacemente anche quando il piano organizzativo è complesso.

<<Se vuoi che qualcosa venga detto chiedilo a un uomo, se vuoi che qualcosa venga fatto chiedilo ad una donna>> diceva Margaret Thatcher. Le Donne del Vino, con il loro operato, ne sono un esempio.